Milano cade ancora sul finale, applausi per Cinciarini, ma ad oggi Theodore è un problema

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Altra sconfitta amara per l’Olimpia Milano che cade (nuovamente) nel finale. Trionfa la Stella Rossa, che gioca una pallacanestro semplice ma efficace. Anche Milano dopo un pessimo inizio trova la giusta quadratura di gioco, ma lo fa senza Theodore-Goudelock-Jerrells. Analizziamo allora questo e gli altri problemi emersi dalla sfida di ieri sera.

-Ancora una volta Milano regala un quarto. Per la precisione il primo dove gioca in maniera imbarazzante subendo un 29-15. Senza difesa, senza gioco con 0/6 da 3. Dov’è la circolazione di palla?

-Milano ritrova fludità con Cinciarini e Kalnietis, innescando Bertans e M’Baye. Perchè non farlo prima? O meglio, perchè non lo fanno Theodore Goudelock e Jerrells? Con il loro potenziale offensivo libererebbero molto spazio ai compagni ed è evidente che insistere sull’uno contro cinque non porta risultati. Evidente la bocciatura nel secondo tempo.

-Theodore attualmente è un problema. Giocatore dalle spiccate doti offensive in entrata (meno al tiro) con scarsa attitudine difensiva ma grande agonismo. Il problema più evidente è che se lasciato a briglie sciolte deraglia, si intestardisce e paga in due modi: al tiro (perchè non è un grande tiratore) e in entrata (perchè paga di stazza fisica). Mi piacerebbe davvero tanto vedergli fare un bel penetra e scarica per Bertans (il quale troppo spesso non vede palla). Theodore ha qualità che vanno incanalate ma se ciò non avviene diventa deleterio per la sua squadra.

-Va fatto solo un grande applauso per l’ennesima solida prova di Andrea Cinciarini. Non è un fenomeno non è scarso, è un giocatore pienamente consapevole dei propri mezzi. Ed è proprio questa sua consapevolezza a essere la sua forza, sa cosa fare ma soprattutto cosa può fare. Rimanendo controllato fino a sorprendere gli avversari. C’è tanto da imparare dal capitano.

-Il finale, americani o non, è ancora gestito in maniera troppo sommaria. Bravo Micov a colpire due volte, ma la partita si è persa sull’azione precedente dove a furia di scaricare non tirava nessuno. Ecco in queste situazioni manca ancora una chiara idea di gioco, che però non deve essere l’uno contro tutti di un americano. Insisto molto su di lui, ma perchè Bertans non ha più blocchi per liberarlo al tiro in maniera pulita?

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Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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