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Cade solo nel finale l’Olimpia Milano contro il Real Madrid, e lo fa con grande onore ma anche tanto rammarico. Analizziamo la sfida nei nostri consueti cinque punti.
- Si è vista tutta l’importanza dell’intimidazione di Tavares. Con lui in campo Milano non arrivava più al ferro, non per incapacità ma per timore. Il parziale nasce dalla sua presenza in campo, e troppo tardi Milano capisce che attaccarlo per caricarlo di falli non è poi una brutta idea.
- Mike James sicuramente al centro dell’attacco milanese ma quel 4/13 da 3 non è un bel dato. Non perchè fossero tutti brutti tiri (molti si però) ma perchè forse era il caso di cercare maggiormente altre soluzioni, tra cui attaccare Tavares come detto nel punto precedente. Sarà chiamato al riscatto al Pireo
- Facundo Campazzo ancora una volta piazza i colpi decisivi contro Milano. 21 punti e 7 assist per il folletto argentino che sopperisce bene a uno Llull da 0 punti. A proposito, Milano ha sprecano una “virgola” di Llull. Quanto rammarico..
- Quando pesa passatela al Professor Micov. Ancora una volta preciso e glaciale con 20 punti e 6 falli subiti. Ma la sensazione è che Milano dipenda troppo dalle sue letture e dalla sua razionalità.
- Spiace dirlo anche all’inizio di questa annata ma la qualità arbitrale ancora una volta non è stata all’altezza del talento visto in campo. Troppe volte il metro cambia all’interno della partita, troppe volte una difesa legale diventa illegale, e viceversa, nel giro di pochi minuti. Sia da una parte che dall’altra. Diventa difficile così creare un clima sereno e giocare con serenità.
L’ha ribloggato su REAL Olimpia Milano.