Lo Zalgiris vince la prima in casa. Fatale, per Milano, il secondo quarto.

Lo Zalgiris “espugna” finalmente il proprio campo. Decisivo il secondo quarto vinto per 22-8 dai lituani.

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Lo Zalgiris di Kaunas interrompe il suo digiuno di vittorie interne imponendosi, al termine di una partita combattuta, sull’Olimpia Milano per 83-78. Fatale, per i meneghini, il secondo quarto perso per 22-8. Mvp della gara Brandon Davies capace di mettere a referto 27 punti, 10 rimbalzi e 4 assist.

Come consuetudine di Eurodevotion ecco i cinque punti di analisi della partita di ieri sera.

18-0: impossibile, non indicare, negli elementi chiave  il parziale subito da Milano nel secondo quarto. Un 18-0 mortifero che ha letteralmente rivoltato la partita come un calzino. Cinque minuti terribili anticipati dal vero, a mio avviso, “turning point” della gara. Sul vantaggio di 27-20, infatti, l’Armani Exchange ha avuto per ben tre volte il possesso per provare ad allungare su una compagine lituana in evidente difficoltà. Tre attacchi che si sono conclusi tutti allo stesso modo, ossia con tre tiri da nove metri figli di una costruzione approssimativa. L’Olimpia è cresciuta molto in questa stagione ma il “killer instict”, prerogativa delle grandissime squadre, manca ancora

DUE INDIZI: diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Non me ne voglia la scrittrice britannica se mi permetto di contraddirla e di accontentarmi di solo due indizi per formulare una tesi. Le similitudini tra la partita di Barcellona e quella di Kaunas sono infatti notevoli a cominciare da un primo quarto positivo seguito da un secondo di sofferenza. Soffermarsi soltanto sull’aspetto stanchezza sarebbe a mio avviso riduttivo anche se è innegabile che le pile, in casa Armani, siano un po’ scariche. Preoccupante è invece la difficoltà di Milano di trovare alternative al proprio attacco fatto di transizione, contropiede, pick & roll e tiri nei primi 8-10 secondi. Squadre che sono in grado di aggredirla, di occupare gli spazi difensivi in maniera corretta e di oscurare le linee di passaggio tendono a mandare in tilt l’attacco dell’Armani Exchange soprattutto quando è fuori dal campo Brooks

BRANDON DAVIES vs GUDAITIS: la sfida della Zalgirio Arena è stata anche quella tra due dei lunghi più positivi della competizione. Davies è stato l’assoluto MVP della gara ma è stata buonissima anche la prova del centro lituano Gudaitis, vera anima della rimonta milanese nel terzo periodo. Una delle possibili chiavi della gara, in sede di presentazione, si basava sulla capacità di caricare di falli i lunghi avversari. Compito perfettamente riuscito da Davies visto i tre falli rapidamente commessi da Tarczewski che hanno obbligato agli straordinari l’ex di turno. L’americano dello Zalgiris ha invece confermato, una volta di più, quanto possa essere attaccante notevole in situazioni dinamiche

STANCHEZZA: tanti sono i segnali che la evidenziano. Detto ciò, come già sottolineato nel secondo punto, sarebbe troppo semplicistico soffermarsi su questo elemento per giustificare una sconfitta. L’Eurolega è competizione massacrante per tutti, non soltanto per la compagine italiana,  e gli infortuni non risparmiano nessuna delle partecipanti (vedi ad esempio Jankunas per lo Zalgiris). Spesso è stata criticata la gestione dei minutaggi di Pianigiani ma siamo così sicuri che il Curtis Jerrells attuale e Kaleb Tarczewski siano giocatori di questo livello? Ed alcuni italiani del roster?

ZALGIRIO ARENA: finalmente è arrivata la prima vittoria interna per il team di Jasikevicius. Partita preparata bene dal coach lituano soprattutto alla voce “controllo del ritmo”. Non permettere di correre a Milano è condizione basilare per poter vincere la gara. I lituani ci sono riusciti confermandosi una delle migliori difese della competizione. Le statistiche non sono tutto ma difficilmente sbagliano e anche questa sera hanno dimostrato che lo Zalgiris, quando  subisce meno di 80 punti, difficilmente perde.

I punti di analisi potrebbero essere ancora molti ma ci fermiamo qui. Resta da sottolineare come, nonostante la sconfitta, Milano abbia ancora con un record decisamente positivo (6-4), una Supercoppa già in bacheca e l’imbattibilità in campionato. Punti da cui ripartire per superare questo piccolo momento negativo.

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