L’Olympiacos continua in alto e spinge Valencia verso l’inferno

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L’Olympiacos Piraeus ha conquistato la sua ottava vittoria in dieci partite nell’edizione 2017-18 della Turkish Airlines Euroleague, raggiungendo il primo posto provvisorio in classifica, che potrebbe essere riacciuffato venerdì dal CSKA in caso di vittoria casalinga contro il Barça. La compagine greca si è infatti imposta per 64-72 in trasferta contro un Valencia Basket perennemente falcidiato dagli infortuni e in evidente ribasso.

Analizziamo come sempre la sfida partendo da cinque punti salienti di quando visto in campo.

  • Otto vittorie su dieci senza Vassilis Spanoulis. Nei giorni immediatamente precedenti alla sfida era stato annunciato che Vassilis Spanoulis sarebbe rientrato in campo, debuttando in questa stagione, proprio a Valencia, ma alla fine la stella dell’Olympiacos è rimasta in panchina per un’ulteriore partita. I problemi alla gamba che lo mantengono lontano dal parquet da due mesi continuano e giocatore e club non hanno voluto rischiare. In ogni caso, anche senza di lui, la compagine di Ioannis Sfairapoulos continua a dimostrare di essere in splendida forma.
  • Valencia Basket ancora senza Bojan Dubljevic. Continua il calvario del Valencia Basket con gli infortuni. I taronja avevano recuperato il capitano Rafa Martínez per la sfida, ma continuavano fuori Antoine Diot e Latavious Williams, che ne avranno ancora per un po’, e soprattutto Bojan Dubljevic. Senza il centro montenegrino, l’anima della squadra, il Valencia Basket perde molto, soprattutto sotto canestro. Inoltre Joan Sastre aveva dovuto abbandonare il campo dopo essere caduto in malo modo in seguito a una schiacciata. Il giocatore ha riportato problemi di sensibilità ad una mano.
  • Supremazia greca a rimbalzo. I punti di differenza tra le due squadre alla fine si sono mantenuti sotto la decina; il Valencia Basket ha lottato fino alla fine, ma se c’è una casella statistica nella quale la squadra ospite è stata nettamente superiore, si tratta sicuramente dei rimbalzi, con 42-29 (rimbalzi offensivi 17-8). Giorgios Printezis (doppia-doppia con 12 punti e 14 rimbalzi) e compagnia sotto canestro erano molto più attivi e pericolosi che i padroni di casa, tra i quali il solo Tibor Pleiss (8 rimbalzi) si è fatto valere in quest’aspetto.
  • La panchina di Txus Vidorreta inizia a traballare. Sei sconfitte consecutive in Eurolega e un bilancio di 3-7 che lasciano la squadra nelle parti basse della classifica iniziano a pesare sul groppone del coach arrivato quest’anno per prendere il posto di Pedro Martínez. L’Eurolega con il nuovo formato è una competizione complicata, per la quale manca esperienza e se a questo si aggiungono i continui infortuni, non è che la cosa aiuti.
  • Dominio sterile di Erick Green; Kostas Papanikolau effettivo e determinante. L’ex di turno Erick Green non ha sfigurato contro la sua ex squadra, mettendo a segno la bellezza di 26 punti, e anche tirando piuttosto bene (7/13 da due, 3/4 in triple). Ma il Valencia Basket si affida forse troppo alle giocate individuali della sua stella e il gioco di squadra non risulta fluido. Dall’altro lato del campo, invece, un gioco più corale, con un Kostas Papanikolau molto effettivo: 13 punti tirando solo cinque volte a canestro (3/4 in triple), 6 rimbalzi e 4 assist.

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Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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