Vittoria d’orgoglio per Valencia nella sfida contro il Real Madrid

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Valencia vince il suo ultimo derby spagnolo contro un Real Madrid che strappa la qualificazione matematica alla fase successiva

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Ennesimo derby spagnolo nel round XXVII della Turkish Airlines Euroleague che vede affontarsi alla Fonteta un Real Madrid a caccia di punti per qualificarsi come testa di serie e un Valencia senza piĂą speranze playoff ma con tanta voglia di fare bene davanti al pubblico di casa contro gli avversari delle ultime finali di Liga.
Altissimo ritmo dal primo minuto e squadre che sfiorano i 100 punti segnati. Tra i blancos ha pesato l’assenza di Doncic per infortunio mentre tra le fila taronja il rientro dei playmaker ha dato fluidità alla manovra e la ricerca costante dell’uomo libero ha contribuito ad una strepitosa prestazione di squadra. Ottimo l’apporto anche del reparto lunghi valenciano con sia Pleiss che l’MVP Dubljevic in doppia cifra.

Analizziamo ora l’incontro, terminato 96-88, attraverso i consueti 5 punti chiave.

• Tutti a bersaglio dalla lunga distanza per il Valencia. Statistica desueta quella messa a segno dalla squadra di casa: ogni giocatore sceso sul parquet ha realizzato almeno una tripla, contribuendo all’ottimo 15/30 di squadra.
• Fattore campo che si conferma vitale per i taronja. Il calore del Pavelló Municipal Font de San Lluís si conferma elemento importante nelle prestazioni del Valencia durante la stagione. Tra le mura amiche il record è positivo (8-5, contro l’impietoso 2-12 delle trasferte) e tra le vittorie si contano scalpi importanti come quelli di Panatinaikos, Barcellona, Khimki, CSKA e Real Madrid. Tra le connazionali, inoltre, l’unica squadra in grado di strappare il referto rosa è stata il Baskonia.
• Dubljevic ancora MVP contro il Real Madrid. Le magliette bianche dei madrileni fanno al centro montenegrino lo stesso effetto di un rosso mantello su un toro. 17 punti con 7/11 nel pitturato stasera, dopo i 18 dell’andata (coincisi però con una sconfitta per il Valencia) e il titolo di MVP delle finali di Liga dello scorso anno sempre contro i blancos che si confermano così la vittima preferita di Dubi. Per gli ospiti grande prestazione di Facundo Campazo, autore di una doppia doppia da 17 punti e 12 assist.
• “Share the ball”, parole ricorse nelle dichiarazioni sia di Txus Vidorreta che di Bojan Dubljevic. Il rientro dei playmaker Van Rossom e Vives ha sicuramente giovato alla qualità di gioco dei valenciani, in grado di controllare il ritmo della partita nei 40 minuti senza forzature individuali ma cercando sempre il compagno libero. Emblematico il caso di Erik Green, attaccante designato della squadra, che ha chiuso il primo tempo senza segnare alcun punto ma con un plus–minus di +9 indice, secondo il proprio allenatore, dell’impegno profuso nel costruire per la squadra.
Altro punto fondamentale è stato il controllo dei tabelloni, con Pleiss e Dubljevic che vincono il “duello” dei lunghi contro il terzetto formato da Ayon (infortunatosi nel 3° quarto), Tavares e Reyes per 31 punti a 5.
• Mezzo sorriso per i blancos, che centrano l’obiettivo playoff di Eurolega (vista la sconfitta esterna del Maccabi Fox Tel Aviv) con tre round ancora da disputare e per primi tra le 5 squadre spagnole (nazione più rappresentata nel torneo). Inoltre i madrileni guidano la classifica della Liga ACB, come sottolineato da Pablo  Laso a fine gara, che si dice orgoglioso del lavoro svolto durante l’anno dai suoi giocatori e si rammarica, per quanto riguarda la partita odierna, per la pessima percentuale ai tiri liberi (9-17) che ha sicuramente pesato sul risultato finale. Testa già all’impegno di dopodomani contro lo Zalgiris Kaunas, diretta rivale per un piazzamento tra le teste di serie.

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