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Al Forum non c’è mai partita, l’Olimpia domina: l’Asvel non oppone resistenza

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Non c’è mai storia al Medionalum Forum di Assago: l’Olimpia Milano passeggia su un Asvel molle, confusionario e falloso. Finisce 84-61.

I numeri della partita

27 assist dell’Olimpia e 18 palle perse dell’Asvel, di cui alcune veramente clamorose. Tutta qua la partita in cui Milano ha accelerato quando ha voluto senza mai trovare una resistenza reale da parte dei lionesi che hanno resistito nel primo quarto con qualche tripla estemporanea e poi tutto è finito.

L’Asvel tira 24 liberi e ne segna solo 15; solo 9 liberi tentati per l’EA7. Non è inusuale vedere i biancorossi con così pochi liberi tentati, ma questa sera non è servito nemmeno attaccare troppo il ferro con tante triple e tiri aperti concessi dagli avversari.

Poco altro, onestamente, in quella che è stata una delle partite meno emozionanti della giornata. Per meriti dell’Olimpia che ha saputo portarla sui binari giusti fin da subito.

Un’Asvel senza guida

Stasera non abbiamo riconosciuto l’Asvel di Pozzecco. Il Villeurbanne, guidata dal coach italiano, ci aveva abituato a una squadra che, nonostante tutto, aveva imparato a lottare e mettere grande intensità all’interno dei 40 minuti. Stasera questa attitudine non c’è stata: disattenzione, difficoltà fisiche (ribadite anche da Pozzecco in conferenza stampa) e problemi in regia con De Colo che è dovuto uscire dopo 3 minuti di gioco.

Stasera si sono viste tutte le problematiche che dipendono dall’avere Luwawu-Cabarrot in cabina di regia: cosa, del resto, già attestata dall’esperienza milanese dello scorso anno. L’ex Thunder rimane un ottimo giocatore che però non può che faticare in quella veste. Il migliore è sembrato Lauvergne (12+5), l’unico sempre volitivo all’interno della partita.

Ad oggi l’Asvel è sembrata una squadra sulle gambe. L’impegno nel campionato francese sta impegnando oltremodo i lionesi che hanno dovuto risalire la classifica dopo l’inizio di anno difficoltoso. Pozzecco ha chiesto un intervento sul mercato alla società. Sembra anche a noi necessario per non tagliere le gambe a una squadra che può fare meglio di così.

Un’Olimpia senza macchia fa quello che deve fare

L’Olimpia doveva vincere questa partita e lo ha fatto: senza patemi, senza rischiare mai, controllando dall’inizio alla fine.

Milano ha confermato di essere una squadra in crescita, soprattutto dal punto di vista mentale. La squadra sembra essersi ricompattata e, con un roster che è sempre qualitativamente dal livello molto alto, questo dato fa tutta la differenza del mondo.

Shields prosegue il suo periodo aureo di dominio cestistico in una serata in cui non c’è stato bisogno della sua migliore versione. Come, ancora una volta, abbiamo visto la migliore versione di Melli: responsabilizzato, pienamente al centro della sua squadra, con la faccia e l’attitudine del leader. E’ il Melli che guarda il canestro, segna da tre punti senza paura, ed è decisivo in attacco tanto quanto in difesa.

Importante, poi, l’aver coinvolto tutti, anche coloro che non avevano mai visto il parquet di Eurolega. Sono dettagli che fanno il gruppo e lo cementano ancora di più. L’Olimpia ha bisogno anche di questo.

Ora arriverà al Forum un test importante, che risponde al nome di Panathinaikos, a testare la continuità di questa Milano. In attesa di Napier.

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