Il maestro rimonta e supera l’allievo: Fenerbahçe corsaro a Kaunas

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La sfida Zalgiris-Fenerbahçe finita 75-82 della terza giornata di Turkish Airlines Euroleague è stata veramente una bella partita di pallacanestro. Ogni appassionato dello sport della palla a spicchi può avere un concetto diverso di quello che considera “una bella partita”. C’è chi ama la lotta, i ribaltamenti di fronte, le giocate intense; chi invece apprezza la velocità, la circolazione di palla e la facilità in fase di annotazione, e chi, d’altro canto, predilige la tattica e il gioco di sistema… Ebbene, la sfida tra due compagini allenate da due geni del basket come Sarunas Jasikevicius e Zeljko Obradovic ha registrato un po’ di tutto, e quindi alla fine è stata proprio una bella partita per chiunque (a parte, ovviamente, i tifosi dello Zalgiris).

Analizziamo come di consueto la sfida della Zalgirio Arena attraverso cinque punti salienti.

  • Partenza a razzo dello Zalgiris. Jasikevicius sapeva perfettamente che, per sorprendere la compagine vice-campione d’Europa, i suoi dovevano aggredire la sfida senza lasciare spazio e fiato ai rivali, e per tre quarti della partita il piano ha funzionato. I lituani, infatti, sono partiti subito forte, collocandosi avanti nel marcatore e non lasciando avvicinare un seppur mai domo Fenerbahçe. A metà del secondo quarto il vantaggio locale aveva toccato addirittura il +16, riducendosi a 8 lunghezze all’intervallo.
  • Elevate percentuali di realizzazione. Zalgiris e Fenerbahçe hanno tirato bene a canestro, registrando percentuali eccellenti soprattutto dalla lunga distanza. Se la squadra turca è stata capace di mettere a segno 11/23 triple (47.8%), i locali hanno fatto addirittura meglio, con 10/18 (55.6%). I tiri sono stati pochi ma buoni. Con due squadre che difendono alla grande, i possessi palla si sono allungati e sono stati sprecati davvero pochi palloni: i protagonisti hanno tirato a canestro quando sapevano che avrebbero potuto far male.
  • La consacrazione di Kostas Sloukas. Vassilis Spanoulis, Nick Calathes e Kostas Sloukas. I migliori playmaker del vecchio continente parlano tutti greco. Che il ruolo di Sloukas nel Fenerbahçe sarebbe cambiato quest’anno dopo la partenza di Brad Wanamaker era già stato detto e scritto, e il direttore d’orchestra dell’armata turca non delude mai. A Kaunas, Sloukas è stato l’MVP, con 20 punti (4/6 in triple), 5 assist, 2 rimbalzi e un recupero (25 di valutazione).
  • Italiani sempre protagonisti in Europa. Se il Maccabi Tel Aviv aveva apertamente dichiarato che quest’anno avrebbe messo assieme due rose, una per l’Eurolega e una per il campionato israeliano, il Fenerbahçe non l’hai mai esternato, ma sono due stagioni che applica praticamente lo stesso concetto… Forse la scorsa stagione non si era notato tanto, perché, per via dei parecchi infortuni, si vedevano quasi sempre le stesse facce in campo, ma quest’anno, con un roster sano, la differenza salta più alla luce. La squadra che la domenica gioca contro i vari Türk Telekom, Banvit, Besiktas o Pinar non è la stessa che vediamo via per settimana di scena nei migliori palazzetti d’Europa. Nicolò Melli e Gigi Datome si stanno consolidando come fissi del quintetto base dell’Eurolega, godendo spesso di turni di riposo in occasione delle sfide di Süper Ligi. Anche a Kaunas è stato così, e il canestro che ha ribaltato il risultato, quello del primo vantaggio turco, è stata una tripla di un Datome in palla (11 punti con 3/4 in triple).

  • La classifica inizia a prendere forma. Solo tre giornate disputate sulle 16 che compongono la regular-season dell’Eurolega e le uniche tre squadre a punteggio pieno sono Real Madrid, CSKA e Fenerbahçe: le tre sempre super favorite per disputarsi il titolo. Non è un caso. Lo Zalgiris, dal canto suo, quest’anno dovrà lottare e soffrire parecchio per ripetere l’impresa della scorsa stagione. Jasikevicius è un allenatore straordinario, che obiettivamente sta tirando fuori davvero il massimo da una squadra che non brilla in quanto a individualità, ma sa ottimizzare il gioco collettivo.

About Post Author

Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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