Fisicità, ritmi alti, agonismo, pick&roll centrale: la presentazione e le chiavi di Real Madrid-Partizan

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Testa di serie numero 3 contro testa di serie numero 6, ovvero Real Madrid contro Partizan: gli habitué dei playoffs contro la squadra serba che non tornava in Eurolega da anni e anni. Eppure una sfida apertissima e assai intrigante: forse la più interessante di questi quattro accoppiamenti playoffs.

E allora ecco al via la nostra presentazione: tra presentazione, barlumi di chiavi tecniche e possibili matchup.

Real Madrid-Partizan: i precedenti

I due precedenti stagionali ci parlano in modo diverso: il primo fa poca fede, il secondo molto di più. E per un semplice motivo: il Real Madrid non è cambiato granché dalla versione vista già ad inizio anno, mentre il Partizan è cambiato come dal giorno alla notte.

Il primo scontro risale al 24 novembre: il Real era in un periodo da 6 vittorie consecutive; il Partizan in uno da 5 sconfitte di fila. Due momenti molto diversi che hanno comunque prodotto una partita ad alto punteggio finita 105-97 per i madrileni e in cui il primo quarto era terminato clamorosamente 32-40 per gli ospiti. A percentuali molto simili, quella fu una gara decisa dai rimbalzi (34-24), nella cui sfida il Real aveva dominato assicurandosi così la vittoria.

Di tutt’altra importanza è la gara di ritorno giocata in data 31 marzo, nemmeno un mese fa. Il Partizan nelle ultime 14 partite ha accumulato solo 3 sconfitte; il Real nello stesso campione di partite ne ha persa una in più. Questo per attestare il cambio di rotta evidente di cui abbiamo parlato diffusamente della squadra di Obradovic nell’anno nuovo: i numeri di questo periodo attestano il fatto che la squadra serba, di fatto, ha giocato a livello delle prime quattro della classe.

La gara di Belgrado è finita 104-90 per la squadra di casa in una partita controllata per quasi tutto l’arco della sfida. Ottime la percentuale dall’arco del Partizan (53.8%) contro il più equilibrato dato madrileno (37.5%), ma questa è caratteristica di tutta la seconda parte di stagione dei bianconeri, ovvero quella di riuscire ad attaccare in modo molto più efficace costruendo spesso ottimi tiri aperti. A fare la differenza, però, è stata la lotta a rimbalzo: completamente ribaltata rispetto all’andata e vinta 32-29 dai padroni di casa.

Un fatto comune, a livello generale, è che in entrambe le occasioni si è sfondata quota 100 per la squadra vincente e si è giocata una partita caratterizzata da transizioni e ritmi alti. L’impressione è che tra queste due squadre non possano uscire partite diverse, in quanto entrambe prediligono correre il campo e non attaccare a difese schierate. Ad oggi, però, questo tipo di partita sembra favorire di gran lunga la squadra di Obradovic e questo, infatti, dovrebbe essere uno dei maggiori punti di riflessione per Mateo e il suo staff.

Chiavi tecniche e stato di forma

Ripartiamo da come avevamo concluso. La prima chiave tattica? Il ritmo. Abbiamo detto che difficilmente pensiamo che tra le due possa uscire qualcosa di diverso da una gara ad alta intensità e che provare ad abbassare quei ritmi spetterà alla squadra di Chus Mateo. Perché, obiettivamente, il Partizan gioca bene su quelle lunghezze d’onde (vedi, in senso opposto, la gara del Mediolanum Forum), mentre il Real con i giocatori che ha può obiettivamente giocare ogni tipo di pallacanestro, nonostante preferisca correre.

Lato Partizan, poi, è evidente come gran parte delle cose dipendano dall’efficacia del pick&roll centrale, peraltro efficacissimo nell’ultimo mese. Il Real vorrà utilizzare un difensore sulla palla subito molto aggressivo: pensiamo quindi ad Hanga, visto che tutti gli altri play a disposizione di Mateo, e soprattutto il Chacho e Llull, non potrebbero mai tenere il passo di Exum (posto che pochi ad oggi lo tengono).

Per cui, alla luce del fatto che spesso quel pick&roll lo porterà proprio Exum, Mateo potrebbe incollargli addosso un giocatore come Deck. Importante, però, sarà anche la seconda linea difensiva, ma su questo non ci sarà da preoccuparsi perché c’è il solito Tavares in modalità portiere. Infine, ovviamente, dovranno funzionare bene tutte le rotazioni.

