La paura per James Nunnally offusca una sofferta vittoria del Fenerbahçe

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La sfida tra Fenerbahçe e Baskonia valevole per la 16ª giornata di Turkish Airlines Euroleague di venerdì ha un nome proprio, quello di James Nunnally. L’ex MVP del campionato italiano con la Scandone Avellino non è saltato alle cronache per una prestazione stratosferica a livello di punti o per un buzzer-beater tirato da casa sua, ma per un’agghiacciante caduta dopo una schiacciata, che ha fatto temere il peggio ai presenti a tutti coloro che stavano guardando la partita in TV. Nunnally, che arrivava veloce in transizione, si sbilanciava all’indietro dopo aver centrato il canestro, sbattendo il collo e lasciando la Ülker Sports Arena impietrita.

Per fortuna sappiamo che si è trattato solo di un terribile spavento. Già in serata erano state diffuse notizie confortanti sul fatto che il giocatore fosse cosciente e che gli esami preliminari ai quali era stato sottoposto erano risultati negativi. Ci pensava Bobby Dixon con un video pubblicato attraverso la sua rete Instagram a togliere qualsiasi dubbio: il sorriso di James Nunnally dal suo lettino in ospedale faceva tirare un sospiro di sollievo a tutti gli appassionati di pallacanestro.

Visto che fortunatamente James sta bene, si può parlare della partita, un’importante Fenerbahçe-Baskonia terminato con una sofferta vittoria locale per 79-74. Analizziamo la sfida attraverso i nostri canonici cinque punti.

  • Difese protagoniste fin dall’inizio. La sfida tra Fenerbahçe e Baskonia non è stata una “bella” partita, non c’è che dire. Le difese hanno avuto molto protagonismo, con marcature asfissianti da una parte e dall’altra e vari possessi palla conclusi con un nulla di fatto: la squadra in attacco non riusciva a tirare a canestro nei 24 secondi e gli avversari recuperavano.
  • Il tiro da tre punti è risultato decisivo. Le difese soffocanti nella zona inducevano le due compagini a cercare la soluzione dalla lunga distanza, soprattutto il Baskonia, che con maggior frequenza nella seconda parte dell’incontro ha abusato della tripla senza successo, chiudendo con 8/27 (meno del 30%). 8 triple messe a segno anche dal Fenerbahçe, però con solo 19 tentativi (42%).
  • La lotta al rimbalzo ha premiato i padroni di casa. Entrambe le squadre hanno caricato il rimbalzo, soprattutto quello offensivo, che dava fondamentali seconde opportunità in attacco alle due squadre. 11 rimbalzi offensivi per il Baskonia e 13 per il Fenerbahçe, che ha saputo sfruttare al meglio i propri possessi palla.
  • Quando il gioco si fa duro… È stata una partita per tipi tosti, con il georgiano Toko Shengelia migliore in campo tra gli ospiti: 15 punti, 6 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero e 5 falli subiti per un lottatore che ci ha creduto fino alla fine. Dall’altra parte del campo, l’MVP è stato Brad Wanamaker, un playmaker atipico per la sua forza fisica, che si è fatto valere a tutto campo, collezionando 16 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi (24 di valutazione).
  • Marko Guduric sta diventando il nuovo Bogdan Bogdanovic. Quando il Fenerbahçe aveva messo sotto contratto il giovane esterno serbo Marko Guduric a inizio stagione le intenzioni erano chiarissime: i dirigenti della compagine campione in carica avevano visto nell’ex Stella Rossa il miglior candidato a sostituite il suo connazionale, volato oltreoceano. Non è mai facile per un ventiduenne ritrovarsi al posto di un campione di questa stazza e in una squadra come il Fenerbahçe. Ma Marko Guduric poco a poco sta assumendo il suo ruolo e, senza far rumore, contro il Baskonia è stato il massimo realizzatore con 18 punti (5/7 dal campo 2/3 in triple).

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Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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