LBA #17: la Reyer sprofonda anche a Scafati, ora è crisi totale

Lele
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Per la Reyer in LBA la situazione è sempre più da sprofondo oro-granata. Sì perché a Scafati non arriva la tanto agognata rinascita, bensì finisce ancor più a fondo. Terzo ko consecutivo in campionato, quarto nelle ultime cinque: un ruolino di marcia tutt’altro che invidiabile per la squadra di De Raffaele, che non riesce in nessun modo a rialzare la testa in Italia, anzi, affonda sempre di più aprendo anche possibilità di scenari drammatici che sono tutt’altro che lontani anni luce.

Un disastro tricolore finora il cammino degli oro-granata in LBA, con un computo totale che dice 8 vittorie e 9 sconfitte in 17 turni: troppe, decisamente troppe per una squadra che ad inizio stagione era accreditata come una delle favorite per chiudere tra le prime 3-4 della classifica. Ora non solo si allontana notevolmente il terzo posto, ma si avvicina sempre di più lo spettro di un posto tra le ultime due: Treviso, Napoli e Verona vincendo si porterebbero a due soli punti dai lagunari. L’allarme è davvero rosso. O meglio, oro-granata.

La squadra di Caja inserisce nei 12 il neo-arrivato Hannah e ritrova Logan, De Raffaele è senza Moraschini per stato influenzale (è comunque nei 12).40′ di grande equilibrio al Pala Mangano, con i padroni di casa trascinati dalle prove di Okoye, dello stesso Hannah e di un veneziano doc come Riccardo Rossato, mentre Venezia ha ottime risposte da Parks e Watt, gli unici ad essere abbastanza continui nel match. Scafati-Reyer finisce 89-85 nel turno 17 di LBA.

IL FINALE AL PALA MANGANO: SCAFATI BATTE LA REYER

La partita

Partita equilibratissima al Pala Mangano tra Scafati e Reyer, con gli ospiti che partono meglio nonostante un ritmo di certo non infernale del match. Willis riprende – di fatto – da dove aveva lasciato martedì in Eurocup e inizia a colpire la retina campana da sotto e da lontano, guadagnandosi pure 5 tiri liberi, tutti convertiti. La presenza di Watt, abulica contro Trieste, è decisamente più importante oggi e Venezia costruisce su questo asse il suo primo margine di un certo livello sul 19-11.

Caja inserisce Hannah e spariglia le carte subito, grazie anche a Rossato: il play ex Andorra si cala nel sistema scafatese e comincia ad inventare per i compagni, senza disdegnare azioni personali. Da lì in poi il capitano con la #18 ed un devastante Okoye colpiscono con estrema continuità una Venezia troppo poco attenta alle giocate dei giallo-blu ed incapace di opporre resistenza ad un tiro dall’arco che entra senza soluzione di fermata. Il 44-40 è mitigato in parte dai punti di fine quarto di Tessitori e Watt.

Nel terzo quarto gli oro-granata si affidano ancora una volta a Watt e trovano punti importanti da capitan Bramos, ma è Parks a caricarsi la squadra sulle spalle volando ben presto in doppia cifra e rovesciando l’inerzia. La Givova non ci sta, non molla e reagisce in maniera veemente rimettendo la testa avanti con un devastante Hannah ed al 30′ si presenta sul +1 lanciando la volata finale.

Nell’ultima frazione Pinkins, Spissu e Granger si scambiano favori con i piedi oltre l’arco e Venezia trova il modo di scappare sul +5 a 2′ dal termine, cosa che sembra decidere la partita, ma è lì che cambia nuovamente tutto. Le triple di Okoye ed ancora Pinkins cambiano la guida del match, Parks prima e Bramos poi vanno cortissimi con due airball e la squadra di Caja strappa due punti pesantissimi nella lotta salvezza grazie ai liberi di Stone ed Okoye.

TUTTA L’ENERGIA DI UN DEVASTANTE OKOYE

Hannah atterra a Scafati e domina: il benvenuto in LBA del play è pazzesco

Atterro, mi alleno due giorni, entro, domino, vinco. Si può riassumere così l’impatto devastante di Clevin Hannah sul pianeta Scafati. Il giocatore ex Andorra si presenta in Campania con un eccellente 4/6 dal campo, 5/5 in lunetta e 8 assist in soli 22′ di utilizzo, realizzando 16 punti. Un impatto devastante per leadership, qualità, solidità e precisione chirurgica con cui affonda la Reyer. 23 di valutazione, +9 di plus/minus e la consapevolezza – in Campania – di aver pescato un giocatore che può davvero svoltare la stagione.

