Milano a due facce con una paura di vincere senza motivo

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Quale Milano ha giocato questa sfida col Panathinakos? Quella fatta di circolazione di palla e di tagli o quella dei 24 secondi di palleggio insistito? Forse il problema di Milano sta tutto qui.

  • Ma partiamo dalle cose positive: Kuzminskas da 3. Il lituano si sente evidentemente più a suo agio e si vede in un primo quarto perfetto. Giocando da 3 il suo post basso è più efficace e soprattutto apre gli spazi per i ribaltamenti che portano a un tiro aperto. A mio parere è una mossa che non si può non proporre anche in LBA
  • Arturas Gudaitis è palesemente un centro da top team di Euroleague. La capacità di essere sempre concentrato a rimbalzo è incredibile e nel supplementare è stato ripetutamente decisivo. Non è bastato ma non certo per errori suoi. Il suo rinnovo mossa fondamentale per il futuro biancorosso.
  • Ma Jordan Theodore come sta? Aspetto che deve essere assolutamente chiarito in vista dei Playoffs. Sta bene? Se si perchè non gioca? Con Jerrells sottotono sarebbe stato utile ma evidentemente non è ancora a posto fisicamente. La bagarre per il turnover in campionato rischia di essere una situazione pericolosissima.
  • Il Panathinaikos ha dei fuoriclasse assoluti: Mike James e Nick Calathes. L’ex Phoenix è tornato in Europa per riprendere dove aveva lasciato e non è da sottovalutare il fatto che su un tiro decisivo si sia andati da lui (su rimessa di Calathes). Il greco invece è uno dei candidati all’MVP della stagione, giocatore sempre più determinante che forse ha trovato l’apice della sua carriera. Senza brillare ha messo a referto un 18+6 regalando dei passaggi incredibili. Applausi.
  • Milano e le crisi di panico. Perchè dopo una partita giocata benissimo per tre quarti ti blocchi nel quarto finale? E non c’era neanche pressione in quanto si tratta di un match irrilevante. Brutto rivedere Jerrells ricadere nel possesso insistito dopo alcune partite convincenti. Meglio Goudelock paradossalmente, anche se un tiro finale gestito da 24 secondi di palleggio non è mai un bel vedere. I nervi vanno sicuramente sistemati.

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Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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