Badalona è corsara alla Buesa Arena! Il Baskonia è già con le spalle al muro

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I playoffs 2022/23 di Liga Endesa sono aperti da una gara 1 stupenda e straripante tra Baskonia e Badalona che regala subito il primo upset. I verdinegro giocano una partita perfetta e stordiscono i baschi che cadono incredibilmente in casa e ora sono già costretti a vincere in gara 2 per non uscire prematuramente dai playoffs.

Ecco il racconto di un match bellissimo giocato ad intensità e qualità assai elevate.

baskonia badalona

Baskonia-Badalona gara 1: la partita

Pronti via e si inizia con una tripla di Markus Howard. Ma Badalona non è certo qui di passaggio e piazza subito un deciso parziale di 8-0 con un ispirato Parra. L’approccio della Joventut è ottimo: aggressivo in attacco e fisico in difesa costringendo così l’attacco basco a qualche errore di troppo. Sulla tripla di Broadziaski è 5-15 e Penarroya è costretto a chiamare il time-out. I padroni di casa reagiscono ma i catalani in attacco continuano a muovere benissimo la palla trovando canestri facili. Nel frattempo si accende anche un sontuoso Kyle Guy dall’arco: due triple consecutive e 16-28 nel punteggio dopo un primo quarto tutto verdinegro.

Guy continua a martellare dall’arco in qualsiasi modo: 14 punti per lui dopo appena 12 minuti e +16 per i suoi. Pazzesco alla Buesa Arena: due triple di Howard a cui rispondono altre due triple funamboliche di Kyle Guy che mette dentro qualsiasi cosa gli passi per le mani: sono già 20 con 5/8 dall’arco! Mentre la Penya fa l’errore di smettere di coinvolgere altri interpreti in attacco, si accende definitivamente Howard dall’altra parte e in poco il Baskonia torna sul -5. Howard che però incappa in un antisportivo. Senza di lui i baschi faticano nel trovare la via del canestro e allora Badalona può andare all’intervallo sul 39-48.

La Penya riparte da dove aveva lasciato: muovendo bene la palla e segnando da tre, ma avendo anche tanto dal gioco interno. E poi ancora gli arcieri: Marinkovic da una parte e dall’altra ancora Guy in uscita dai blocchi. Praticamente immarcabile. Fate pure che è il festival del tiro da tre punti: in qualsiasi condizione, anche fuori ritmo, sembra che stasera i canestri della Buesa Arena siano più larghi di qualche centimetro. Poi la foga si assesta e gli ospiti sono bravi nel sapere variare e trovare ora soluzioni dai propri lunghi alternando le opzioni offensive. I baschi iniziano anche un po’ a innervosirsi e la Penya va presto in bonus.

E se arriva anche una palla persa banale di Thompson è il segnale che qualcosa non gira; mentre dall’altra parte Brodziansky vola ed è di nuovo +15 verdinegro. Ancora e ancora Kyle Guy: fuori ritmo e con la manona di Costello in faccia fa 34 punti e 9/15 dall’arco, prestazione pazzesca! C’è spazio per un’ultima reazione dei padroni di casa: i baschi tornano fino a sotto la decina di svantaggio con la Penya che forse ha spento il motore troppo presto. Un Markus Howard mai domo a meno di un minuto alla fine issa di nuovo i suoi fino al -5, ma Badalona resiste, vince 91-99 e porta a casa una vittoria dal peso specifico enorme.

baskonia badalona howard

La partita perfetta della Penya e il duello Guy-Howard

Badalona gioca una partita semplicemente perfetta: mantenere così alta l’attenzione e la qualità del gioco per 40 minuti contro una squadra come il Baskonia che è capace di piazzare un parziale sfiancante in pochissimi minuti, non è cosa da poco.

Grandi meriti vanno anche a coach Carles Duran che ha preparato la partita in maniera impeccabile. E’ vero che le percentuali incredibili dall’arco dei catalani hanno aiutato (56% contro il 39%) degli avversari, ma è anche vero che quei tiri nella maggior parte dei casi sono stati costruiti veramente bene con una circolazione offensiva ottima che ha saputo sfruttare il movimento dentro/fuori del pallone esaperando la difesa avversaria.

E questo è stato il grande merito della Penya: riuscire ad avere anche un’incisiva dimensione interna oltre che quella da fuori. Sia con Tomic che con Brodziansky che con Parra, Duran ha potuto variare le sue opzioni offensive distribuendo lo sforzo secondo più interpreti. Uno dei grandi limiti del Baskonia di questa sera, invece, è stato quello di essere completamente privo del gioco interno a vantaggio di un tiro dall’arco efficace ma che non può bastare. Su questo dovrà lavorare Penarroya in vista di gara 2: Enoch, Kotsar e Costello hanno combinato per 8 punti. Troppo poco.

E poi ci sono i singoli. Kyle Guy gioca una partita semplicemente pazzesca per la facilità con cui riesce a segnare dall’arco dal palleggio e in un’uscita dai blocchi. In versione Marco Belinelli con una rapidità incredibile di piedi ha registrato 36 punti con 9/16 dall’arco. Grande prova tra i verdinegro anche di Vladimir Broadziansky, presenza silenziosa ma equilibratore perfetto di questa squadra essendo un 4 fisico che riesce a dare dimensione interna ma anche grande solidità dall’arco: i suoi 21 punti con 4/4 dall’arco sono emblema della sua duttilità. E poi c’è anche il 15+5 di Parra, uno che sta diventando sempre più costante e impattante.

In casa Baskonia Markus Howard è come al solito libido per la naturalezza nel tiro dall’arco e nell’agonismo che ha dimostrato in tante penetrazioni a canestro. Fa 28 punti con 6/13 dall’arco ma è l’unico che riesce ad essere veramente in partita per gli uomini di Penarroya, mai realmente sintonizzati. Male anche Darius Thomspon che, stranamente, si trova a sua volta in confusione senza riuscire ad incidere.

Ricordiamo che il primo turno spagnolo è al meglio delle tre gare. Il che vuol dire che i baschi non possono più sbagliare e sono già costretti a vincere in terra catalana. Badalona ora ha un’occasione più unica che rara. I playoff di Liga sono appena iniziati ma sono già uno spettacolo.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura e cinema sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare. Vorrebbe avere l'eleganza di Anthony Hopkins.
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