La nuova crisi del Maccabi Tel Aviv: lo scontro Weems-Goudelock e l’ultimatum ad Hadar

Eurodevotion
0 0
Read Time:1 Minute, 56 Second

Non si parli solo di «impazienza» italica, soprattutto quando di mezzo ci sono le filosofie greche, turche ed israeliane. E allora, basta un ko con il Bamberg per riportare il Maccabi Tel Aviv al centro delle polemiche più violente. E per Rami Hadar, assistente promosso a capo allenatore lo scorso 23 ottobre dopo l’esonero di Erez Edelstein, il tempo pare già prossimo alla scadenza. Si deciderà tutto il prossimo 15 dicembre, a Belgrado, sul campo della Stella Rossa.

Era il 20 novembre quando il successo sull’Hapoel Gerusalemme di Simone Pianigiani diventava sinonimo di stabilità dopo due stagioni a dir poco perdenti per i «gialli» di Tel Aviv. In campionato la gestione di Hadar aveva portato ad un bel 5-0, in Europa il trittico Fenerbahce-Unics-Olympiacos aveva garantito solo successi. Da qui la convinzione della dirigenza di abbandonare vie alternative, tra queste anche Luca Banchi, e confermare il classe 1966 di Kiryat Tiv’on sino a fine stagione. Risultati, ma anche chimiche di spogliatoio, vista l’unione di intenti con Sonny Weems, l’uomo che per il sempre «ascoltato» Pini Gershon aveva chiesto e ottenuto la testa di Edelstein.

Poco più di 15 giorni, e il mondo si è rovesciato. Due vittorie sì in campionato, ma due ko consecutivi alla Yad-Eliyahu Arena in EuroLeague, con Anadolu Efes e Brose Bamberg. Le classiche gare da non fallire per dare la svolta alla classifica, e invece capaci di affossare tutto. Il pubblico si è espresso, con fischi ripetuti ai giocatori e richiesta di dimissioni al coach, e il dado pare sempre più tratto.

Gli aspetti su cui puntare il dito? Due:

Spaccatura all’interno dello spogliatoio. Nel dopogara di mercoledì sera sia il play Ohayon che Weems hanno ribadito come nel momento di difficoltà ognuno si sia affidato all’uno contro uno, cercando di «salvare la baracca». I singoli, insomma, che vanno oltre il gruppo. Gruppo, in cui Andrew Goudelock sarebbe sempre più ai margini, in aperta rottura con lo stesso Weems;

Difesa. Rami Hadar divenne celebre, nel biennio 2014-2016, per il sistema difensivo del suo Maccabi Haifa. A Tel Aviv giunse come assistente di Edelstein, in estate, proprio per curare l’aspetto difensivo. I guai del Maccabi, oggi, sono sempre e comunque legati alla difesa. Fare somme non è poi così complicato.

Alessandro Luigi Maggi

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Milano non c'è più?

L’assenza di Milos Teodosic e Nando De Colo è un lutto per il gioco che si trasforma in opportunità unica per i presunti eredi delle “scarpette rosse”. Può essere la partita della svolta per Milano, a volte la sorte ti viene in soccorso, ma se ti fai trovare impreparato allora […]

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading