Il Baskonia interrompe la striscia negativa. Travolto il Darussafaka

Un strepitoso terzo quarto (26-11) indirizza la gara a favore del Baskonia che interrompe così la striscia negativa.

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Coach Pedro Martinez, alla vigilia della gara, era stato abbastanza chiaro nel definirla di vitale importanza. Una ulteriore sconfitta, dopo tre stop consecutivi, avrebbe già complicato terribilmente il cammino dei baschi alla ricerca di un posto nei play-off. Pericolo scongiurato grazie ad un secondo tempo in cui intensità difensiva e gioco in transizione hanno permesso agli spagnoli di affossare il Darussafaka per 82-56.

Andiamo, dunque, ad esaminare il match Baskonia-Darussafaka attraverso la consueta analisi in cinque punti:

Tornike Shengelia: scegliamo il lungo georgiano come simbolo del pacchetto di lunghi del Baskonia per rimarcare la grande efficacia del gioco in pitturato che costantemente i baschi stanno avendo da inizio stagione. Qualche miglioramento e segnale è arrivato anche dal backcourt di Pedro Martinez che partita dopo partita dovrà diventare sempre più determinante per allargare la pericolosità offensiva ed aumentare imprevedibilità.

23 su 30: ben ventitre punti, sui 30 dei primi due quarti, sono stati realizzati da giocatori turchi (Ozdemiroglu, Savas, Demir, Ozmizrak) per il Darussafaka. In una competizione in cui le squadre sono sempre meno autoctone va segnalata la perfomance “indigena” nei primi due tempi del team di Caki.

Ray McCallum: il prodotto di Detroit, arrivato in estate da Malaga, sta deludendo. Le cifre, non comunque lusinghiere (4 punti, 6 assist e 4 perse in 19 minuti di impiego), non evidenziano le enormi difficoltà palesate dal giocatore in campo. Sintomatica, in tal senso, una azione sul -23 ad 8 minuti dalla fine il cui il playmaker, dopo aver subito una stoppata, ha riaperto la palla nel vuoto rinunciando ad un tiro comodo. Segnale di insicurezza, imperdonabile in un giocatore che dovrebbe avere in mano le redini del team. Il fatto che il Darussafaka sia ultima nel rapporto Assist/Perse e anche nella partita di oggi abbia avuto più turnover che assistenze (20-14), certifica l’assenza di un leader

Intensità difensiva e contropiede: la svolta, arrivata nel terzo quarto conclusosi 26-11, ha avuto due elementi predominanti, la grande pressione difensiva sulla palla da parte del Baskonia che ha prodotto palle recuperate, contropiedi e tanto gioco in transizione. Per una squadra, che non ha ancora trovato equilibri definiti contro la difesa schierata, diventa vitale la produzione di canestri facili.

56: come i punti segnati dal Darussafaka nella gara. Nell’unico precedente, tra le due squadre, giocato in Spagna il finale fu 73-52 Baskonia. Non c’è che dire, i ferri della Fernando Buesa Arena non sono amici della squadra turca.

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