Lampo Maccabi. Il Bayern si arrende all’impeto israeliano

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Un urlo di gioia e di redenzione si erge dalla Menora Mivtachim Arena di Tel-Aviv. Nel decimo turno di Turkish Airlines Euroleague il “nuovo” Maccabi Fox guidato da coach Ioannis Sfairoupoulos torna alla vittoria dopo un periodo complicatissimo messo in mostra in questa prima parte della regular season. Dopo la sconfitta interna contro il Fenerbaçhe di coach Obradovic, la compagine israeliana conferma i progressi delle ultime due settimane, mettendo in mostra orgoglio e ritrovate motivazioni per il proseguio della stagione. A farne le spese un Bayern Monaco praticamente fuori dalla partita dall’inizio alla fine e irriconoscibile specie nella propria metà campo rispetto alle recenti sfide con Gran Canaria e Olympiacos. Si è rivelato fatale per l’inerzia dell’incontro il primo tempo dei padroni di casa, apparsi finalmente convinti dei propri mezzi sia in attacco sia in difesa e pronti a salavare una stagione, che per il momento si sta rivelando un vero e proprio fallimento visti i risultati decisamente molto al di sotto delle aspettative.

Andiamo, di seguito, ad analizzare il match Maccabi Fox Tel-AvivBayern Monaco con la nostra consueta analisi in 5 punti:

  • 95. I punti messi a segno dal Maccabi nella serata della Menora Mivtachim Arena. Dominio assoluto della metà campo offensiva ritrovato dopo settimane di buio. Ritrovato il vero Michael Roll insieme al capitano Alex Tyus . Da ritrovare completamente il pezzo da 90 Scottie Wilbekin, ma la squadra finalmente gira bene e fa ‘a fette’ la difesa non eccelsa messa in mostra dagli uomini di coach Dejan Radonjic. Se a questo si aggiungono rotazioni più ampie, disponibilità fisica ottimale e una prestazione con il 61% da 2 punti e un migliorabile 30% dall’arco, i risultati non possono che migliorare.
  • 71. I punti subiti dalla compagine israeliana in questo match. Per la prima volta in questa regular season la superiorità del Maccabi in entrambi i lati del campo non è mai stata evidente. Vladimir Lucic, Derrick Williams e Petteri Koponen le note liete di una partita al completo sbando e da dimenticare in fretta per la compagine bavarese. D’altro canto il lavoro motivazionale del coach ellenico del Maccabi sta dando i suoi frutti anche in ottica futura. Sarà molto importante prendere appunti per le squadre avversarie nelle prossime settimane su come affrontare il sistema difensivo della compagine israeliana.
  • 43-21. La statistica dei rimbalzi mette a confronto un imbarazzante dominio del Maccabi. I padroni di casa hanno letteralmente dominato sotto i propri tabelloni, cancellando lo strapotere fisico dei lunghi del team bavarese. Su questo aspetto fondamentale i contributi degli ottimi Johnny O’Bryant, Tarik Black, Alex Tyus e Angelo Caloiaro che hanno cancellato Devin Booker e i lunghi del Bayern Monaco totalmente inesistenti in questa serata di Tel-Aviv. Come confermato da coach Radonjic nel post-gara sono stati fondamentali i 20 rimbalzi offensivi tirati giù dal front-court del Maccabi.
  • Tarik Black. Mai come in questo incontro si è conosciuta l’importanza del lungo americano ex Los Angeles Lakers. La sua fisicità e il suo ruolo nel pick-and-roll con Wilbekin lo rende fondamentale per il tipo di gioco messo in mostra dal Maccabi. Se poi nella serata di ieri riesce a fermare anche in difesa uno dei lunghi più in forma della regular season come Devin Booker, il suo lavoro migliora sempre di più anche nella metà campo offensiva, specie nella lotta a rimbalzo. Chissà se la sua crescita con il coach ellenico si amplierà ancor di più di quanto visto con la gestione Neven Spahija.
  • Coach Sfairopoulos. Sarà lui la chiave fondamentale della rinascita del Maccabi. Come non mai si vede la sua mano in difesa e nelle motivazioni della squadra. La compagine israeliana è finalmente apparsa convinta dei propri mezzi sia in attacco sia in difesa e dopo lo scivolone interno dello scorso turno con il Fenerbaçhe, può continuare il suo lavoro nel migliore dei modi. La stagione sembra in questo momento compromessa, ma si deve riprovare una risalita sulla carta impossibile ma fondamentale per la crescita della squadra.

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