Euroleague #14: fuga e sofferenza, il Barcellona batte il Panathinaikos con il duo Vesely-Satoransky

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Due punti da guadagnare per agganciare la capolista Fener in classifica, due punti per continuare il buon momento in Euroleague fatto di 4 vittorie nelle ultime 5 uscite e dare gas ulteriore dopo il successo nel Principato. Il Barcellona vuole battere il Panathinaikos per motivi di classifica, di fiducia e di volontà di proseguire su una strada già tracciata.

Due le assenze in casa blaugrana, con Abrines e Sanli che saranno indisponibili anche nel round 14 della massima competizione Europea. Out Grigonis nei greens.

La partita del Palau è un incubo nei primi 11′ per il Pana, che si trova sotto di 17 lunghezze complice un attacco del Barca letteralmente devastante con i piedi oltre l’arco: nell’11/17 dal campo per i blaugrana ci sono 9 triple a bersaglio su 12 tentativi. Il senso della partita per 20′ è chiaro: Mirotic e soci chirurgici a punire le distrazioni greche ma un po’ troppo piacioni ad un cert punto, tra palle perse ed attacco un po’ fumoso.

La squadra di Radonjic ci mette del tempo prima di entrare in partita perché tira malissimo da 3, ha zero da Lee e soffre le transizioni da palle perse: nonostante la forte imprecisione dal campo è Bacon a suonare la sveglia e guidare i compagni alla rimonta a suon di attacchi al ferro e falli subiti, insieme a Papagiannis e Ponitka.

IL FINALE DEL PALAU: IL BARCELLONA BATTE IL PANATHINAIKOS NEL FINALE

Non basta – però – al Panathinaikos un secondo tempo da 31-38 ed un ultimo quarto da 12-17 per rimontare la doppia cifra di svantaggio in questo turno di Euroleague: arrivati al -1 i greci hanno avuto 4 occasioni per andare in vantaggio, tutte non sfruttate. Da quel momento è la coppia ceca Satoransky-Vesely a cancellare ogni speranza con 5 punti: 74-68 il finale del Palau.

Il Barcellona parla ceco e va in testa in Euroleague

Successo che vale tanto per il Barcellona, che va in testa all’Euroleague complice il ko del Fener con il Baskonia: i blaugrana hanno la meglio di un Panathinaikos combattivo ma confusionario ed impreciso grazie al duo Satoransky-Vesely. La coppia ceca guida i catalani verso i due punti con un fatturato da 28 punti e 12/19 dal campo: il play spezza il ritmo dei greci con la tripla piedi per terra del +4, il lungo – ben servito da Laprovittola – chiude i conti in avvicinamento.

Una partita a tutto tondo per entrambi: Satoransky parte con le marce altissime e si prende la giocata della serata inchiodando due punti in penetrazione in testa a Gudaitis

LA GIOCATISSIMA DI SATORANSKY

Dal canto suo Vesely è stato uno dei più continui e positivi per i blaugrana, tra difesa al ferro (2 stoppate) e fase d’attacco con i tempi giusti (6/11 da 2), chiudendo varie volte i giochi a due con Laprovittola e lo stesso Satoransky citato sopra. Insomma, una vittoria in salsa ceca che vale due punti ed il primato nel torneo.

VESELY SCHIACCIA, IL BARCELLONA CORRE

Pana, rimpianti, errori, confusione ed una reazione da salvare

La partita del Panathinaikos al Palau è racchiusa tutta nella prova pessima di un Paris Lee confusionario e senza un’idea sensata nell’arco dei 40′: 3 punti, 4 assist, 3 perse, 2 stoppate subite, 3 falli ed un disastroso 1/10 dal campo. I greci in realtà hanno una reazione nei 40′, ma il senso della confusione in campo è misurata dalla prova del #5: se poi Bacon ci mette un 5/19 dal campo nonostante gli ultimi 20′ diversi per aggressività, allora il giochino è fatto.

L’ex Monaco ha segnato quasi il 50% dei suoi punti a cronometro fermo (9 su 10 in lunetta nei 19 punti complessivi) e 5 tiri realizzati su 12, ma ha prodotto pochissimo per il numero di tiri tentati dal campo (19), risultando spesso improduttivo e negativo, nonostante buoni attacchi al ferro nella seconda parte di match.

I greens trovano una rimonta con i liberi (18/22), la presenza fisica di Papagiannis ed un’importante solidità mostrata da Ponitka, che ha chiuso sfiorando la doppia doppia (9+9), oltre al controllo complessivo dei rimbalzi. Una serata nel complesso buona per la reazione, molto negativa per il 6/29 dal campo del duo Bacon-Lee e per un avvio horror a dir poco.

La difesa ha concesso troppe soluzioni piedi per terra ad un Barca chirurgico e carichissimo, che ha affondato il coltello nella piaga fuggendo sul +17 due volte. La percentuale dall’arco (18%) ha solo che peggiorato le cose in casa greca nel momento del primo tentativo di rimonta. Va bene il cuore ed il tentativo di rimonta, ma la squadra di OAKA deve cominciare a giocare le partite nella totale interezza per avere chance maggiori.

BACON AL FERRO

Triple, palle perse, sofferenza a rimbalzo, Barca double face

Un Barcellona double face quello visto stasera contro il Panathinaikos nel match 14 di Euroleague: i blaugrana sono partiti a mille all’ora con un devastante 28-12 nel primo quarto che oggettivamente non ammette repliche, ma i successivi 30′ non sono stati proprio all’altezza di una squadra che ambisce ad alzare il trofeo a fine stagione.

Nel 9/12 iniziale da lontano ci sono 3 triple di Laprovittola, 3 di Mirotic, 1 di Oscar Da Silva, Higgins e Kalinic: un break che ha indirizzato la partita mettendo a nudo i problemi e le fragilità dei greens di Radonjic, che hanno perso palloni, si sono scollati tra difesa ed attacco concedendo transizioni ai blaugrana, che non aspettavano altro per riscaldare l’ambiente.

Tutto bene e tutto bello? Macché. Il Barcellona dal secondo quarto – salvo delle folate offensive – ha giocato con poca disciplina perdendo numerosi palloni e cominciando ad incassare tanto a rimbalzo (28-37, 3-13 i rimbalzi offensivi), disunendosi in diverse occasioni. Nell’ultimo quarto l’attacco ha smesso di funzionare definitivamente con forzature e tiri con poco criterio, con il Panathinaikos che ne ha approfittato per tornare in partita.

Non è la prima volta che i blaugrana – avanti di diversi punti – vanno a rischiare il suicidio o a compierlo del tutto, ci sono andati vicinissimi anche questa volta; sicuramente è un punto da sistemare per coach Jasikevicius, che certamente si gode il primo quarto ed il primato, ma deve tenere le antenne drittissime dopo l’ennesimo rischio di frittatone completo.

MIROTIC SHOW NELL’AVVIO FORTE DEL BARCELLONA

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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