Naz Mitrou-Long: “Sarò me stesso, l’Olimpia è la situazione migliore”

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Il terzo dei presentati dall’Olimpia quest’oggi, nella location di Technogym a Milano, è stato il playmaker ex Brescia Naz Mitrou-Long

Una delle più grandi sorprese della scorsa Serie A, Nazareth, detto “Naz”, Mitrou Long sta muovendo i suoi primi passi nella nuova veste di biancorosso. Dalle sue parole e dal suo atteggiamento traspare grande mentalità e grandissima consapevolezza nella serietà e applicazione con cui si interfaccia alla pallacanestro, la sua è certamente la scommessa più interessante del front office meneghino.

“E’ il secondo anno in Italia, non posso elogiare abbastanza il vostro paese. Mi sono completamente innamorato dell’Italia e della cultura italiana. E’ stata una transizione facile, venendo in questa società così storica. Sono molto felice, non avrei potuto trovare una situazione migliore.”

E’ difficile trovare compagni così, che non solo amano il gioco, ma lavorano così tanto. Abbiamo un gruppo di ragazzi che rimane ad allenarsi fino a tardi, che arrivano presto, che ridono e stanno bene insieme. Sono entusiasta di essere qui ed essere parte di tutto questo, siamo tutti focalizzati sullo stesso obiettivo, che è vincere e contribuire all’eredità di questa società gloriosa.”

Naz Mitrou Long - Eurodevotion

Sul suo ruolo in squadra, con un attacco più collettivo rispetto a quello di Brescia…

Sono orgoglioso di essere un giocatore che si può adattare a circostanze diverse. Non sono tanto naive o sciocco da guardare il nostro roster e non vedere che abbiamo un incredibile gruppo di grande talento, che può fare cose in campo che molti altri non possono.”

“Cercherò di trovare la mia strada, capire come posso complementarli. Coach Messina mi ha chiesto di essere me stesso, ragazzi come Kyle Hines mi ripetono semplicemente “be you“. Continuerò quindi a farlo, all’interno del sistema e del gruppo. Non è una coincidenza che questa società abbiamo sempre vinto, quindi io voglio farne parte. Sarò semplicemente me stesso.”

Sull’impatto che si attende dalla fisicità d’Eurolega…

“Mi aspetto che sarà quello che tutti dicono sia. Giochi contro atleti maturi, che sanno quello che serve per vincere. E’ per questo che lavoro duro tutti i giorni, per questo mi focalizzo molto su me stesso e sull’assorbire la nuova cultura, impegnandomi molto in sala pesi per essere pronto per quella fisicità. Ho fiducia di rispettare le aspettative che si hanno su di me, farò tutto quello che serve perché sia così.”

Sulla connection canadese di Naz con Pangos

“Parlando con Christos e Messina, ho saputo che erano sulle tracce di Kevin. Lui è l’epitome del giocatore professionista, qualcuno che conosco bene da quando avevo 13 anni, era incredibile per me. Sarà facile giocare con uno come lui, così altruista, che la passa quando è tempo di passarla e segna quando è tempo di segnare. I miei talenti lo complementano, io ci sarò quando avrà bisogno di una pausa, ma condividere il ruolo con lui sarà facilissimo.”

Sulla profondità e i problemi delle rotazioni lunghe

Stay ready, so you don’t have to get ready, questa è la mentalità giusta. Il motto della nostra squadra è #insieme, vogliamo vincere e, se tu sei dentro o fuori dal campo, devi contribuire in qualche modo. Preferisco essere in una squadra dove ci sono ‘troppi’ giocatori che sono talentuosi, rispetto che una in cui non ce ne sono così tanti. E’ un’ottima posizione in cui stare.”

Sui rimpianti per essere arrivato tardi in Europa

Potrebbe suonare naive a qualcuno, ma sono uno che crede fortemente nel presente. Penso di essere passato da tutto quello che son passato per essere l’uomo che sono ora. Non so se fossi arrivato prima se avessi avuto l’anno che ho avuto a Brescia.

“Anche a Brescia avevano dei dubbi se sarei stato in grado di adattarmi al nuovo gioco, ma io, nonostante abbia un enorme rispetto per il gioco qui in Europa, credo che il lavoro, l’impegno e l’attenzione ai dettagli ti facciano sempre crescere. Devi investirci, e oggi questo gioco è la mia vita. Penso di essere venuto nel giusto tempo, sono fortunato di essere di nuovo qui con questo gruppo, con dei ragazzi che hanno incredibile esperienza, cui posso chiedere tutte le cose che voglio se ho delle mancanze, da Billy, a Brandon, a Kevin. Vivo nel presente, credo di essere arrivato nel momento in cui sarei dovuto arrivare.

Photo credit: Olimpia Milano

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