Semplicemente Markus Howard. Il Baskonia conquista Granada

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L’ennesima prova mostruosa di Howard regala al Baskonia il pass per la Copa del Rey

Sono dodici vittorie di fila per un Baskonia che non ha la minima intenzione di alzare il piede dall’acceleratore. La vetta di Euroleague strappata in settimana non è scusa per fermarsi e arriva un altro trionfo in ACB, che concede l’aggancio al duo di testa di Real e Barça e la conferma ufficiale della qualificazione alla coppa nazionale di Badalona.

Granada si rivela avversario pugnace e rognoso, ma, parafrasando l’aforisma attribuito ad Einstein, due cose sono infinite: l’universo e il talento di Markus Howard. Riguardo all’universo, abbiamo ancora dei dubbi…

Baskonia vince- Eurodevotion

Il nostro punto di vista sul successo basco per 95-84 nella Jornada 14 di Liga Endesa nella classica analisi per punti di Eurodevotion.

Un Baskonia diesel

Non è la prima volta che vediamo i baschi in ACB galvanizzarsi nel secondo tempo, vestendosi del proprio abito migliore e strappando la gara con decisione ed entusiasmo.

Il primo tempo è già guidato dal Baskonia nel punteggio, ma senza brillare eccessivamente e, soprattutto, in una gara che non prevede grandi vantaggi, anzi in cui le due squadre restano piuttosto a contatto.

L’attacco basco realizza, ma non è ritmato come di consuetudine. Lasciato a riposo Darius Thompson, la guida di Pierria Henry è, in particolare all’inizio, un po’ confusa, con qualche palleggio e persa di troppo.

Gli ospiti sembrano un po’ disattenti, è l’ingresso di Howard a restituire vigore al bottino offensivo basco, e la squadra sale in convinzione, sebbene gli indicatori della qualità della manovra rossoblu non siano certo incoraggianti. 8/6 il rapporto assist-turnovers e 7% dall’arco, dopo 20′.

Dati che lieviteranno ad un maggiormente pingue 20/13 e 35% alla sirena finale. Nel secondo tempo la condivisione del pallone aumenta, la verve di squadra cresce e la produzione di tiri di qualità torna ad essere quella consueta, ovviamente tutto questo in subordine ad un Markus Howard debordante.

Tuttavia il rientro dagli spogliatoi degli andalusi è promettente, Granada mette dentro tutti i pick and roll la guardia americana e martella a partire da Renfroe la retroguardia ospite per più di un’azione. A riconferma però che questo Baskonia è anche una squadra capace di picchi difensivi (miglior defensive rating dell’ultimo mese di EL), è proprio dalla reazione tattica a quella vulnerabilità tecnica che si è prodotto lo strappo forse decisivo.

Poco dopo gli altri tre uomini esterni al gioco a due lavorano benissimo e forzano qualche palla persa consecutiva proprio su quella situazione, che lancia il contropiede basco e produce il primo vantaggio cospicuo.

Baskonia comincia a divertirsi, torna ad avere successo dall’arco e a macinare gioco, con Costello che cuce la manovra e punisce da fuori e con Howard che arrostisce qualunque marcatore rivale e bombarda sadico in uscita dai blocchi. Parte fondamentale in questo frangente di gara è la grande pressione basca a rimbalzo in attacco ed è Dani Dìez ad incarnare questo spirito.

Lo spagnolo produce un’ottima gara, con 10 punti e 7 rimbalzi, di cui addirittura 6 sotto il proprio canestro.

Il finale è un divertente botta e risposta ad alti ritmi, in cui il Baskonia ha ragione degli avversari grazie al vantaggio accumulato ed al talento a disposizione. Si vola in classifica, anche in ACB, e si celebra così il meritatissimo biglietto per Badalona.

Granada, l’uso della zona e una gara giocata a viso aperto

Contro la squadra più in forma d’Europa, per un team che veniva da 5 sconfitte consecutive e che non si è certo distinto nelle ultime settimane per brillantezza, la prova andalusa è stata a mio avviso più positiva delle attese.

L’inizio di gara non eccelso degli ospiti poteva essere anche meglio sfruttato, avrebbe concesso una posizione diversa nel secondo tempo, tuttavia la squadra è parsa combattiva, sebbene un po’ povera di individualità per realizzare le zampate giuste nei momenti giusti.

Ci sono stati degli elementi interessanti, come l’uso diffuso anche se non sempre perfetto della zona. Pablo Pin è abituale nel tentare di sfruttare soluzioni difensive diverse ed è stato sicuramente lodevole vedergli schierare ben tre zone distinte nel corso della gara, sebbene con risultati altalenanti.

Nel primo tempo Granada sfrutta qualche possesso di 3-2, senza lasciare granchè il segno. Un impatto ben più incoraggiante ce l’ha la 2-3 del terzo quarto, che produce ottimi effetti nel parziale iniziale, salvo poi perdersi un po’ per la difficoltà a contenere l’individualità di Howard, che necessitava di attenzioni più stringenti.

Il coach andaluso tenta quindi una box-and-one con un uomo francobollato sul pericolo pubblico numero 0, nel caso specifico Lluis Costa, il risultato però non è molto efficace, anche per una serata da imprendibile del talento di Morristown.

Altro pregio è stato cavalcare in ogni caso un alto ritmo di gioco, tratto favorevole alla squadra che gioca al quarto pace della Liga, che ha sembrato anche favorire una simil-rimonta nel botta e risposta tra le duellanti nel corso della volata dell’ultimo quarto. Granada lotta, corre e spera, ma non sarà abbastanza.

Diaz ci mette il cuore, Bropleh la volontà, Renfroe la responsabilità, Niang porta atletismo e presenza (11+10 con 8 rimbalzi offensivi!). Segnali positivi e confermate difficoltà, con l’ennesima imbarcata subita dalla retroguardia andalusa, sono i viatici di un percorso che ha bisogno di una scossa.

Semplicemente Markus Howard.

Il migliore in campo? Nell’ordine, il folletto del Baskonia, la point-guard del New Jersey, l’ex cestista dei Nuggets, e, ultimo ma non per importanza, la leggenda di Marquette.

Come dite? Sono tutti la stessa persona? Effettivamente è vero, ma Markus Howard è stato ancora una volta uomo ovunque. “Simply the best, betterer than all the rest…” cantava Tina Turner, e nei fatti l’ultimo mese dell’americano ha fatto davvero qualcosa di disumano, che lo colloca ben al di sopra di tanti rivali in tutto il continente. Tra Eurolega e Liga la sua serie recente recita 34-19-15-29-7(in 5′)-28-32.

Il Baskonia rimane una squadra che sa nutrirsi della forza del collettivo, ma è altrettanto evidente che gli one-man show di quest’uomo siano un piacere per gli occhi di ogni appassionato di questo sport.

Gioca un’altra gara strepitosa. Entra sul parquet e segna subito 6 punti di pura superbia, un and-one sul ricciolo e triplona nell’ultimo minuto del primo quarto che ribaltano il Granada.

Poi, abbacinante, imprendibile. I baschi non segnano da fuori? E’ lui a invertire le percentuali, da solo. Sulle 11 triple segnate dai rossoblu, 7 sono sue.

Pablo Pin chiama una box-and-one con un uomo fisso face-to-face su di lui e l’americano, proprio in uscita dallo stesso timeout del coach avversario, prende e infila una tripla in faccia al suo supposto stopper.

Gli aggettivi sono finiti, semplicemente Markus Howard.

Photo credit: ACB Facebook, Baskonia e Fundación CB Granada Twitter

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