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Riparte l’Euroleague e riparte dall’armata rossa del Cska contro i Catalani del Barcellona chiamati al riscatto. Vince però la truppa di Itoudis in maniera abbastanza netta, marcando da subito il ruolo di favorita per le Final Four. Ma analizziamo, tramite i nostri soliti cinque punti, gli aspetti principali della sfida.
- Il Cska sostanzialmente la gestisce come la gestisce una grande squadra. Inizia male, rimonta immediatamente e nel secondo quarto la ammazza con un parziale di 30-12 costruito tutto sulla difesa. Il terzo quarto risparmia energie e quando il Barcellona prova a tornare a contatto fa di nuovo il vuoto. L’ultimo parziale recita 26-17, e le grandi squadre che vogliono andare fino in fondo gestiscono cosi le energie. Impeccabili.
- Kyle Kuric ha tutto per essere il nuovo Jaycee Carroll. Tiratore micidiale, grande abilità di muoversi tra i blocchi e mano fatata. Chiude con 4/8 da 3 ma se il Barcellona torna vicino nel terzo quarto è soprattutto merito suo, ben innescato da Heurtel.
- Se Heurtel la passa benissimo (12 assist) non si può dire lo stesso di Pangos, che pare soffrire il debutto in un sistema non perfettamente oliato come quello dello Zalgiris. Difficoltà perfettamente fisiologiche, il canadese necessita di tempo di ambientamento, il Barcellona saprà aspettare?
- Rimaniamo sui play catalani per la loro produzione offensiva. In due chiudono con 3/15 al tiro. I play poco realizzatori nel basket moderno rischiano di essere un prezzo troppo alto da pagare. Sarà importante per Pesic trovare anche iniziative da loro.
- Ancora una volta vince la difesa e ancora una volta comanda tutto Kyle Hines. Quattro recuperi e una capacità straordinaria di essere sempre al posto giusto al momento giusto. Sempre in grado di muoversi e recuperare sul difensore. Essenziale, è l’anima del Cska ancora più dei solito De Colo o Rodriguez
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