Più croci che delizie per le squadre spagnole in questa regular-season

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Terminata la stagione regolare della Turkish Airlines Euroleague dopo 30 partite, è tempo di fare bilanci. A inizio stagione avevamo analizzato nel dettaglio la situazione delle cinque squadre spagnole impegnate nella massima competizione europea, soffermandoci sui punti di forza e possibili punti deboli di ognuna di loro. Non sono mancate di certo le sorprese, ma è anche questo il bello della pallacanestro.

Possiamo dice che il Baskonia ha sorpreso positivamente, l’Unicaja Malaga ha rispettato il pronostico, il Real Madrid è stato un pelo al di sotto di quanto ci si sarebbe aspettato, il Valencia Basket abbastanza al di sotto e il Barça si ripete come massima delusione della competizione per il secondo anno consecutivo, e con ulteriori aggravanti rispetto all’anno scorso.

Ma andiamo con ordine, seguendo la posizione in classifica raggiunta da ogni compagine, e analizziamo il perché di questi giudizi.

Real Madrid – 5º classificato (19-11)

Il Real Madrid si è tranquillamente qualificato per i Playoffs. Non c’erano dubbi che la compagine di Pablo Laso sarebbe stata tra le otto migliori d’Europa, essendo anche sempre annoverata tra le favorite a disputare la Final-Four e alzare la coppa al cielo. Il quinto posto in classifica e le 11 sconfitte sono comunque un considerevole passo indietro rispetto ai 23 successi e al primo posto assoluto della stagione 2016-17, per questo diciamo che, effettivamente, i blancos hanno leggermente deluso le aspettative.

Da una squadra creata per vincere tutto, ci si aspettava almeno un posto tra le quattro teste di serie, invece la compagine spagnola, che cerca il suo decimo titolo continentale, dovrà affrontare i Playoffs con il fattore campo in contro, trovandosi di fronte il Panathinaikos di Xavi Pascual, che all’OAKA si sente sempre molto comodo.

Gli infortuni hanno ovviamente pesato sulla squadra, che si è riaggiustata strada facendo. Come avevamo previsto a inizio anno, Luka Doncic ha “approfittato” dell’assenza di lunga durata di Sergio Llull per brillare oltremodo, terminando la regular-season come virtuale MVP con 22.7 di valutazione media, davanti a Nando De Colo (20.2) e Alexey Shved (20).

Gli uomini di Pablo Laso erano partiti alla grande, con quattro vittorie consecutive, comprese CSKA e Zalgiris, ma le sei sconfitte nelle sette seguenti partite avevano rimesso tutto in discussione. Dopo aver toccato fondo, le sette vittorie consecutive avevano ridato aria e morale alla squadra, riavvicinandola alla zona Playoffs. Più vittorie che sconfitte nelle ultime settimane di competizione, post-season (obiettivo minimo) centrata, ma non come testa di serie.

Baskonia Vitoria – 7º classificato (16-14)

Il Baskonia è stata la sorpresa più bella tra le squadre spagnole impegnate in Eurolega. Vero, il suo settimo posto in classifica al termine della regular-season ricalca la posizione ottenuta la scorsa stagione, ma con un roster sulla carta meno vistoso, quindi con parecchi meriti in più.

Il pessimo inizio con quattro sconfitte consecutive, accompagnato anche da un incipit non positivo in campionato, aveva portato il coach Pablo Prigioni a rassegnare delle premature dimissioni. Un gesto umile ed onesto da parte di una leggenda del club, che aveva permesso ai baschi di poter cambiare rotta in tempo. L’arrivo di Pedro Martínez, l’artefice del miracolo-Valencia Basket l’anno precedente, aveva permesso alla compagine di Vitoria di risalire la china.

Vittorie importanti, tra cui una splendida serie di sei successi consecutivi nell’ultimo mese di competizione, avevano portato a questa nuova qualificazione per i Playoffs, dove il Baskonia affronterà i campioni in carica del Fenerbahçe.

L’ala forte georgiana Tornike Shengelia è stato l’artefice della rinascita dei baschi, grazie alla sua incommensurabile grinta, accompagnata da numeri di tutto rispetto: 13.9 punti, 6.2 rimbalzi e 2.1 assist con 18.7 di valutazione lo rendono uno degli uomini più in vista del torneo.

Unicaja Málaga – 9º classificato (13-17)

Occupare il primo posto non utile per qualificarsi per i Playoffs non è qualcosa che si possa festeggiare allegramente, però l’Unicaja Malaga può essere davvero orgoglioso della regular-season disputata in Eurolega. La squadra allenata da Joan Plaza, infatti, disputava per la prima volta la competizione con il nuovo formato e partiva tra le possibili “cenerentole” del gruppo.

