Euroleague #19: il Partizan travolge un Baskonia spuntato e senza energia

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Turno #19 di Euroleague per Partizan e Baskonia, che alla Stark Arena si sfidano in un match importante per la corsa playoff di entrambe le squadre: 11 vinte e 7 perse per la squadra di Penarroya, 8 vinte e 10 perse per quella di Obradovic. Due assenze per gli spagnoli, che perdono il capocannoniere Markus Howard per un problema alla schiena e Pierria Henry per un problema al soleo; in casa serba assente Koprivica.

Ancora tutto esaurito – come sempre – alla Stark Arena, dove il Partizan cerca un’altra grande prova dopo il successo di settimana scorsa contro il Monaco, mentre il Baskonia è reduce da due sconfitte consecutive e va a caccia di un successo che possa evitare il tris di zeri.

Al termine dei 40′ i serbi di coach Obradovic trovano i due punti andando a prendersi il successo 9 in Euroleague: niente da fare per la squadra di Penarroya, che ha pagato a caro prezzo l’assenza di Howard ed una prova di squadra insufficiente nonostante i 3 giocatori a sfiorare la doppia cifra, oltre ai 16 di Marinkovic, unico oltre i 10 punti. 83-65 il finale alla Stark Arena.

IL PARTIZAN ABBATTE IL BASKONIA NEL TURNO 19 DI EUROLEAGUE

La partita: successo serbo nel turno 19 di Euroleague

Un match dominato nella sua totale interezza dalla squadra di Obradovic, che ha trovato un avvio devastante nel primo quarto grazie ai canestri di un devastante Ioannis Papapetrou: l’ala greca ha letteralmente spaccato la partita con 10 punti sui 29 di squadra. Nel complesso – però – il team serbo ha affondato il colpo con una serie di triple e di giocate ad alto tasso di atletismo marchiate dal solito Lessort.

Gli spagnoli hanno cercato di reggere l’urto del Partizan tenendo il disavanzo entro i 10-12 punti di ritardo, ma l’impatto dalla panchina di Dante Exum ha spaccato il sottile equilibrio che permetteva al Baskonia di credere in una rimonta non impossibile seppur complessa. Dal massimo vantaggio sul 47-28 per i serbi – però – arriva un break di 0-8 orchestrato dai canestri di Giedraitis, Thompson ed Enoch sino al 47-36 dell’intervallo.

Secondo tempo che si apre nel segno di Marinkovic (già arrivato a quota 14) e Thompson, capaci di riportare la squadra viaggiante in singola cifra di svantaggio, ma è un fuoco di paglia: tre missili in fila segnati da Punter (x2) ed il solito Papapetrou intervallati solo da due liberi di Madar riscrivono il +12 per i padroni di casa, tornati in controllo grazie al tiro da lontano. Ci pensano i punti a cronometro fermo di Exum ed un’altra tripla, stavolta di Andjusic, a scrivere un confortante 67-50 alla terza sirena.

Ultimo periodo di totale controllo per la truppa di Obradovic, che arriva sul +21 come massimo vantaggio prima di consentire al Baskonia la possibilità di chiudere sul definitivo -18.

Stark Arena ancora una volta protagonista per decibel e presenza: il team serbo ha giocato 40′ di grande energia ed aggressività, mantenendo sempre il controllo delle operazioni con lucidità ed intensità anche nel momento in cui Marinkovic e compagni sono rientrati a -6.

IL COLPO D’OCCHIO DI UNA STARK ARENA ESAURITA

Triple, energia e… squadra: così il Partizan vince

Successo meritatissimo per il Partizan nel turno 19 di Euroleague contro un Baskonia spuntato vista l’assenza di Howard e di Henry, quest’ultima arrivata in extremis: i serbi hanno giocato una partita di grandissimo impatto difensivo e di scelte offensive che hanno portato buoni frutti grazie ad una percentuale dall’arco sopra il 50% (56%), nonostante una fase di transizione non così rapida come avrebbe voluto coach Obradovic.

A guidare al successo i padroni di casa ci ha pensato in particolar modo un Papapetrou da 13 punti, 4 rimbalzi e 6 assist in 30′ di impiego, molto ben coadiuvato dalla solita energia dirompente di Lessort, capace di chiudere con 11 punti, 5 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata e ben 9 falli subiti. Oltre a loro è importante l’apporto di un chirurgico Uros Trifunovic da 5/7 dal campo, 2 rimbalzi e 2 recuperi in 25′ di impiego, con Madar, Exum e Punter gli altri capaci di andare in doppia cifra.

L’energia difensiva messa in campo da Punter e compagni è stata superiore per quasi tutti i 40′ ed è finita per essere la vera chiave di volta di un match che poteva presentarsi in maniera insidiosa senza la giusta durezza. La squadra di Penarroya ha pagato l’assenza di Howard finendo imbrigliata nella rete serba.

Una prova di squadra determinata non solo dai 17 assist di squadra, ma anche dai 6 uomini in doppia cifra e da una pericolosità offensiva garantita da tutti gli interpreti: così il team bianco-nero ha svoltato ed ha vinto l’ennesima partita, con energia, intensità e grande attenzione difensiva.

TRIPLA FRONTALE: LETALE IOANNIS PAPAPETROU, BASKONIA AL TAPPETO

Marinkovic, Sedekerskis ed il vuoto: Baskonia affossato dal ritmo

Un Baskonia spuntato ed affondato nel ritmo da un Partizan decisamente in palla e molto solido nella metà campo difensiva. Il riassunto del match giocato dalla squadra di Penarroya lo si trova in questa frase qua, che può – oggettivamente – sembrare una cosa più di boutade che altro: il problema sta proprio nella consistenza offensiva spagnola, punto di forza oggi venuto meno soprattutto complice l’assenza di un Howard che è irrinunciabile e giocatore che sposta.

Il secondo grande problema per Thompson e compagni è la scarsa vena offensiva di Hommes, Costello e Giedraitis: in tre hanno combinato la miseria di 4 punti, 1/11 dal campo 4 palle perse ed una valutazione complessiva di 3. Decisivo lo scarso impatto dei tre sopra citati nella notte di Belgrado, tutti sopraffatti dall’energia straripante messa in campo dai pari ruolo serbi: l’ex Cremona e l’ex Avellino in particolare sono stati distrutti dal duo Lessort-Papapetrou.

Troppo soli il grande ex Vanja Marinkovic (16 con 6/16 dal campo) e Tadas Sedekerskis, che ha combinato una prova molto solida da 7 punti, 9 rimbalzi e 3 recuperi con 3/4 dal campo, -4 di plus/minus e 17 di valutazione: nel complesso un normale Thompson ed una prova buona di Enoch e Kotsar non sono certo bastati per contrastare un team serbo davvero in fiducia.

Un singolo giocatore in doppia cifra, due giocatori in doppia cifra per valutazione e ben 6 al di sotto di un PIR di 5: la prova del Baskonia si racchiude in questo dato, oltre ad una fase difensiva troppo imprecisa e lacunosa sul tiro da lontano dei bianco-neri. Il 9/27 da 3 in fase offensiva fa oggettivamente il resto, sempre al netto delle due assenze non certo leggere di Howard e Henry. Un momento di flessione certificato dal ko numero 3 in fila: tutto nella norma di un torneo lunghissimo e di una corsa playoff apertissima.

MARINKOVIC DIFESO DA PUNTER, L’IMMAGINE OFFENSIVA DI UN BASKONIA SPUNTATO

PHOTO CREDIT: PARTIZAN BELGRADO Facebook Page (foto di Dragana Stjepanovic)

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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