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Con il punteggio di 71-79, arriva una vittoria importantissima per i Blaugrana di Pesic che, dopo un terzo periodo catastrofico, espugnano Istanbul con una prestazione di orgoglio e carattere che fino a oggi, in questa stagione, non si era mai vista.
Analizziamo il match nei consueti 5 punti:
- Circolazione di palla. Oltre a rendere il gioco più spettacolare, ritmato ed efficace, aumenta le percentuali al tiro dei singoli giocatori. Il Barça è cresciuto nell’ultimo periodo di questa partita dopo 30′ giocati con identità: un’identità ancora debole, ma in forte crescita. La circolazione di palla coinvolge tutti i giocatori e aumenta la fiducia in circolo nella squadra.
- Centro. Tomic e Seraphin hanno giocato nel pitturato divinamente: due tipologie di giocatore differenti hanno espresso quanto di più bello possano fare dei 5 con caratteristiche fisiche differenti. Potenza, tecnica e presenza fisica sia in fase difensiva che in fase offensiva. Se così andranno avanti, buono per il Barça e Pesic.
- Pangos. Un giocatore che chiamerò in causa finché non riuscirà appieno a svolgere il suo ruolo da leader/playmaker nella squadra e nel sistema. Nonostante una prestazione positiva a tratti della gara, il Barça ha bisogno di lui e ne avrà sempre più bisogno col passare del tempo. Riusciremo a vedere quel giocatore che nella passata stagione ha fatto emozionare la Lituania e il basket europeo?
- Cinismo. L’elemento che con questo formato dell’Eurolega fa la differenza tra una squadra forte e una “meno forte”. Punto che prende entrambe le squadre: i turchi hanno gettato al vento un match tra le mura amiche con una fortissima inerzia presa nel terzo periodo; i Blaugrana non sono riusciti a chiudere il match e hanno sofferto moltissimo, sprecando troppe energie che potranno venir meno nel corso della stagione.
- Eric. Quasi doppia doppia per il giocatore del Daka. 17+9 in 22′ e una partita che lo ha visto coinvolto anche emotivamente con il campo e con la squadra. Ci si deve aspettare sempre di più da un giocatore come Eric