“Rueda de prensa” Real su #eurodevotion. Coach Laso, Rudy, Felipe, Ayon e Sergi Llull alla vigilia delle Final 4

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Grazie alla splendida collaborazione dell’ufficio stampa del Real Madrid, abbiamo il piacere di presentarvi le dichiarazioni dei giocatori “blancos” alla vigilia della partenza per le Final 4 di Belgrado.

Felipe Reyes : « Siamo in un buon momento. La serie con il Pana ci ha dato grande fiducia. Ci stiamo allenando bene. Aver recuperato tutti è importante. Speriamo che Facu possa darci tanto. Anche loro stanno bene. Ci vuole durezza per giocare una F4. Un rimbalzo, una palla recuperata, sono le cose decisive in gare come queste. Come si ferma il Chacho?  Di squadra, sforzo collettivo. Aiutandoci, stancandolo, ma dobbiamo fare attenzione a non concentrarci su un solo uomo, loro ne hanno tanti molto forti. E’ strano trovarlo di fronte in una gara qualsiasi, figuriamoci in una semifinale di Eurolega. Sarà dura, perché è un uomo che ha dato tanto al “madridismo”, ma siamo professionisti e sappiamo come fare. Il mio ruolo? Niente di nuovo, dare il massimo, sempre, con grande intensità su ogni pallone. Abbiamo avuto tanti infortuni, è vero, ma è il nostro lavoro, succede, e questo ci ha reso più forti. Ora che stiamo tutti bene, peccato solo per Kuzmic, dobbiamo dare ancora di più: è l’unico modo, se vogliamo vincere l’Eurolega».

Rudy Fernandez : « Un’altra F4 è una nuova opportunità. Tanti infortuni, ma ora la forma è ottima. Pablo (Laso), con i medici, ha fatto un grande lavoro nelle difficoltà. ma ora siamo dove il Real deve stare. Il segreto di questa stagione è stato il fatto che nessuno ha mai cercato scuse: abbiamo lavorato sempre con quello che avevamo senza piangere ed ora vincere sarebbe speciale, non solo per noi giocatori, ma anche per la gente che ci ha aiutato nel lavoro come i fisioterapisti e tutto lo staff. Sarebbe veramente storico. Il Chacho lo conosciamo per il campione che è, lui conosce bene noi ed il nostro sistema, ma non possiamo limitarci a lui: De Colo, Hines, Clyburn, tutti grandi giocatori. La mia stagione? Sto bene, ma è più importante che stia bene la squadra, per vincere. Vincere l’Eurolega è straordinario, tutti quelli che hanno lavorato quest’anno lo meriterebbero.  Pablo ha gestito le cose alla perfezione, anche nelle difficoltà, dando minuti e riposo alternando tutti quelli che c’erano. Non so se sarebbe il titolo più importante, ma di certo la lotta di quest’anno avrebbe una ricompensa speciale. E’ la F4 più equilibrata degli ultimi anni, le ultime tre vincitrici più Kaunas che è credibile candidata alla vittoria».

Gustavo Ayon : « La chiave è concentrarsi sulla semifinale. Una per volta. La lezione dello scorso anno non è piaciuta a nessuno e ne dobbiamo far tesoro. Vincere è questione di desiderio, di applicazione e questa squadra ha qualcosa di simile a quella del 2015. Il CSKA ha grande taglia fisica ed esperienza, giocatori come Othello (Hunter) che era con noi: sarà battaglia dura. Siamo arrivati ad aprile e maggio al meglio ed abbiamo molta forza molta fiducia all’interno dello spogliatoio. Tavares è giocatore che impone molte scelte forzate agli avversari. Oggi mi sento più forte mentalmente per tutti i problemi vissuti quest’anno: ho sofferto a stare fuori, tanto, mentre gli altri giocavano e viaggiavano. Dobbiamo avere intensità e “garra” contro Mosca, fin dalla palla a due. Sono fortissimi e se vai sotto di tanto, è dura rientrare con loro».

