Bayern Monaco più pronto del Khimki nella trincea dell’Audi Dome

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Il Bayern Monaco torna al successo in Turkish Airlines Euroleague. Nel ricco giovedì di questo undicesimo turno di regular season, il team bavarese guidato in panchina da coach Dejan Radonjic, dopo la sconfitta incassata sul campo del rigenerato Maccabi Fox Tel-Aviv, lotta, soffre e vince tra le mura amiche dell’Audi Dome contro un Khimki ancora privo di Alexey Shved. La compagine di coach Bartzokas non è apparsa priva di idee in questo match, bensì si è presentata in terra tedesca con un’identità ben precisa. Con uno spirito guerrigliero in difesa, quella capacità di non mollare il proprio avversario con il passare dei minuti, la compagine russa ha creduto nel suo quarto successo consecutivo in Eurolega dopo Panathinaikos, Zalgiris Kaunas e Buducnost, restando però a bocca asciutta al termine della contesa.

Andiamo, di seguito, ad analizzare con la nostra consueta analisi in 5 punti il match tra Bayern Monaco-Khimki terminato con il punteggio finale di 72-65.

  • Equilibrio per tutta la partita. Una costante che ha reso incerto il match andato in scena all’Audi Dome sin dal primo parziale. Stesso livello di intensità difensiva ha regalato meno spettacolo nel corso dei 40′ di gioco, ma ha concesso agli appassionati appunti fondamentali da utilizzare nella propria metà campo nel corso della stagione. Tanta organizzazione e tanta transizione difensiva saranno efficienti per tutte le outsiders per provarsi a giocare un posto fra le migliori otto squadre d’Europa.
  • Devin Booker ancora assente in questo momento della stagione. Il big man americano del team bavarese gioca solo 7′ totalizzando 2 punti e 1 rimbalzo. Tanti problemi fisici e molto spesso una vera e propria assenza dalla partita, si stanno rivelando in casa Bayern un vero problema da risolvere specie nella lotta sotto canestro. Se a tutto ciò si aggiunge un asse formato da Jordan Mickey (12 punti e 4 rimbalzi) e Malcolm Thomas (10 punti e 5 rimbalzi), diventa difficile giganteggiare sotto i tabelloni nei momenti cruciali del match.
  • Gli esterni bombardieri e mai domi in attacco in casa Bayern hanno cambiato l’inerzia del match contro la compagine russa. In assenza del già citato Booker, sono gli esterni del team bavarese ad incidere in entrambe le fasi di gioco. Il solito Derrick Williams (10 punti e ben 6 falli subiti in questo match) coaudivato da Stefan Jovic, Vladimir Lucic (13 punti e 2 rimbalzi in 22′ di gioco) e Nihad Dedovic hanno sovrastato fisicamente Stefan Markovic e soci specie nell’ultimo quarto di gioco. Cruciale l’allungo negli ultimi minuti da parte dei padroni di casa, che hanno chiuso l’ultimo parziale sul 18-15.
  • Rotazioni troppo corte influiscono sulle prestazioni delle squadre di Eurolega. Un dato importantissimo in questa stagione è l’integrità fisica del roster a propria disposizione. Lo sa bene il Maccabi, rigenerato in queste settimane da coach Sfairopoulos e in questo match lo apprende ufficialmente anche il Khimki. L’assenza di Shved non coperta al meglio, Tony Crocker completamente fuori dalla partita e una panchina decisamente poco utilizzata in questo match, non ha permesso ai russi di esprimere il miglior basket della stagione.
  • Nihad Dedovic. Il protagonista che non ti aspetti. Il giocatore più chiacchierato in casa Bayern Monaco per simpatiche vicende extra-cestistiche (grande successo mediatico la sua intervista dove racconta la straordinaria somiglianza con Zlatan Ibrahimovic), sale in cattedra in una delle partite più importanti della regular season del Bayern Monaco in Eurolega. Con un bottino di 14 punti, 4 rimbalzi, 2 assist e 2 palle rubate totalizzato in 30′ di gioco, è lui il miglior giocatore della contesa contro il Khimki. La sua presenza fisica e tecnica in campo si è rivelata cruciale per la battaglia dell’Audi Dome, che porta il Bayern ad una vittoria dalla lotta Playoff.

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