Melli e Datome ai microfoni di Eurodevotion prima della finale contro il Real Madrid

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Il Fenerbahçe è in finale e alle 20.00 di domani sera affronterà il Real Madrid nella gara per sollevare il trofeo. Sarebbe il secondo consecutivo per Datome e il Fenerbahçe, mentre sarebbe il primo per Nicolò Melli che, tuttavia, appare tranquillo e focalizzato sull’obbiettivo della squadra.

Intervista Melli

La tua carriera negli ultimi tre anni è stata un miglioramento costante. Su cosa ha insistito Obradovic?

Con Obradovic bisogna fare tutto sotto un altro tipo di pressione e io ho provato a imparare il tutto il possibile su base quotidiana. Ogni giorno c’è qualcosa da imparare e, per quanto possa sembrare assurdo, il suo basket è semplice cercando di rendere perfetti i movimenti di base.

Quali obbiettivi hai da giocatore ora e per il futuro?

Se ti chiama Obradovic, l’obiettivo è sicuramente importante. Dopo Bamberg, volevo provare a vincere l’Eurolega e diventare il miglior giocatore possibile. Questi sono i miei obbiettivi.

Cosa ti spaventa del Real Madrid?

Del Real temo la loro sfrontatezza. Non è una questione tecnica e hanno questa capacità di fare 15 punti in un minuto.

Senti il calore degli italiani che ti tifano?

Sento molto la spinta dei tifosi turchi. Ho avuto molti messaggi di supporto dall’Italia e sono onorato di rappresentarla con Gigi, ma non sento pressione. Sono solo onorato di esserci.

Intervista Datome

Tu e Sloukas, da quando avete preso parte al progetto Fenerbahçe, siete migliorati notevolmente. Dov’è il segreto?

Io sono convinto che se sei quotidianamente sotto pressione, per forza di cose migliori. Il Fener era quello che cercavo e che volevo e sono felice di come stia andando. 

Pensi che Sloukas sia uno dei giocatori più forti, ma meno riconosciuti?

Il Fener ha scelto Sloukas per un progetto ambizioso e lo ha anche confermato. Kostas è un gran giocatore ed è rispettato dagli addetti ai lavori, anche se ci sono giocatori che hanno più rilevanza dal punto di vista mediatico.

Quanto è importante avere una squadra lunga, come l’avete voi e il Real?

Avere le squadre lunghe aiuta, soprattutto in stagioni lunghe. Seguire il piano partita e non cercare di eccedere penso sia una chiave del successo e ci ha contraddistinto.

 

 

About Post Author

Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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