Sergio Llull : «Ho sognato tante notti di poter essere qui dopo un anno così duro. Stiamo benissimo, sappiamo che non sarà facile, ma arriviamo al momento decisivo al top. Il Chacho si può provare a fermare di squadra, come De Colo, come Higgins. Abbiamo una gran voglia di vincere, è un titolo importantissimo. Speriamo che Doncic possa esser decisivo: è stato il nostro leader a soli 19 anni, incredibile. Deve continuare a lavorare, queste gare gli piacciono. Non mi ha sorpreso la sua crescita perché lo vediamo da anni ed ogni allenamento lo ha sempre dimostrato. Fisico, tecnica, talento, può dominare il gioco in futuro. Io sto bene, ho fiducia ed miei compagni ed il mio coach ne hanno in me. Se capita l’ultimo tiro lo prendo, ma non deve essere per forza così. Non sono al 100% ovviamente, dopo i mesi che ho passato. La F4 più speciale è quella vinta a Madrid davanti ai nostri tifosi, ma chiaramente dopo quello che è successo, questa potrebbe esserlo altrettanto. Vedremo se lo sarà. L’anno scorso abbiamo capito, come quello precedente, che se non dai il 100%, sei finito, perché  nessuno ti regala niente. A livello tattico abbiamo lavorato tutti per integrare i nuovi e per me il processo, non giocando, è stato diverso, ma lo abbiamo gestito insieme. Emozionalmente è stato fantastico il rientro, con il palazzo in piedi».

Coach Pablo Laso: « Siamo a Belgrado perché abbiamo fatto una grande stagione. Ci sono le migliori qui ed il nostro lavoro lo merita. Siamo anche primi il Liga Endesa, che richiede molto. La squadra sta bene. Il miglior momento della stagione? Non so, ma so quello che abbiamo vissuto ed abbiamo superato insieme. Prima settimana con allenamento al completo, alcuni in recupero, ma la squadra si sente forte per come ha superato i problemi. La semifinale per me è una finale: stiamo bene, siamo fiduciosi, ma se chiedete a Zeljko, a Saras o a Dimitris vi diranno lo stesso. Dò il medesimo valore a tutte le nostre partecipazioni alle F4, ma di certo quest’anno è stato diverso. Siamo stati competitivi sempre, con grandi vittorie, come allenatore sono orgoglioso dei miei e della loro stagione. Il Chacho? E’ speciale, per noi e per me in particolare. ha qualcosa di unico, di diverso dagli altri. Quando decise per la NBA lo appoggiai perché era un passo avanti nella sua carriera. Io auguro sempre il meglio ai miei giocatori, in campo e fuori. Oggi è un rivale, sta in un grande club e continuo ad augurargli  il meglio. Però vorrei che perdesse venerdì… Come Zidane, ho il problema delle scelte: preferisco averlo, ma è così. La prossima F4 sarà a Vitoria, sono felice per la città da “vitoriano”, gente che ha lavorato moltissimo per il basket. Manca un anno, vediamo… Abbiamo l’esperienza per giocare queste partite, sappiamo com’è l’ambiente di una F4, siamo tranquilli e vedo tutti molto bene. In campo come fuori. Contro il Pana ho avuto lo stesso piano partita in gara 1 e gara 2: alcune cose non le puoi controllare. Sergi non è al 100%, lo so… Luka decisivo? Mi interessa che sia decisivo uno dei nostri… Luka stagione magnifica, questo è l’importante, ma non vado col pensiero oltre a venerdì, poi vedremo. Gli infortuni ci hanno reso forti, più forti. Abbiamo lavorato, come allenatori, nell’ottica del recupero, talvolta schierando chi non era prontissimo, ma si doveva guardare oltre. Facu non è al top, ma conoscendolo, se serve, venerdì gioca, dando tutto come sempre. In forma o meno. Può essere che nessuno ci abbia mai visto al top, visti i problemi. Può essere, ma vale anche per altri, squadre di 14/15 giocatori perché ci vuole una base larga per tenere alto il livello: ogni squadra ha dovuto affrontare problemi, chi più magari, come noi, chi meno. Abbiamo vinto con ultimi tiri di Thompkins, Rudy, Doncic, Causeur: è la squadra che dà forza a chi segna il tiro decisivo. La mia preoccupazione minore è Luka, è molto maturo, parlo con lui come con tutti, senza grosse differenze. Ho fiducia in lui. Noi allenatori non possiamo controllare tutto:posso mettere il miglior difensore contro questo o quello, ma non di più. Non si vincono queste gare se non giochi veramente a basket. Ci vuole grande lavoro di squadra: difesa, rimbalzi. Bisogna fare molte cose bene, non solo una».

 

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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