Madrid, invece, non ha mai fatto vedere in stagione chissà quale brillantezza offensiva, non avendo mai trovato un vero e proprio perno in cabina di regia. Si sono spesso affidati agli isolamenti e alle giocate dei singoli: cosa che normalmente ci farebbero storcere il naso, ma quando hai dei fenomeni come quelli che ha il Real a volte basta anche solo quello per vincere.

Anche in questo caso, però, il pick&roll centrale sarà importante, ma al Partizan non mancano certo i difensori per difendere su questa situazione. Lessort a difendere sul rollante è garanzia, così come lo è Exum sul portatore di palla. Tuttavia il Real dovrebbe prima pensare a forzare dei cambi difensivi e poi giocare la situazione di pick&roll provando ad attaccare i vari Punter e Nunnally, molto meno efficaci di quelli nominati in precedenza.

Sullo stato di forma? Ottimale quello dei serbi che sono arrivati ai playoffs dopo un 2023 fenomenale costruendo quello che è diventata la loro identità di squadra e dimostrando di poter battere chiunque nella competizione. Molto più difficile poter definire la condizione di forma del Real Madrid: è stata più o meno costante per tutto l’anno. Non ha mai avuto picchi in negativo come nessun momento sfolgorante nonostante alcuni filotti di vittorie. Ora però dovranno provare a fare qualcosa di più perché contro il Partizan la normale amministrazione non basterà.

I protagonisti della serie – i matchup

Tavares/Lessort, Exum/Hanga-Deck, Musa/Punter, Yabusele/Leday. Ci sembrano questi i principali accoppiamenti o le principali sfide che potrebbero scaturire da questa serie.

Con una premessa però: che il roster del Real Madrid è infinito, mentre quello serbo può contare su molto meno soluzioni. E allora è normale che dal novero rimangano fuori nomi pesante come quelli di Poirier, Hezonja, Fernandez, Llull, eccetera. Semplicemente il Partizan dovrà cavalcare tanto i 7/8 uomini principali e poi adattarsi sul resto delle situazioni.

Quelli descritti, però, ci sembrano i nodi scorsoi attraverso cui passerà la serie. Partendo dal primo, ad oggi non c’è nessun centro di Eurolega che può stare meglio con Tavares di Lessort. L’ex Maccabi è stato in RS il miglior 5 della competizione e probabilmente vincerà il premio di MIP: Tavares rimane quel fenomeno che è, ma il francese ha tutto per metterlo in difficoltà. Soprattutto dal punto di vista dell’energia e della foga agonistica.

Il secondo matchup scaturisce dal quesito su chi Mateo potrebbe mettere in marcatura su Exum. Come abbiamo detto non ci stupiremo di vedere uno come Deck in grado di mettere sull’ex Barça infinita fisicità e di avere una buona velocità di piedi. Lo stesso potrà fare Hanga con la sua apertura alare e le sue innate qualità difensive.

Il duello tra Musa e Punter è quello tra i due principali scorer delle due squadre e Musa ha comunque il vantaggio di avere un fisico molto più impattante di quello dell’ex Milano. Proprio per questo motivo potrebbe essere una serie difficile per Punter: il Real potrà mettere su di lui dei corpi sempre molto ingombranti e alla lunga questo potrebbe incidere. In generale il dato della fisicità sarà decisivo: competere coi blancos significa competere con il loro tasso di fisicità. Difficile per tutti e soprattutto per il Partizan che in alcuni ruoli ha poche soluzioni.

Ecco perché il matchup tra Yabusele e Leday è quello più delicato. Perché, sulla carta, nessuno nel roster serbo ha il fisico per stare con Yabusele che potrebbe essere il vero e proprio rebus di Obradovic. Leday è sicuramente quello più indicato, ma, in ogni caso, non ha la fisicità per poter resistere a lungo alle sportellate dell’orso ballerino. Tra l’altro l’ex Celtics, dopo una stagione altalenante, proprio nell’ultimo mese ha alzato esponenzialmente il proprio livello, cosa che lo rende ancora di più la vera arma in mano ai madrileni.

Queste sono le carte che iniziano a dispiegarsi sul tavolo di questa serie playoffs. Fra poco più di 24 ore si alzerà la palla a due di gara 1 e inizierà una serie che, siamo sicuri, non mancherà di emozioni e colpi di scena!

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura e cinema sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare. Vorrebbe avere l'eleganza di Anthony Hopkins.
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