2012-2013 e 2013-2014: Szewczyk ancora eroe, poi l’anno nero degli americani
La stagione 2012-2013 porta in laguna giocatori importanti, l’addio a Sylvere Bryan, Tamar Slay, Alberto Causin, Giovanni Tomassini, Dimitris Tsaldaris, Guido Meini e Marco Ceron apre le porte agli arrivi di Yakhouba Diawara, Eric Williams, Denis Marconato, Massimo Bulleri e Ivan Zoroski. Un mercato importante per una Reyer sicuramente rinforzata, ma ciò non si traduce in risultati sul campo effettivamente molto positivi.
La squadra di Mazzon chiude ottava e raggiunge i playoff, ma offre prestazioni importanti soltanto a tratti: arriva il sacco di Milano e quello di Varese, oltre a successi interni contro Virtus Bologna, Siena e Cantù, ma anche tonfi contro Avellino, Montegranaro, Cremona. A metà stagione c’è il taglio di Williams: il centro ex Avellino ha deluso le aspettative ed ha lasciato la laguna a dicembre, con arrivo susseguente di Hubalek.
Il successo di Avellino consegna i playoff alla squadra veneziana con un Szewczyk giustiziere della sua ex squadra: la post season si chiude – però – subito con un 3-1 per la fortissima Varese di coach Vitucci, complice un infortunio per il lungo polacco che lo limita molto ed escludendolo in Gara 5.
La stagione successiva è disastrosa per gli oro-granata, nonostante un mercato molto importante: gli arrivi di Andre Smith, Nate Linhart, Donell Taylor, Tony Easley e Hrvoje Peric rivoluzionano interamente il pacchetto stranieri, mentre tra gli italiani arrivano Jacopo Giachetti e Luca Vitali, con inserimento in prima squadra di Nicola Akele.
Poche le conferme, i soli Guido Rosselli e Daniele Magro restano in laguna con il primo che viene indicato come nuovo capitano. Salutano simboli come Clark, Young, Szewczyk, Fantoni e Bowers oltre agli altri arrivati nell’anno precedente, è un nuovo ciclo con la conferma di Mazzon in panchina.
La stagione è deludente, viene esonerato coach Mazzon (sostituito da Markovski) dopo 5 turni e prima dell’ultima di campionato vengono allontanati Smith e Taylor per comportamenti non consoni alla storica maglia oro-granata: il primo trova il tempo di litigare con i tifosi Reyer nei secondi finali del match perso in casa contro Roma (i lagunari erano a +25 al 20′) con gesti poco edificanti, il secondo viene messo fuori rosa. La stagione si chiude con un brutto 11° posto e la sensazione di dover ricostruire da capo.
A fine stagione salutano tutti compreso Guido Rosselli: l’unico confermato in laguna è Hrvoje Peric, che – vedremo poi – sarà uomo dei trofei.
(6/14, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)