Contro il Maccabi una certezza già nota: Alexey Shved è un play (analisi video)

Eurodevotion
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Essere Alexey Shved. Ancora una volta. Andando sui numeri. Ma prima un passaggio fondamentale. La scorsa estate, la stella russa ha esteso il suo contratto con il Khimki sino al 2020. Per questo motivo, il Cska, in cerca di una nuova nidiata russa, si è diretta su Sergey Karasev. Ma EuroLeague concede alla VTB solo due posti, e uno è della squadra di Itoudis per licenza. Quest’anno la massima lega dell’est europeo concede il titolo attraverso Final Four, ma il Khimki è ora sesto, con un record 9-8. Credibile che, come un anno fa, Shved possa tornare in EuroCup senza fiatare? Difficile, difficilissimo.

Ma andiamo sul giocatore di oggi. Arrivato in Europa come una guardia realizzatrice, Shved è oggi a tutti gli effetti un play. Il play del Khimki. Nella gara contro il Maccabi Shved ha segnato 22 punti, ma con 1/9 dall’arco. Eppure, è stato utilissimo alla causa stabilendo tre Career Highs: Assist (12), rimbalzi difensivi (5), minuti (36). E allora, grazie al sito sports.ru, entriamo nel merito di questa nuova essenza-Shved.

Percentuali al tiro, come detto, tutt’altro che eccelse. Ma andiamo di letture, e partiamo da un back-door per Markovic.

Poi ecco la rapida rimessa per Egor Vyaltsev, anche grazie all’addormentamento di Norris Cole.

Transizione in campo aperto. Attenzione, può sembrare lettura scontata il “premio” al rimorchio di Vyaltsev. Ma, ricordiamolo, Shved è prima di tutto un realizzatore. Eppure, con un arresto e tiro libero libero dall’arco, la scelta è l’assistenza.

Altra tipologia di lettura. Shved vede James Anderson (1.98) accoppiato con Pierre Jackson (1.80), e fornisce l’immediato lob per il facile canestro.

E andiamo sulla consuetudine. Dei 12 assist serviti da Shved, 7 arrivano da situazioni di p&r. Più che accettare il cambio, il Maccabi ha cercato spesso il raddoppio, ma la stella del Khimki ha prodotto facilmente tiri aperti per i compagni. Qui un vincente p&p con Monya.

Qui invece, blocco alto di Todorovic, immediato scarico su Vyaltsev per la tripla grazie al raddoppio di Pierre Jackson.

Se poi Todorovic finta il blocco e scappa sotto canestro… il risultato non cambia…

E le cose vanno anche benissimo con il compagno Malcolm Thomas, sempre in situazione di p&r

Arriviamo al punto. Shved non diventa play per necessità o manifesta superiorità rispetto ai compagni. La stella russa è giocatore totale, con capacità di ribaltamento straordinarie. Notare la capacità con cui “castra” il raddoppio di Kane e Tyus, liberando Markovic (che doveva essere il play della squadra) al tiro.

E chiudiamo con la giocata decisiva del match, a 36’’ secondi dalla sirena. Palla a Markovic. Shved gira intorno a Deshaun Thomas e si prende un piccolo vantaggio su Kane. Malcolm Thomas finta il blocco e scappa in mezzo, confondendo il suo marcatore Tyus, e costringendo Thomas a restare nel pitturato. Shved riesce così a entrare nella zona di Tyus portandosi dietro anche Kane, Gill resta libero per la tripla e Roll può solo abbozzare un tentativo difensivo. Game, set and match.

Alessandro Luigi Maggi

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