Jordan Mickey evita il suicidio del Khimki

Il Darussafaka sfiora una incredibile rimonta nei novanta secondi finale. Il Khimki si impone con il brivido

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Due tiri liberi di Jordan Mickey, a 1,4 secondi dalla fine, evitano al Khimki la sconfitta in casa contro un mai domo Darussafaka che, nonostante una Eurolega ormai compromessa, ha lottato fino alla fine per interrompere la striscia di sconfitte consecutive. Risultato finale 85-84 per i padroni di casa che raggiungono così quota cinque vittorie in classifica.

Ecco i consueti cinque punti di analisi di Eurodevotion sulla partita di Mosca.

“BIG MEN”: la gara di Turkish Airlines Euroleague disputata in Russia era anche la sfida tra Jordan Mickey e Michael Eric, ossia due dei centri più positivi di questa competizione. Sfida interessante tra un lungo, quello nigeriano del Darussafaka, di vecchio stampo ed a suo agio nei pressi del ferro e l’americano del Khimki più allineato alla figura del Big Men moderno dotato dal punto di vista tecnico e con un tiro dalla lunga distanza da rispettare. Due diverse filosofie di pivot in cui il moderno si è fatto preferire all’antico. Mickey, oltre ad essere stato decisivo nel finale, ha concluso con 15 punti e 3 rimbalzi (6/11 al tiro con 1/1 dall’arco) mentre Eric ha portato in dote al suo team 13 punti e 1 rimbalzo

GRANDI ASSENTI: nell’analisi di questa partita non possono non essere citati i due grandi assenti, entrambi del Khimki. Oltre alla stella Alexei Shved, già fuori da alcune gare, si è aggiunto in “injured list” anche Anthony Gill. Mancanze notevoli che, sommate al lungo viaggio (circa 13 ore come dichiarato in conferenza stampa da Bartzokas prima della gara) per rientrare da Tel Aviv,  hanno ridotto le rotazioni in una fase di stagione delicata. Stanchezza che nel finale di partita ha tolto lucidità ai moscoviti che hanno rischiato di perdere una partita già vinta

TENTATO SUICIDIO: gli ultimi novanta secondi sarebbero potuti costare carissimi al Khimki. Avanti di 8 punti (83-75) e con palla in mano i ragazzi di Bartzokas hanno inanellato una serie di errori, contro il pressing disperato del Darussafaka, alimentando un parziale di 8-0 ospite che ha riportato avanti i turchi sull’83-84 a pochi secondi dalla fine. Il fallo subito da Jordan Mickey  e la freddezza in lunetta dell’americano ha evitato una sconfitta che avrebbe probabilmente tolto ogni speranza di qualificazione alla fase successiva del Khimki. Protagonista, in negativo, con tre sanguinose palle perse, il playmaker Dee Bost

DEE BOST: il “folletto” americano, con passaporto bulgaro, ha rischiato, con un disastroso finale di gara, di rovinare la partita più positiva in Turkish Airlines Euroleague dall’approdo a Mosca. I suoi 19 punti, in tre quarti, avevano indirizzato la gara in favore della sua squadra. La sua gestione poco lucida, nel concitato finale, ha rischiato di rovinare tutto. Tutto sommato comunque un incontro positivo per un giocatore che, dall’assenza di Shved, ha visto aumentare i minuti e le responsabilità

RUOLI INVERTITI: in fase di presentazione, analizzando le statistiche di questo inizio di stagione, sarebbe stato facile ipotizzare un incontro con il Darussafaka a dominare sotto le plance (nonostante l’ultimo posto in classifica generale i turchi sono infatti i migliori a rimbalzo dell’Eurolega) e un Khimki a sfruttare il gioco in transizione il tiro da tre punti. Lo spartito è stato esattamente antitetico rispetto alle previsione con i russi a fare il bello e il cattivo tempo a rimbalzo (34-22 il computo finale) e i turchi che hanno avuto nel tiro da tre punti (ben 28 tiri dei 63 tentati dal Darussafaka sono arrivati dalla lunga distanza copiando il trend tipico degli avversari) e nella difese le armi decisive per sfiorare il colpo esterno. Blitz che però non è riuscito allungando a dodici il numero di sconfitte consecutive dei turchi, sei delle quali con meno di cinque punti di scarto.

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