#PLAYOFFEL1 – Kaunas sbanca il Pireo e continua a sognare

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La prima partita della serie di playoff di Turkish Airlines Euroleague tra Olympiacos Piraeus e Zalgiris Kaunas si è presentata come la classica sfida di Davide contro Golia. Da un lato la squadra con il maggior numero di partite disputate nella post season dell’Eurolega moderna e 3 titoli in bacheca, dall’altro un’assoluta debuttante. Match equilibrato e ricco di capovolgimenti di fronte, vinto all’overtime dagli ospiti per 87 a 78 e prima vittoria in trasferta di questa post season. Analizziamo l’incontro attraverso i consueti 5 punti chiave.

  • Sfida annunciata quella tra i playmaker delle due squadre. Pangos e Spanoulis sono simili nel modo di giocare, alternando sapientemente assist e costruzione di gioco per i compagni ad azioni personali quando la difesa concede spazio. Il giovane sloveno era atteso al primo “esame di maturità” e non ha deluso le aspettative date da una regular season da protagonista: 20 punti, 6 assist e nessuna palla persa per lui. Il “dio greco” ha, come sempre nelle occasioni importanti, mostrato tutta la sua classe e l’innato carisma, prendendo per mano la squadra nei momenti di difficoltà (incredibile tripla in step back per il pareggio a 38” dalla fine dei regolamentari) realizzando 25 punti e smistando 9 assist.

 

  • Adattarsi o soccombere. Sfairopoulos voleva chiaramente mettere i bastoni tra le ruote agli esterni lituani, aggredendo sulle linee di passaggio e negando il pick and roll ai palleggiatori, spingendoli sul fondo verso l’aiuto. L’inizio ha premiato questa scelta decisa e Kaunas sembrava non riuscire a trovare una soluzione all’enigma. Poi, con il passare dei minuti e la crescita della fiducia, il prolifico attacco degli uomini di Jasikevicius si è sbloccato, grazie anche a un Davies assoluto protagonista, sempre pronto a dare una linea di passaggio in area al palleggiatore e tuffarsi a rimbalzo d’attacco (6 per lui) quando il proprio difensore era attirato lontano dal ferro in aiuto. Il centro americano ex Varese ha chiuso l’incontro con 21 punti e 8 rimbalzi, miglior prestazione stagionale.

 

  • Difesa di Kaunas sempre più solida. Ad ottobre la squadra lituana puntava sempre a vincere le partite nella metà campo offensiva, provando a “fare un punto più degli altri”. Le amnesie difensive erano all’ordine del giorno. Con il passare dei mesi e il lavoro costante proposto da coach Sarunas, l’attenzione dietro è visibilmente aumentata. Partita dopo partita aumentavano aggressività e fluidità nelle rotazioni. Il match odierno ha presentato lo stesso andamento, concentrato in 40+5 minuti; un inizio concessivo ha lasciato posto a un finale di assoluto livello, intimidendo al ferro (8 stoppate, 3 Davies e 2 Jankunas) e costringendo l’Olympiacos a 16 palle perse.

 

  • Poli opposti. Le condizioni fisiche e mentali delle due squadre si trovano quasi agli antipodi al momento. I lituani giocano sulle ali dell’entusiasmo e ognuno sta dando il 110% delle proprie potenzialità. In casa Olympiacos la situazione è ben diversa, come sottolineato da entrambi gli allenatori nel post partita: molti giocatori sono lontani dalla miglior condizione, come il rientrante Printezis, che nonostante i 12 punti messi a referto ha mostrato mancanza di ritmo soprattutto nel finale, e pesa l’assenza di Kostas Papanikolau. La prossima partita si gioca tra due giorni e la gestione dello stato psicofisico è sempre essenziale in una serie playoff; l’esperienza dello staff greco potrebbe rivelarsi un’arma in più. Inoltre Sfairopulos dovrà essere bravo a trasformare la perdita del fattore campo da fonte di angoscia a ulteriore motivazione.

 

  • Jasikevicius, uomo solo al comando. La leadership del coach lituano, che da giocatore è stato l’unico a vincere 4 Euroleghe con 3 maglie diverse, è il vero valore aggiunto di Kaunas. Come un bravo direttore d’orchestra sa armonizzare il gioco dei suoi ragazzi in una sinfonia che ha ammaliato per tutta la stagione sia tifosi che addetti ai lavori. Dopo l’incontro ha raffreddato gli animi ricordando che per vincere bisogna pensare un possesso alla volta e che per ora il loro futuro è l’allenamento di domani. Filosofia che ha espresso anche durante l’incontro quando a 2’26” dalla fine dei supplementari al posto di esultare per la tripla di Ulanovas del +4 lo ha aspramente rimproverato per la precedente mancata rotazione difensiva.

 

La serie è appena iniziata e nulla è ancora deciso, ma c’è la certezza ormai che Kaunas fa parte delle grandi d’Europa.

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