Non è – però – solo Hannah ad aver spaccato la partita con Venezia: il secondo quarto pazzesco del duo Okoye-Rossato è un qualcosa che difficilmente si può spiegare a parole, perché il capitano e “Stan” spaccano la difesa lagunare mettendola a ferro e fuoco da oltre l’arco e dalla media distanza. 10′ che fruttano 25 punti realizzati alla squadra giallo-blu, con una bella prova difensiva ed un attacco letteralmente in trance agonistica.

Le cose più “pesanti” però arrivano nel finale: la Givova ha il vero grande merito di continuare a giocare la sua partita nonostante una difesa lagunare più reattiva, trovando canestri pesanti nei momenti di maggior pressione e di maggior difficoltà. Se prima ci hanno pensato Okoye e Rossato, nell’ultimo quarto è il momento di un infuocato Pinkins che segna 3 triple davvero pesantissime: il #12 locale stende gli oro-granata e regala ai suoi una vittoria pesantissima.

Entrando nel dettaglio della vittoria, grande peso la ha la percentuale dall’arco di Logan e compagni, un dato che sfonda il 50%, attestandosi ad un eccellente 52%. I meriti della squadra di Caja sono enormi, costringendo Watt e compagni a rincorrere spesso e volentieri nelle situazioni di extra pass o di rotazioni difensive complesse: chirurgicamente poi ci pensano i giocatori ad infilare il successo numero 7 in LBA per i giallo-blu.

La chiave tattica è stata quella di aver aperto il campo con Okoye da 4 e Pinkins da 5, costringendo Venezia a portare fuori dall’area un giocatore sì dinamico come Watt, ma anche meno rapido dei vari Okoye ed appunto Pinkins. Una situazione di gioco cercata da coach Caja, che poi ha chiuso a chiave la difesa forzando 4 errori consecutivi agli oro-granata.

CLEVIN HANNAH ATTACCA BROOKS

Reyer, un ko che pesa come un macigno: i finali punto a punto scappano via tutti

Tre indizi fanno una prova, vero? Pesaro, Treviso, Scafati. Senza dimenticarsi di Trento in casa e Virtus in trasferta. Queste le 4 partite dove alla Reyer è sfuggita una vittoria decisamente alla portata e probabilmente anche più vicina di quanto potesse realmente sembrare. 5 finali punto a punto sfuggiti tutti quanti nella stessa maniera, tra errori al tiro, gestione dei possessi chiave rivedibile e difesa poco attenta e presente negli 1 vs 1.

A Scafati la prova difensiva non è stata sicuramente sufficiente, come successo in quasi tutte le ultime uscite stagionali lagunari: Treviso, Bourg, Cluj, Trieste e stasera. La cosa più preoccupante è l’involuzione che si è vista dopo la sconfitta di un solo punto rimediata in casa di Bologna, dove la prova difensiva ed offensiva è stata di livello importante, come se si fosse rotto qualcosa all’interno della squadra.

Oggi in Campania il secondo quarto concesso ad Okoye e Rossato è decisamente troppo, anche ammettendo la totale fase di trance agonistica dei due giocatori di Caja: il tifo organizzato aveva chiesto più umiltà ed un senso di appartenenza differente dopo gli ultimi ko non digeriti… l’impressione e la sensazione è che a questa squadra manchi proprio l’idea di fare quel passo in più quando la palla scotta e quando il gioco diventa duro.

Non mancano esperienza e qualità, manca quello scatto mentale che una squadra con giocatori navigati come Bramos, Watt, Willis, Granger, Spissu, Tessitori, eccetera dovrebbe saper fare ed aver fatto già da un pezzo. Se la posizione di De Raffaele è a rischio non è dato saperlo, ciò che pare evidente è che non si può certo continuare in queste condizioni, perché roster, ambizioni e progetto non sono certo degni di un piazzamento forse fuori dai playoff. Serve una svolta, alla svelta. Adesso arriva Gamble al posto di Sima, in laguna sperano possa dare una grossa mano.

WATT AL TIRO, BUONA PROVA DEL LUNGO AMERICANO

Foto Credit: Reyer Venezia e Givova Scafati

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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