Barça-Fenerbahçe è folle notte blaugrana firmata Lapro

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Barça-Fenerbahçe, senza alcun dubbio “game of the week” nel Round 6 di Eurolega ha regalato una gara splendida dal finale folle.

Notte di grandi attese al Palau Blaugrana per l’arrivo del Fenerbahçe capolista sinora senza sconfitte in Eurolega.

Gli uomini di Jasikevicius, reduci dalla prestazione dominante contro l’Olimpia, erano attesi all’esame oggi più difficile, la sfida ad un Fenerbahçe che sinora ha stupito tutti dimostrandosi molto più avanti del previsto nel percorso di grande rinnovamento affidato a Dimitris Itoudis.

La grande fisicità catalana, esplosa proprio la scorsa settimana contro i milanesi di Messina, contro una difesa dimostratasi già rocciosa e benzina per un attacco orchestrato alla perfezione da Nick Calathes, al ritorno al Palau dopo le parole polemiche con le quali ha spiegato il suo addio.

Il verdetto ha premiato il Barça 81-80 dopo una battaglia che ha avuto diverse facce. Quella finale di Motley è tanto folle quanto crudele.

LA GARA

Continui scambi di colpi nei primi 20 minuti con un Barça che alla fine si porta avanti di tre punti sul parziale di 39-36, nonostante per diversi momenti il Fener sia parso migliore.

C’è un Laprovittola al comando elle operazioni da una parte, ben spalleggiato da Tobey, mentre gli avversari mostrano un Motley extra lusso.

L’impressione netta è quella di due squadre dalla grandissima solidità ed ancor più, forse, con margini di miglioramento notevolissimi.

I blaugrana scappano nel terzo quarto chiuso sul 23-13 per estendere il vantaggio a 13 punti. Sembra oggettivamente finita, almeno sino a quando Itoudis non si affida a Mahmutoglu ed Hazer che ribaltano la partita come un calzino tra difesa eccellente ed attacco aggressivo e brillante. Il meno 15 sul 64-49 diventa rampa di lancio per una squadra che non ha alcuna intenzione di mollare.

Il Barcellona si ferma, ha paura un po’ come accaduto nel “clàsico” europeo, ma questa volta sono più i meriti ospiti che i demeriti locali.

Un miracolo di Mahmutoglu “alla Belinelli” riporta il Fener ad un possesso, i padroni di casa non segnano ma sull’ultimo attacco Motley, aperto oltre l’arco ad un paio di secondi dal termine, invece di andare per il pareggio penetra tutto solo (e ci mancherebbe…) e sancisce la sconfitta dei suoi di un solo punto.

Follie del gioco, crudeltà degli dei di quel gioco che puniscono uno che chiude la gara con 23 punti e 7 rimbalzi (9/12 da due).

LE CHIAVI

Veramente complicato pensare ad una situazione decisiva in una partita così equilibrata ad alto livello.

Tantissime statistiche simili, addirittura un pareggio perfetto sotto le plance, forse per trovare qualcosa di determinante è necessario guardare ai singoli, nella fattispecie ad uno Scottie Wilbekin quasi cancellato dalla difesa catalana (3/3 e 0/4) al pari dell’impalpabilità di Carsen Edwards da 2 punti e soli tre tiri con l’aggiunta di 2 perse pessime in meno di 7′.

La difesa sulle potenziali bocche da fuoco turche è probabilmente la mossa che dà la vittoria agli uomini di Jasi.

In ogni caso la sensazione sgradevole della sconfitta per il Fener viene mitigata da una rimonta che, sebbene non completata, rappresenta un grandissimo valore. Sotto di 15 al Palau si può fare anche una fine peggiore, ma gli uomini di Itoudis rifiutano la resa.

MVP

Laprovittola è ormai una delle due, tre migliori PG di Eurolega. Altro partitone da 26 con 7 assist ed il 70% dal campo. E’ giocatore in grado di creare vantaggi e di dare ritmo e controllo alla sua squadra.

Da non dimenticare l’impatto di un ottimo Mike Tobey (13+7) e di quel campione di Nikola Kalinic che, tra i suoi 14 punti, piazza la tripla che decide la gara, o meglio che sembrava garantire un finale più tranquillo ai 6815 del Palau.

Di Hazer, Mahmutoglu e di quel Motley che perde lucidità nel momento decisivo abbiamo già sottolineato il valore delle prove prima.

COACH TO COACH

Così Jasi: «Continuiamo a crescere ed a migliorare. Abbiamo giocato 30 minuti ottimi ma dobbiamo continuare ad imparare».

Dimitris Itoudis, da parte sua, sottolinea il carattere dei suoi: «Mollare non esiste nel nostro vocabolario perchè rappresentiamo 30 milioni di tifosi e lo facciamo per loro. Qualche dettaglio della gara di oggi ci servirà di lezione».

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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