Panathinaikos vs Fenerbahce #2 : i Playoffs non fanno sconti.

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Se non è una sentenza, poco ci manca. Doppio successo ad Oaka, non esattamente un posto accogliente con gli avversari in queste gare, a meno che tu non sia leggenda “green” come Obradovic. Ci sono moltissimi episodi degli ultimi minuti che avrebbero potuto cambiare la storia di questa partita e, probabilmente, di questa serie: ma la maggior parte di questi hanno detto Fenerbahce e non è un caso, mai.

La partita si decide sulla tripla mancata di K.C.Rivers, sul 75-76, ed i successivi due liberi di Dixon. Un palla sul ferro non può voler dire che sei impreparato rispetto agli avversari, tuttavia le ultime difese dei turchi dicono di una squadra più preparata. Non a caso è lo stesso Obradovic a sottolinearlo in sala stampa.

La mancata presa di Bourousis sul 75-78, dalla rimessa di Rivers, è crudele, come sono queste gare. Non si può imputare nulla in questo senso al centro greco, che tuttavia rappresenta alla perfezione il punto dove la sua squadra è mancata. Mai i suoi kg hanno fatto la differenza sotto canestro nelle fasi decisive, lasciando sempre campo all’atletismo degli avversari, Udoh su tutti.

Ed è proprio Ekpe Udoh il protagonista sensazionale di questa gara. Il miglior centro di Eurolega domina in lungo ed in largo. Straordinari alcuni possessi offensivi in cui costringe Bourouis, che parte dal post basso, a provare la ricezione a 5 mt dal ferro, negandogliela pure lì. Un atleta perfetto, che si adatta alla perfezione al gioco di oggi come avrebbe saputo  farlo in quello più tecnico di qualche decade orsono. Sa giocare, facendosi trovare pronto in ogni occasione e riuscendo perfino a trasformare in oro alcuni passaggi che ricordano più l’ottone da parte dei suoi compagni.

Bogdan Bogdanovic stravince ogni confronto con chiunque si trovi davanti: MVP. Lo era dopo gara 1, lo conferma oggi. La pulizia del suo gesto tecnico è sempre fenomenale, la sfida NBA lo attende, dove dovrà dimostrare di reggere contro pari ruolo della cui fisicità e del cui atletismo dovrà venire a capo. Con la sua tecnica, appunto.

Obradovic conferma una volta di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, di essere il numero 1. In queste atmosfere, quando ogni dettaglio conta al massimo, non ha rivali nel preparare e gestire le partite. Sa adattare il suo gioco ed i suoi set offensivi al momento di tensione, rendendo tutto più semplice ai suoi giocatori. Quello che ogni coach dovrebbe fare, quello che fanno solo i grandi coach. Dopo la difficilissima stagione regolare, si tratta di capolavoro assoluto. Il suo rivale Pascual ci prova, ma non è peccato mortale andare sotto in tal caso. E sono proprio i dettagli curati nei minimi particolari a dire sempre e comunque Fenerbahce. Sloukas non segna mai, ma mette una tripla fondamentale, Datome pare fuori dal contesto, ma segna un unico canestro dal peso specifico totale, nonché esegue un movimento di grande esperienza a rimbalzo sul tiro decisivo di Rivers.

Serie segnata? Sì. Serie chiusa? Ni. Abbiamo visto troppo quest’anno per dare giudizi che potrebbero rivelarsi affrettati, anche se l’unica cosa che non è cambiata sono i Playoff, dove i più forti non fanno sconti.

 

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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