La perla nera non luccica

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Anti vigilia di Zalgiris-Olimpia Milano, si gioca venerdì sera in Lituania alle ore 19.00 italiane, 20.00 locali. Gli uomini di coach Jasmin Repesa saranno di scena a Kaunas, nuovamente con il brivido dell’EuroLega sulla pelle. Un brivido che, al contrario delle premesse di inizio stagione, pervade la corteccia biancorossa per motivi extra playoff. Non ci si gioca nulla, in palio c’è soltanto l’onore. Il brivido, però, sta proprio in questo. Visti gli infortuni e vista la classifica horror, il rischio dell’ennesima figuraccia europea mette i brividi a tutto lo staff meneghino. L’EA7 scenderà in campo senza pressioni ma con la paura di andare incontro ad un’altra batosta, per questo forse alcuni giocatori non vedono l’ora che la kermesse europea finisca il prima possibile.

Zalgiris a parte, che all’andata vinse al Forum 78 a 70, in casa Olimpia preoccupa il “casoSanders. Il giocatore pare destinato a cambiare maglia, prossimo ormai alla firma con l’ambizioso Fenerbahce. Non parleremo di mercato, parleremo soltanto del Sanders giocatore. In maglia EA7, cosa ha dato Rakim in Europa? Tanto, ma non abbastanza. Per carità, l’americano ex Dinamo sta viaggiando a medie importanti – che andremo ad elencare – ma ha spesso dato l’idea di non fare la differenza. Pur facendola con i numeri, Sanders, in campo, non hai mai fatto la differenza fino in fondo. Perlomeno senza un minimo di continuità, entrando e uscendo dalla partita come un fulmine, accendendosi e spegnendosi come un interruttore. Cosa normale, se sei un giocatore normale. Cosa strana, non accettabile, se sei forte e soprattutto se il tuo stipendio si aggira su 6 zeri. Lo vogliono in Turchia, coach Obradovic è disposto a pagare il giocatore a caro prezzo, forse fino a 2 milioni di dollari a stagione. Cifrona. Uno stipendio che Sanders merita, se visto con gli occhi di un esterno, di uno scout che lo ha visto giocare due o tre volte. Mettiamo anche che i dirigenti di mezza EuroLegaue lo abbiano visto in almeno sei o sette occasioni, cambierebbe relativamente poco la cosa. A meno che, certo, questi non siano molto bravi a fare il proprio lavoro. Sanders inganna la platea con queste cifre:

EUROLEGA – in campo 23.2 minuti di media
13 punti e 3.6 rimbalzi in 22 partite
(53.7% da due e 41.6% da tre)

SERIE A – in campo 20.3 minuti di media
10.3 punti e 3.6 rimbalzi in 20 partite
(52.2% da due e 42.9% da tre)

Sanders ha un buonissimo fatturato personale ma il gioco dell’Olimpia non ne beneficia, quantomeno in Europa. Nel caso in cui la pantera del Rhode Island dovesse lasciare Milano, i tifosi biancorossi non dovrebbero strapparsi i capelli. “The Dream” è un solista puro, altalenante e che non eccelle di certo per impegno. Spesso svogliato, in difesa fatica molto, nonostante un fisico possente. Mentre in attacco alterna egoismo (si prende in media un tiro ogni 2,2 minuti) a fasi di black out, dove inceppa la manovra offensiva della squadra. Palla in mano al numero 21 ed il gioco milanese si blocca. Chiaramente non è stato sempre così ma in un anno e mezzo di Olimpia, Sanders, ha più volte mostrato questo suo difetto. Un difetto che a Milano possono farne anche a meno.

Alessandro Palermo

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One thought on “La perla nera non luccica

  1. A ottobre tutti scrivevate che l’Olimpia Milano aveva una grandissima squadra che, oltre a vincere sicuramente lo scudetto, avrebbe raggiunto anche i playoff. Cinque mesi dopo vi siete accorti che non avevate capito un cazzo ed avete iniziato a criticare tutto e tutti.

    Io ripeto quello che ho scritto più volte: i problemi dell’Olimpia Milano sono due: i tifosi privi di qualsiasi briciola di modestia e i giornalisti che girano attorno alla squadra.

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