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Crisi Barcellona, cronologia della rottura tra Tyrese Rice e Georgios Bartzokas

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La maledetta stagione del Barcellona si vice anche nei numeri di Tyrece Rice. Le prestazioni del play di Richmond sono finite nel mirino del Mundo Deportivo, da sempre punto di riferimento sportivo in quel di Barcellona.

Il confronto tra 2016 e 2017 è clamoroso in tal senso:

ACB

Punti 15.5 (2016) – 7.7 (2017)

Triple 33.8% – 16%

Assist 3.8 – 3.2

Palle perse 3 – 2.3

Valutazione 13 – 4.7

Minuti 28.6 – 24

EUROLEAGUE

Punti 15.1 (2016) – 12.1 (2017)

Triple 29.9% – 31.7%

Assist 5.2 – -5.7

Palle perse 2.4 – 3.3

Valutazione 13 – 10.2

Munuti 31.6 – 29

Georgios Bartzokas, sino all’arrivo di Xavier Munford, aveva parlato della necessità di garantire il giusto riposo a Rice, vittima di una sovraesposizione figlia dell’infinita quantità di infortuni che ha coinvolto, di fatto, tutti gli elementi in grado di supportarlo nel «portare palla», ovvero Navarro, Oleson, Koponen e Renfroe.

Tuttavia il rapporto sarebbe ai minimi termini dopo un primo scontro di un paio di settimane or sono, avvenuto davanti a numerosi testimoni.

Il giocatore non ne ha risentito per minutaggio, ruolo in squadra e atteggiamenti davanti alla stampa, ma parlando di sola Acb, negli ultimi due mesi la sua onda valutativa è stata di 2, 0, -5, 21, 6, 11 e infine -2, nel disastro di domenica con l’Estudiantes, dove rientrato dopo 2.26 del supplementare sul 74-78, ha speso immediatamente due falli, uno in attacco.

Una negatività insomma, emersa in vari momenti anche su twitter. Quando emerse la multa del club per scarsi risultati alla squadra, questo fu il suo commento

Due giorni dopo, condivise come Renfroe e Claver un tweet di Matt Janning, ex giocatore di Bartzokas a Krasnodar, e ritenuto da molti addetti ai lavori proprio dedicato al coach greco…

E dopo aver manifestato una certa indisposizione alla routine…

Ecco la sua risposta sul futuro ad un tifoso dei catalani…

A prescindere dalle interpretazioni, c’è un caso Rice e c’è un caso Bartzokas. Il primo ha un contratto sino al 2018 ed è stato liberato dal Khimki con un buyout intorno al milione di euro. Stessa cifra sborsata per il coach greco che era vincolato a Krasnodar, e firmato sino al 2019: tornare indietro, in qualunque caso, costerà carissimo al Barcellona.

Alessandro Luigi Maggi

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