Coppa di Turchia: l’Efes fa valere la legge di Simon, il Tofas cade in finale

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Un torneo perfetto, quello giocato dall’Anadolu Efes di Ergin Ataman, capace di battere in serie Fenerbahce Dogus, Darussafaka e Tofas Bursa, aggiudicandosi così la Coppa di Turchia, l’undicesima della storia del club. Protagonista assoluto della vittoria è stato Kruno Simon, che ha giocato due partite – in semifinale e finale – su livelli di eccellenza, venendo nominato MVP della manifestazione.

Il croato, così come fatto a Milano negli ultimi due anni, si esalta nelle competizioni di pochi giorni, dove in grado di offrire il proprio contributo in quelle gare senza domani in cui ogni minimo dettaglio può fare la differenza. Simon si è dimostrato ancora una volta efficace – chiudendo con 19 punti e 7 assist – in una gara singola: il suo tallone d’Achille resta, e così sarà sempre, il rendimento globale nel corso di una stagione.

Tornando alla Coppa di Turchia, l’Efes, come detto, ha meritato di vincere. Spesso e a lungo in vantaggio contro tutte le avversarie, la squadra di Ataman si è imposta con autorità anche in finale, comandando le operazioni fin dalle prime battute della gara, grazie alle scorribande di McCollum e dello stesso Simon, oltre che con la solidità di Bryant Dunston sotto i tabelloni. Il Tofas, squadra rivelazione di questa stagione, non è riuscita a opporre le proprie armie contro una squadra più profonda, esperta e fisica, che ha saputo indirizzare la finale sui binari più congeniali fin dal primo quarto. Dopo il 40-32 dell’intervallo, la squadra di Ataman ha spinto sull’acceleratore già al rientro dagli spogliatoi, cercando di scavare quel solco che avrebbe potuto permettere all’Efes di gestire il finale con maggiore tranquillità e senza patemi di alcun tipo. Missione compiuta, perché la squadra di Istanbul ha progressivamente aumentato il proprio margine nel secondo tempo, prima di chiudere la gara con ben 17 punti di vantaggio, sul 78-61. Una partita senza molta storia, con un successo dell’Efes più largo di quanto si potesse pensare, ma largamente meritato: ora spetterà alla squadra di Ataman dimostrare che questa vittoria non è stata un fuoco di paglia di metà stagione, ma l’inizio di un nuovo percorso che deve portare la squadra pronta per giocarsi il tutto per tutto nei playoff, con l’ambizione di provare a togliere il titolo ai grandi rivali del Fenerbahce Dogus.

Con una classifica europea ampiamente compromessa, le restanti partite di EuroLega devono servire a Simon e compagni come allenamenti di alto livello in vista del finale di stagione, per mantenere alto il livello di concentrazione e di guardia contro avversari di grande valore. Provare a cogliere qualche scalpo prestigioso da qui alla fine della stagione regolare, e abbandonare l’ultimo posto in classifica, devono essere gli obiettivi dell’Efes, una squadra rigenerata dopo l’arrivo di Ataman: nella prima metà di stagione, infatti, sotto la gestione di Perasovic, i turchi hanno spesso e volentieri faticato, non trovando mai quella continuità necessaria per provare a inanellare una serie di risultati utili consecutivi. Ora, l’obiettivo unico è chiaro: arrivare alla fine della stagione regolare in piena forma per affrontare quelle gare senza domani che l’Efes ha dimostrato, in questa Coppa di Turchia, di sapere vincere.

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