CSKA vs Real Madrid e molto altro

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La più classica delle battaglie dei titani si conclude con il successo russo, probabilmente più netto di quanto dica il punteggio. Sia chiaro, Madrid resta lì fino alla fine, ma l’impressione che danno oggi gli uomini di Itoudis è quella di lasciar scorrere la partita con la certezza che il proprio sistema alla fine avrà la meglio. Sistema che non è difficile far funzionare così bene  se hai in campo i due assoluti MVP della manifestazione: Nando De Colo e Milos Teodosic.

I due fenomeni europei sono semplicemente di un livello superiore, anche di fronte a chi li può sfidare al meglio come Segio Llull. Altro sport, altri ritmi, altre visioni. Ma questo non deve far passare inosservato quello che è il capolavoro del maestro Itoudis, ovvero la sapienza nel far convivere due protagonisti così vogliosi ed efficaci con la palla in mano. Non è assolutamente facile: ci vuole capacità tecnica nel costruire un sistema e ci vuole la totale collaborazione dei due in questione: questa ce l’hai solo se hai la personalità di un coach vero, ormai definitivamente pronto a diventare il nuovo Obradovic.

Il Real se la gioca e dimostra oggi di avere qualcosa in più di tutte le altre come sfidante dei campioni: la partita i madrileni la perdono in quei 4-5 possessi sul 13-23 in cui la forchetta sarebbe potuta divenire così ampia da rendere inefficace qualunque parziale russo, quello che temeva Laso e che si è regolarmente verificato. Non avere messo punti a referto in quella fase a ritmo tropo elevato anche per questi campioni è costato il “solo” +9 a fine quarto, quando il canestro di Higgins ha assunto un peso notevolissimo. Il secondo quarto di De Colo si è giocato su un pianeta il cui unico abitante, oltre a lui, è il serbo che lo affianca. Teodosic che tuttavia non ha avuto una delle serate migliori, soprattuto dall’arco: considerando quello che ha fatto, risulta facilissimo capire quale sia la distanza tra questa gente ed il resto della compagnia.

Oggi Mosca si conferma la miglior squadra d’Europa: chi e come può batterla? Ritengo che solo Real e Fenerbahce siano in grado per ora di avvicinarsi, sebbene non sia così semplice. Il primo posto in Regular Season potrebbe essere già in ghiaccio tra quattro partite nelle quali i russi affronteranno le trasferte con Darussafaka e Bamberg alternate a turni casalinghi con Zalgiris e Baskonia. 10-0 sarebbe pietra tombale per le speranze altrui.  Quindi CSKA imbattibile? Credo di sì, con un solo chiaro distinguo. Sistema ottimo, bella pallacanestro, pick and roll funzionale e non arma unica, spaziature spesso perfette, roster completo nei ruoli ma un solo unico, grande rischio relativo ai due campioni pluricitati. Si dipende immensamente da loro : con il duo in salute difficile immaginare qualcuno che li possa battere, ma gli infortuni sono parte di questo gioco ed altri team potrebbero gestirli meglio rispetto ai moscoviti, dove non vi può essere eventuale sostituzione per nessuno di questi campionissimi.

Il Real è ora chiamato ad un doppio turno molto complicato: dal Panathinaikos in casa al remake del recente “classico”, quello che ha nauseato Laso non poco. Poi Unics in casa e viaggio dal Fenerbahce: a fine mese sapremo se i “blancos” sono sempre staccati o rientrano nel gruppone in lotta per i playoff, anche se alla lunga la loro qualità li terrà nei primi tre posti.

Quello che è accaduto a Vitoria ieri ha dell’incredibile fino ad un certo punto. 86-52 è sconfitta inaccettabile per Obradovic, con quattro quarti da 11, 13, 16 e 12 punti messi a referto. Difesa inguardabile e sistema totalmente saltato. Alcuni scricchiolii si erano già fatti sentire dalle parti di Istanbul, dal successo soffertissimo col Bamberg alla sconfitta con Kazan:  l’infortunio di Bogdanovic ha reso la situazione ancor più complicata. Rovescio tanto assurdo quanto incomprensibile quello nei paesi baschi ma ricorderei che spesso accadde anche in passato che grandi squadre tornarono ad essere tali dopo momenti in cui la luce che si vedeva in fondo al tunnel era quella del treno che ti stava per travolgere. Un Maccabi quasi disperato ed il derby con l’Efes ci diranno cosa succede a Datome  e soci, prima della visita a Milano di fine mese. Certo che, come sempre, esistono ragioni tecniche per determinati accadimenti: il limite maggiore dei finalisti 2016 è che Dixon e Sloukas  a parte (con Bogdanovic, ovviamente), gli altri diventano pericolosi solo quando il sistema funziona la massimo: una percentuale favolosa da oltre l’arco nelle prime uscite aveva mascherato questo a lacuna. Ma c’è un coach che sa bene cosa fare..

A 4-2 con Real e Fenerbahce vi è grande bagarre. Baskonia meraviglioso ed oltre ogni migliore attesa, almeno per chi non conosceva bene le potenzialità del duo Shane Larkin-Rodrigue Beaubois: Sito Alonso era invece veramente poco noto ai più. Ora EA7, Brose e CSKA per capire dove stare.  Barcellona sempre ottimo nel gestire l’emergenza ma ora la faccenda si complica col viaggio al Pireo seguito dalla madre di tutte le sfide (Real). I “blaugrana” sono sul mercato, soprattutto per gli esterni, e non è escluso che qualche nome eccellente, di questi tempi poco considerato altrove,  sia sul taccuino catalano in modo insistente.  Darussafaka sorprendente: potrebbe essere 6-0 come 0-6. la verità deve ancora arrivare. Il Real e  l’Olympiakos  ci daranno la vera dimensione di un Panathinaikos finora oltre il livello di gioco espresso.

Milano e lo stesso Olympiakos seguono a 3-3. I primi al posto dove era presumibile che fossero, con di fronte un doppio turno tanto abbordabile quanto scivoloso, mentre Spanoulis e co. restano inscindibilmente legati alla forma di Patrick Young ed a quanto Khem Birch lo possa realmente sostituire.

Più indietro, al momento, il solo Bamberg sembrerebbe avere le caratteristiche per provare attaccarsi alla lotta Playoff, al netto delle lacune evidenti vicino al ferro. E’ presto per i requiem ma già tra due-tre turni diverse protagoniste potrebbero aver perso il treno giusto, a meno di serie positive ad oggi impronosticabili.

 

 

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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