I vigenti campioni dell’Eurocup avevano cambiato diverse facce in una rosa che sembrava collocarsi uno scalino al di sotto di quello delle sue connazionali di Eurolega, ma già dalla prima partita, vinta incredibilmente contro il Fenerbahçe, gli andalusi facevano vedere che non era un caso se si trovavano tra le 16 migliori squadre d’Europa.

I verdi hanno poi collezionato strisce di sconfitte e vittorie consecutive, restando comunque in lizza per i Playoffs per gran parte della stagione, riuscendo a provocare diversi sgambetti alle favorite, e chiudendo la propria presenza con un nuovo successo contro i campioni in carica della competizione.

Il combo-guard Nemanja Nedovic è stato di gran lunga il migliore nei suoi, con 16.8 punti, 4.8 assist e 2 rimbalzi a partita, realizzando il suo career-high europeo (31 punti) proprio nell’ultima sfida contro il Fenerbahçe.

Valencia Basket – 11º classificato (12-18)

Campione in carica dell’ACB e della Supercoppa di Spagna e un roster costruito essere competitivi anche in Europa. Il Valencia Basket aveva tutte le carte in regola per disputare la post-season in questa stagione, e dopo le prime quattro partite, con tre successi consecutivi, i taronja sembravano poter rispettare il pronostico.

Poi il buco nero. Due mesi di black-out assoluto con 10 sconfitte consecutive; il Valencia Basket si ritrovava colpito e affondato in coda alla classifica. Ovviamente la spiegazione c’è e, a parte un paio di sconfitte frutto dell’inesperienza, quello che ha caratterizzato la stagione degli uomini allenati da Txus Vidorreta sono stati gli infortuni.

Si farebbe prima a menzionare i giocatori che sono stati sani per tutta la stagione che quelli che hanno sofferto infortuni più o meno gravi durante l’arco dell’anno. Un’ecatombe mai vista, che aveva contribuito a creare una spirale negativa dalla quale era stato poi difficile tirarsi fuori. Il Valencia Basket si era ritrovato per due mesi senza playmaker, avendo perso Antoine Diot per tutta la stagione, poi Guillem Vives per problemi alla caviglia e quindi Sam Van Rossom per un’infortunio di gioco (una vistosa caduta con frattura non esposta a tre vertebre).

Inoltre, il cambio di allenatore e l’inserimento in squadra di un giocatore “accentratore” come Erick Green non erano stati così semplici da somatizzare. In ogni caso, da fine dicembre in poi, con ormai praticamente nulla in gioco, i valenciani erano riusciti a ritrovare la via della vittoria europea e a chiudere la propria partecipazione con un discreto sapore di bocca.

FC Barcelona Lassa – 13º classificato (11-19)

Se il 2016-17 del Barça in Eurolega era stato considerato un anno pessimo, con il 12º posto in classifica e un record negativo di 12 vittorie e 18 sconfitte, difficile dare un giudizio a questa stagione, finita addirittura peggio.

La squadra allenata l’anno scorso da Giorgios Bartzokas aveva affrontato ogni tipo di avversità, compresa una lunga serie di infortuni, paragonabile a quella subita dal Valencia Basket questa stagione. In ogni caso, la critica era stata unanime nel condannare il pessimo risultato e la direttiva aveva deciso di rifondare, cambiando coach e rinforzando la rosa. Eppure… Non c’è stato niente da fare. Né l’arrivo di giocatori di qualità come Heurtel, Hanga o Sanders, il cambio di allenatore in corsa, il comunque buon stato fisico del roster (pochi infortuni, niente a che vedere con l’anno scorso)… Niente è servito assolutamente a nulla: il Barça è riuscito a battere sé stesso nella mediocrità e a non rispettare un pronostico che, per blasone e per budget, la vede sempre inserita nella corsa ai Playoffs.

La prima bella vittoria in casa contro il Panathinaikos lasciava presagire tutt’altro tipo di stagione, invece poi le sconfitte con squadre di fascia più bassa, come Stella Rossa, Olimpia, Efes o Bamberg, aprivano ben presto gli occhi all’ambiente: il Barça non sarebbe stato competitivo in Eurolega neanche quest’anno, ed infatti non è mai stato praticamente in corsa per i Playoffs e, da quando il Valencia Basket era riuscito a recuperare effettivi, si postulava già come la peggior squadra ACB del lotto. Per il secondo anno consecutivo.


L’anno prossimo le squadre spagnole in Eurolega saranno solo quattro, visto che la finale di Eurocup vede scontrarsi una compagine russa ed una turca. A Real Madrid, Barça e Baskonia, in possesso di Licenza A, si unirà la miglior classificata del campionato ACB, che probabilmente sarà una tra Valencia Basket e Unicaja Malaga, anche se non si sa mai… I Playoffs di ACB, con gli ottavi al meglio di tre partite, possono regalare sorprese, e una squadra come l’Herbalife Gran Canaria, ad esempio, potrebbe cercare di dare fastidio alle “grandi”.

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Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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