Il Real Madrid schiaccia i resti del Panathinaikos

1
0 0
Read Time:2 Minute, 59 Second

Il Real Madrid continua il suo inseguimento alle Final Four della Turkish Airlines Euroleague. I Blancos di coach Pablo Laso hanno già smaltito in fretta le due delusioni con Olympiacos e CSKA Mosca, dimostrando di aver ritrovato la giusta mentalità nelle ultime partite stagionali. Dopo il Barcelona Lassa di Vladimir Pesic, anche il Panathinaikos di coach Javi Pascual è dovuto crollare dopo appena 10′ di gioco al cospetto dei Campioni d’Europa, in un match che ancora una volta ha messo in mostra la profondità e l’ ossatura di gioco perfetta della compagine madrilena. Al primo ostacolo in 10 giorni dunque il Real Madrid si è presentato con la veste delle grandi occasioni, confermando la volontà di non voler mollare l’inseguimento alla vetta dello straordinario Fenerbaçhe di coach Zeljko Obradovic.

Andiamo dunque ad analizzare il match Real Madrid-Panathinaikos, terminato con il punteggio finale di 89-68 in favore dei Blancos, con la nostra consueta analisi in 5 punti.

  • 23-10. Il parziale dei primi 10′ di gioco delinea l’andamento completo del match. Coach Laso sottopone alla compagine ellenica un vero e proprio clinic offensivo e difensivo sin dalle battute iniziali, mettendo in evidenza i tanti problemi di gioco a cui è sottoposta in questo momento della stagione la squadra di coach Javi Pascual. Tanta, forse troppa differenza nella costruzione delle scelte iniziali hanno tracciato la differenza per il tanto atteso big match disputatosi al Wizink Center di Madrid.
  • 42-24. Il bilancio della lotta a rimbalzo vede dominare nettamente i Blancos. Spazzati via James Gist e Stephane Lasme dallo strapotere fisico del messicano Gustavo Ayon e dal gigante infinito Walter Tavares. Sono loro a guidare un fattore fondamentale della sfida: i punti derivanti da seconde chance. I 12 rimbalzi difensivi tirati giù dal Real Madrid contro i 7 del Panathinaikos hanno dato libertà di scelta e di pazienza offensiva per i padroni di casa, capaci di uccidere la partita giganteggiando anche sotto i tabelloni.
  • Percentuali al tiro decisive in casa Real. I Blancos dominano sotto canestro e di conseguenza da 2 non c’è storia. 65% da 2 con ottime scelte offensivo sia sui rimbalzi offensivi, sia in timing globale di gioco. Fondamentale dal punto di vista realizzativo la partita di Fabian Causeur e Facundo Campazzo, che coaudivati dai propri compagni, hanno messo a segno ben 27 punti degli 89 totali. Bene anche il 37% da 3 punti, ma ci si può aspettare ancora un notevole step in avanti nelle partite che contano.
  • Langford-Calathes troppo soli. Il Panathinaikos ha deluso senza dubbio alcuno, ma una menzione particolare va data al back-court dei Greens. 37 punti dei 68 totali portano la loro firma, insieme a 8 rimbalzi e 5 assist fatto registrare dalla compagine ospite in quel di Madrid.  Considerando i soli 8 di Georgios Papagiannis e scelte offensive praticamente sbagliate per tutto il match da parte il team ellenico, la prima certezza del Pana è aggrappata al punto cardine del suo progetto.
  • La forza del gruppo è il vero MVP della sfida Real-Pana. Nulla da dire sulla grande partita dei big man Ayon e Tavares, ma è davvero l’insieme dei talenti a disposizione di coach Pablo Laso a decidere l’incontro. Ciascun membro del roster ha contribuito alla causa con il suo mattoncino utile a costruire un muro invalicabile per l’attacco dei Greens. 22 assist totali in risposta alle 15 palle perse in questo match, dimostrano anche la voglia di giocare ed esprimere una pallacanestro più corale possibile. Se il buongiorno si vede dal mattino, figuriamoci che notti saranno d’ora in avanti in casa Real.

 

About Post Author

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

In casa Leonessa è notte fonda, Ulm vince e conquista le Top 16

Dopo la debacle di Belgrado quella contro Ulm, doveva essere la partita del riscatto per la Germani Leonessa Brescia, ma così non è stato. Per i lombardi arriva infatti una pesante sconfitta che li condanna all’eliminazione dalla competizione europea. In sede di prestazione coach Andrea Diana l’aveva definita una finale. […]

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading