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Euroleague Final Four, Il morso del Dio Greco e il fantasma francese

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Non si può dire che la semifinale delle Final Four tra Olympiakos e Cska ci abbia annoiato. L’evento conclusivo della massima competizione continentale si conferma un mix di emozioni e tecnica, spesso col finale a effetto. Allora vediamo nei nostri 5 punti cosa è stato decisivo nella vittoria dell’Olympiakos.

-L’Olympiakos ha segnato 3 volte sulla sirena del quarto. Non lo ha fatto solo nell’ultima frazione a partita vinta. Cosa vuol dire questo? Vuol dire durezza mentale, capacità di trovarsi a memoria e lucidità in pochissimi secondi. Hanno segnato Printezis (ma dai..), Agravanis (e chi lo avrebbe mai detto?) e Mantzaris (uno che litiga eccome coi ferri). Forse tutta la forza dell’Olympiakos sta proprio qui.

-Il Cska fermo a soli 7 assist. La squadra con la miglior circolazione di palla in Europa si arena a cosi pochi canestri segnati su assistenza. Perchè? Sicuramente c’è un fattore psicologico ma è evidente che la marcatura stretta dei creatori di gioco del Cska ha costretto i russi a mettersi in proprio. E questo a volte ti esalta e a volte ti fa deragliare.

-Il fantasma di Nando De Colo. Eh si, la grande delusione è proprio lui. 16 punti (5/11 da 2 0/3 da 3) ma completamente sparito nell’ultimo quarto. Tante forzature e poca convinzione, un calo inaspettato per un fenomeno come lui. Le triple di Teodosic (da non sottovalutare quella del pareggio dopo la bomba di Spanoulis) hanno mascherato questa cosa a lungo nel match ma nel finale la sua assenza si è sentita eccome.

-La capacità dell’Olympiakos di trovare il contributo da tutto il proprio roster. Questo sicuramente è stato un tassello decisivo, chiunque è sceso in campo ha dato tutto senza egoismi. Le triple di Agravanis e Mantzaris, Eric Green che la chiude dal palleggio, l’inizio di Papanikolau e la difesa di Young (8 minuti in campo ma importanti). La forza del gruppo, di un gruppo che si conosce molto bene ha deciso di nuovo una sfida. Progettualità Olympiakos.

-Chi se non lui? Ancora una volta Vassilis Spanoulis. Sembra il Flashback del 2015 quando dopo una pessima partita mise la tripla decisiva sempre contro il Cska. Ancora una volta, dopo un 0/5 da 3 e una prestazione mediocre, si carica la squadra sulle spalle, segna canestri incredibili in entrata e firma il sorpasso col suo marchio di fabbrica. Da 10 metri, crea spazio, step back laterale e tripla a segno. Ci sarà un motivo se lo chiamano Kill Bill no?

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