Real Madrid vince con classe sul rigenerato Maccabi

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Il Real Madrid inizia il suo 2019 continentale con una vittoria. I detentori del titolo della Turkish Airlines Euroleague, in questo sedicesimo turno di regular season, si riscattano dopo la battuta d’arresto subita nello scorso turno per mano dello straordinario Fenerbaçhe di coach Obradovic. La vittima sacrificale di quest’incontro è il rigenerato Maccabi Fox Tel-Aviv di coach Sfairopoulos, che dopo aver ottenuto un successo fondamentale nello scorso turno contro l’Olimpia Milano di coach Simone Pianigiani, tiene testa ai Blancos per metà partita per poi subire la veemente forza del roster campione d’Europa guidato da coach Pablo Laso; che in questo momento continua in solitaria il suo inseguimento alla straordinaria cavalcata messa in mostra dalla compagine turca vice-campione d’Europa. 

Andiamo, di seguito, con la nostra consueta analisi in 5 punti, ad analizzare il match del Wizink Center Real-Maccabi terminato con il punteggio finale di 91-79.

  • 12-15. La battaglia per le palle perse è vinta dal Real Madrid. La compagine iberica dopo un primo tempo decisamente sottotono dal punto di vista della gestione dei possessi, alza il livello di gioco nella seconda parte di gara. Il grande sforzo e impegno della compagine israeliana non riesce a colmare il gap con il gioco dei padroni di casa, che come confermato da coach Pablo Laso al termine dell’incontro, hanno imposto il loro ritmo alla partita grazie alla profondità a propria disposizione.
  • La forza a rimbalzo del Maccabi. Sotto la cura di coach Sfairopoulos il Maccabi ha sempre il controllo della lotta sotto i tabelloni, anche in partite dove purtroppo il risultato finale non è stato quello sperato. Nonostante il Real Madrid abbia a propria disposizione big man come Walter Tavares e Gustavo Ayon (ben 9 rimbalzi raccolti in questo incontro), la compagine ospite è riuscita a giganteggiare sotto le plance. Alex Tyus e un Johnny O’Bryant III apparso in condizione fisica strepitosa hanno contribuito per la maggior parte dei 37 rimbalzi conquistati contro i 30 dei Blancos in questo match.
  • Percentuali al tiro. In un match praticamente tirato per 20′, la differenza si è vista nel grande finale offerto dal Real Madrid. L’innalzamento della concentrazione difensiva e il conseguente calo della qualità del gioco del Maccabi, ha consentito scelte e timing offensivo più efficiente nel quarto e ultimo periodo. Il 55% da due e l’ottimo 50% dall’arco sono apparsi come segnali importanti in casa Real Madrid specie se gli ospiti tirano con il 45% da due e il 36% complessivo dai 6.75 metri e ti mettono in difficoltà tra le mura amiche per metà partita.
  • Scottie Wilbekin. Spento, irriconoscibile dopo l’anno da mattatore messo in mostra al Darussafaka allenato da David Blatt. Il talento americano dell’università di Florida non incide e perde malamente il confronto contro lo straordinario Sergio Llull mettendo a segno soltanto due punti in 18′ di utilizzo. Ci si attende un riscatto immediato nel prossimo doppio turno con Buducnost e CSKA Mosca e le sue fiammate per aiutare i propri compagni ad una risalita davvero complicata in zona Playoff, anche con il contributo di gregari straordinari come Micheal Roll (23 punti, 4 assist e 5 rimbalzi per i suoi colori in questo match).
  • Asse Llull-Ayon. Tra i tanti protagonisti presenti in casa Real, coach Laso ha bisogno delle sue certezze per avere la meglio di questo Maccabi Tel-Aviv in ripresa. L’apporto dell’asse play-pivot Sergio Llull e Gustavo Ayon mette l’impronta ad una partita apparsa davvero molto complicata dopo la battuta d’arresto subita 7 giorni fa ad Istanbul. Llull si conferma metronomo e cecchino formidabile per la sua squadra (ottima doppia-doppia da 11 punti e 10 assist in questo match) e Ayon uccide la partita con una doppia-doppia sfiorata (18 punti e 9 rimbalzi complessivi in 26′ di gioco) e con la sua grande presenza a rimbalzo. Ora la sorpresa Gran Canaria e la bestia nera Olympiacos sono ufficialmente avvisate. Il Real vuole continuare con classe la sua rincorsa alla vetta.

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