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Luka Doncic, un giovane veterano alla conquista della Nba

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L’approdo di Luka Doncic in Nba era atteso da anni, l’ultima Euroleague e Eurobasket avevano mostrato chiaramente al mondo le potenzialità di questo ragazzo sloveno.
Ma dopo averne parlato nella sua versione spagnola al Real Madrid, come se la sta cavando Luka al di la dell’oceano?

Scelto alla numero 3 (ma preso da Dallas che aveva la 5, scambiando Trae Young), Luka ha trovato subito la fiducia del coach e della squadra, i Mavericks lo hanno immediatamente trasformato in uno dei volti della franchigia. E non è cosa da poco considerando che è l’ultima annata di Wunder Dirk ormai prossimo al ritiro.

Le cifre parlano chiaro: 20.3 punti, 6.5 rimbalzi e 4.5 assist ad allacciata di scarpe. Il tutto tirando con il 49% dal campo, 39.5% da 3. Sono cifre da Rookie of the year a mani basse (il rivale principale dovrebbe essere Ayton con il suo 16+10).

Sul lato offensivo Doncic si adegua facilmente agli avversari, ha più volte portato a spasso avversari in post basso, sfruttando la sua stazza, e trova molto bene la separazione dal palleggio per un tiro in sospensione. Di certo è più difficile arrivare al ferro (solo il 17% dei suoi tiri sono a distanza ravvicinata) questo perchè non ha l’esplosività e la velocità dei super atleti Nba, ma compensa molto bene con un repertorio tecnico di finte e step back, ma soprattutto scaricando la palla all’uomo libero. Purtroppo i suoi passaggi (la qualità più evidente di Luka) non sono sfruttati benissimo, infatti Dallas tira con il 35% scarso da 3.

La mancanza di esplosività (complice un training camp differente, cosa abituale per chi arriva dall’Europa) è sicuramente la pecca maggiore dello sloveno.

Al momento è spesso schierato difensivamente contro le Ali, cercando di compensare a stazza e limitando la scarsa velocità, “nascondendolo” mettendolo in marcatura contro giocatori poco dinamici. È chiaro che lo sviluppo atletico del ragazzo dovrà migliorare di anno in anno, ma per questo ci vorrà pazienza e Dallas sembra averne in abbondanza.

La vera forza di Doncic, la vera qualità che spicca su tutti, è l’incredibile maturità che mostra in campo. Luka è un veterano nel corpo di un diciannovenne. E non è una frase detta tanto per dire, è proprio questa sua esperienza che gli permette di compensare i difetti esaltando i propri pregi.

D’altronde Doncic mette in evidenza tutta la differenza tra i prospetti da Ncaa e uno che ha vinto tutto quello che poteva vincere nella seconda lega professionistica del mondo.

Luka ha una formazione da professionista (che gli ha concesso meno palestra ma più tattica) fin dalle giovanili, e si è confrontato prestissimo con le realtà europee mostrando tutto il suo talento.

In fondo i rookie nel concetto USA sono quelli che hanno giocato solo contro i coetanei, Luka è un rookie professionista. E si vede immediatamente.

Doncic è un talento unico nel panorama europeo e mondiale, ma non per questo la sua crescita sarà priva di difficoltà. Ma può essere una delle cose più elettrizzanti da seguire negli anni a venire.

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