Da ottobre 2016 l’Eurolega è cambiata. 16 squadre, livello altissimo, ben superiore perfino a quello delle precedenti TOP 16, ed una formula che non lascia spazio a scorciatoie di alcun tipo: se vuoi giocartela devi essere un’ottima squadra, perché 30 gare di stagione regolare vogliono dire quasi azzeramento delle sorprese ed almeno 6 squadre top quasi sempre ad accaparrarsi le posizioni Playoff.
Si è discusso a lungo di Milano, la scorsa stagione come questa, e tante sono state le opinioni a riguardo, come è giusto che sia. Tralasciando quelle che sono le parole dei protagonisti, talvolta all’ombra della Madonnina troppo inclini alla protezione del “cadreghino”, ho provato a mettere a confronto i numeri, che non sono verità assoluta ma che per certi versi sono giudici inappellabili. Aggiungendo qualche annotazione statistica sulle carriere dei due allenatori in Eurolega, a Milano come altrove. Con una certezza che emerge chiarissima: con un combinato di 18/42 Milano è nettamente la peggior squadra tra tutte le partecipanti alle due stagioni di Eurolega.
Prima di elencare i numeri delle due stagioni è doveroso, al fine di poter avere elementi completi di giudizio, tenere in considerazione le seguenti premesse:
- Il budget 2017/18 è decisamente superiore. E’ ipotizzabile, in mancanza di comunicazioni chiare e precise, che il costo dell’attuale roster sia almeno del 70% più elevato rispetto alla squadra del torneo scorso;
- Gli infortuni, senza dare alcun peso agli acciacchi. Questi ultimi colpiscono regolarmente tutte le squadre più o meno in egual misura, quindi sono abbastanza insignificanti, mentre i primi hanno pesantemente inciso lo scorso anno soprattutto nei casi di Simon ( 9 assenze), praticamente inutilizzabile dopo lo scellerato impiego di Istanbul con l’Efes ( 9 febbraio) e di Dragic (7 assenze), indisponibile dalla trasferta di campionato a Caserta (26 febbraio) fino al termine della stagione. Quest’anno, a parte la breve serie di gare saltate da Goudelock ( 5 assenze) nel girone d’andata, si è verificato il solo reale problema di Theodore ( 7 assenze) dopo la Coppa Italia.
- La vicenda Gentile della scorsa stagione, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre 2016, ha tolto a Milano un giocatore da quintetto, tra i più utilizzati e produttivi, nonché certamente l’unico, negli ultimi tre anni, che abbia dimostrato di incidere realmente ad altissimo livello. Lo dicono i numeri, la Milano con Gentile era ampiamente nel quadro Playoff, cosa che di lì in poi non è più stata, né nel proseguimento di stagione dello scorso anno, né fin dall’inizio quest’anno.
- I due allenatori, sebbene con diversi anni di esperienza europea alle spalle, si sono trovati ad affrontare una totale novità nella formula e nella tipologia di sforzo richiesto dal calendario. Di contro, il resto dello staff milanese, invariato ormai da anni e riconfermato con l’arrivo di Pianigiani, ha potuto lavorare quest’anno forte dell’esperienza del primo anno di nuovo format.
Ma eccoci a numeri e statistiche (vengono indicati prima i dati 16/17 e poi quelli 17/18).
Record – 8/22 vs 10/20.
Classifica – 16mo posto vs 15mo posto.
Vittorie contro squadre da i Playoff – 5 vs 3.
Giocatori nuovi in roster – 7 vs 9.
Punti segnati – 80,36 vs 80,23. Punti subiti – 86,86 vs 84,33.
Tiro da 2p – 673/1283 52,5% vs 569/1134 52,6%
Tiro da 3p – 212/606 35% vs 259/705 36,7%
TL – 440/584 75,3% vs 481/617 78%
Rimbalzi – OFF 339/11,3 vs 286/9,53 DEF 664/22,13 vs 668/22,26 TOT 1003/33,43 vs 954/31,8
Assist – 523/17,43 vs 482/16,06
Perse – 421/14,21 vs 319/10,63 Recuperate – 211/7,03 vs 156/5,2
Ratio Assist/Perse – 122,77 vs 151,10
Stoppate – date 46/1,53 vs 76/2,53 – subite 80/2,66 vs 65/2,16
Falli commessi – 660/22 vs 641/21,36 Falli subiti – 625/20,83 vs 654/21,8
PIR – 2516/83,86 vs 87,56
Presenze – Hickman e Mc Lean 30 vs M’Baye e Tarczewski 30
Giocatore più utilizzato mediamente – Simon 27’38” (su 21 gare) vs Micov 27’31″(su 29 gare)
Utilizzo giocatori italiani Pascolo – 22 gare (6 in quintetto) 15’12” e 6,3 punti vs 11 gare (0) 11’24” e 3,8 p.ti Abass – 23 gare (11) 16’01” 4,6 p.ti vs 10 gare (0) 4’45” e 0,9 p.ti Cinciarini – 23 gare (9) 18’29” 5,5 p.ti vs 24 gare (8) 13’38” e 4,5 p.ti Fontecchio – 10 gare (2) 11’44” 3,3 p.ti vs 2 gare (0) 0’59” e 0 p.ti Gentile – 9 gare (8) 22’51” 10,8 p.ti vs non presente Cusin – non presente vs 6 gare (0) 4’22” e 0,2 p.ti Cerella – 5 gare (0) 9’53” e 1,6 p.ti vs non presente
Coach (periodo da 2001/02) Jasmin Repesa – Sempre in EL dal 2001/02 al 2008/09, poi ancora nel 12/13 e dal 14/15 al 16/17. Final four nel 2004/05 con Fortitudo Bologna (sconfitta in finale). Record globale 108W/118L di cui 11/29 a Milano e 97/89 con altre squadre. Regular season in campionato 23/7. Playoff: eliminazione in semifinale. Supercoppa vinta. Coppa Italia: vinta.
Simone Pianigiani – Sempre in EL dal 2007/08 al 12/13 (esperienza parziale al Fenerbahce). 8 stagioni, compresa l’ultima, in Eurocup nel 2006/07 e nel 2016/17. Final 4 raggiunte nel 2008 (sconfitta in semifinale col Maccabi) e 2011 (sconfitta in semifinale con Panathinaikos). Record globale 87W-63L di cui a Milano 10-20 ed in altre squadre 77-43. Regular season in campionato: 20/5 (RS da completare). Supercoppa: vinta. Coppa Italia: eliminazione nei quarti.
Se una valutazione globale della stagione Olimpia non potrà prescindere da quanto accadrà nei Playoff nazionali è ad oggi alquanto evidente come siano questi numeri ad attestare, senza alcun dubbio, che la strada da percorrere per poter affrontare la prossima stagione di Eurolega con qualche possibilità di competere a livello di lotta per i Playoff è molto lunga e che le differenze con le squadre più forti sono enormi. E’ altresì importante sottolineare come, molto spesso, anche la differenza di costanza di rendimento rispetto a squadre senza reali prospettive di postseason sia stata notevole, con la conseguenza di una classifica che ha visto la stessa Olimpia restare dietro a formazioni con potenzialità sia economiche che tecniche di profilo decisamente più basso.
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