Darussafaka Dogus

Eurodevotion
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SEDE: Istanbul, Turchia

ARENA: Ayhan Sahenk Arena (3.500 posti)

Altro centenario club turco (1914), aprì la sezione basket nel 1951 ed attese il 1961 per festeggiare il primo titolo nazionale, difeso con successo l’anno seguente. Iniziarono tempi duri di lì a poco, con la retrocessione nella seconda lega del 1968 da cui fece ritorno nel solo 1993, diventando in seguito abbonato ai playoff nazionali. A 35 anni dalla prima partecipazione europea arrivò qualche ottavo di Korac prima della fine del millennio, con onorevoli sconfitte contro Stella Rossa e Barcellona.  Le semifinali nazionali del 2001 e 2002 rappresentarono il massimo risultato ad inizio secolo, sebbene la ribalta europea non portasse i successi auspicati.

Il 2010 suggellò una notevole perdita di competitività con una nuova retrocessione in seconda divisione. L’arrivo del gruppo Dogus cambiò definitivamente la storia del club con il ritorno nel 2014 ai massimi livelli turchi. La semifinale di coppa nazionale ed il terzo posto in regular season, sebbene rovinato dalla prematura uscita col Trabzonspor nei quarti dei playoff, sancirono definitivamente l’accesso all’élite nazionale.

Una tripla allo scadere negò il primo successo dopo diverse decadi in finale di Coppa di Turchia contro la superpotenza Fenerbahce, ma la TOP 16 dell’ultima stagione ha rappresentato l’apice assoluto dei risultati recenti e non. La stagione nazionale è poi terminata in semifinale contro l’Efes  dopo avere spazzato il Banvit nei quarti. Ricopre un ruolo di assoluto rilievo nell’ambito della storia del club la prima indimenticabile vittoria in Eurolega ai danni della Dinamo Sassari in un overtime magistralmente gestito da coach Oktay  Mahmuti dopo una grande rimonta.  Un mercato di  rilievo ha portato in primis coach  David Blatt, garanzia tecnica di assoluto valore: l’arrivo combinato di diversi giocatori di alto livello obbliga il club di Istanbul a quel salto di qualità necessario a colmare il gap che divide la squadra meno titolata di tutte le sedici di Eurolega dal resto dei partecipanti. La wild card ottenuta da Eurolega rappresenta un punto unico nella storia futura della competizione: il medesimo invito, dalla prossima stagione, toccherà alla Spagna.

 

Coach Blatt (Cleveland Cavaliers)

Contratto Yagmur (g), Aldemir (c), Savas (c), Erden (c), Wilbekin (g), Turen (f), Arslan (p), Slaughter (c), Harangody (f), Ozdemiroglou (g)

Cessioni Redding (g-Bayern Monaco), Markoishvili (f), Cetin (g), Gordon (p), Bjelica (c-Stella Rossa), Prelzic (f-Galatasaray)

Acquisti Moerman (f-Banvit), Wanamaker (p-Bamberg), Batuk (f-Efes), Bertans (g-Bilbao), Clyburn (f-Hapoel Holon), Anderson (g-Kings)

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