Senza Shved non c’è storia: Maccabi ROLLa il Khimki

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4 vittorie 7 sconfitte il Khimki, 3 vittorie 8 sconfitte il Maccabi. A Tel Aviv la gara di ieri sera valeva molto, non tanto in termini di classifica, quanto a livelli di morale per affrontare la restante parte di stagione per puntare più in alto possibile. Inoltre, questo era uno scontro diretto che dava la precedenza in classifica a chi vinceva.

Il match è terminato col punteggio eloquente di 79-63 in favore degli israeliani, favoriti da una pesante assenza di Shved nelle file del Khimki. Analizziamo la partita nei 5 punti:

  • Velocità. Elemento fondamentale in tutti gli sport, forse nel basket di più. Questo è l’elemento che permette la riuscita di un rilascio piuttosto che un’uscita smarcato da un blocco per un tiro migliore. Oppure anticipare i movimenti degli avversari e coglierli alla sprovvista. Ieri il Khimki è stato veloce per i primi 10 minuti, poi ha perso tutto sia con il corpo che con la testa. Il risultato? Un Maccabi in crescita costante durante la gara, trascinato dal solito pubblico caloroso.
  • Dipendenze. Mi è piaciuto in parte questo Khimki senza Shved: un gioco a tratti più fluido, ma confuso nel momento in cui la responsabilità del tiro fosse ricaduta nelle mani di qualcuno. Trovare un sostituto del faro moscovita è un problema che tocca tutti gli aspetti del gioco di Bartzokas.
  • Ray. 17 punti partendo dalla panchina e giocando 13′. 19 di valutazione e non aggiungo altro, perché sono numeri che, nonostante sia contrario alla lettura delle stats, parlando chiaramente.
  • Tutti a referto. Tutti i giocatori del Maccabi che hanno calcato il parquet sono andati a referto. Merito del Maccabi o demerito del Khimki? Penso che siano maggiori i demeriti dei russi piuttosto che i meriti degli israeliani. Tuttavia, questa vittoria farà sicuramente morale per risultato collettivo e individuale di ogni giocatore.
  • Mickey. Un giocatore che penso abbia un margine di crescita incredibile. Lo seguiremo per tutta la stagione e chissà dove arriverà. Si dimostra gara dopo gara sempre più bravo e potente.

 

About Post Author

Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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