Spagna-Finlandia e Germania-Grecia: Eurobasket sceglie le prime due semifinaliste

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Eurobasket apre i quarti di finale con due sfide estremamente affascinanti. Spagna-Finlandia e Germania-Grecia ci diranno chi saranno le prime due squadre in corsa per le medaglie.

Un’altra grande giornata per Eurobasket 2022. Alle 1715 Spagna-Finlandia, alle 2030 Germania-Grecia: allacciamo le cinture, sarà un viaggio esaltante di qui a domenica.

SPAGNA v FINLANDIA – ore 1715

Partita affascinante se ce n’è una. Chi ha fatto la storia delle competizioni per squadre nazionali contro chi vuole emergere e conquistarsi un posto al sole, un Coach leggendario contro uno di quelli pronto ad ad affermarsi: Spagna e Finlandia, filosofie a confronto, pallacanestro di alto livello.

Con 9 giocatori all’esordio in questa competizione la Spagna è ancora una volta lì, ad un successo da una semifinale che potrebbe garantirgli l’ennesima medaglia continentale. 31 partecipazioni, 13 volte sul podio (3 ori, 6 argenti e 4 bronzi): sempre nelle prime 8 dal 1979 (!), la serie dal 1999 è clamorosa, senza senso: 2, 3, 2 ,4 2, 1, 1, 3, 1, 3 le posizioni ricoperte, ovvero 9 podi in 10 edizioni. 3 ori ed un bronzo portano la firma di Sergio Scariolo.

Gli iberici raccolgono più rimbalzi (38,7 v 34,3) e si prendono cura del pallone meglio, con sole 8,5 perse contro le 12,7 rivali: entrambi i numeri saranno fattori importanti.

Determinante sarà certamente il rapporto tra conclusioni da 2 e 3 punti. Le due squadre sono estremamente prolifiche (88,8 ed 87,7 punti di media, superiore di poco la Spagna), ma ci arrivano con percorsi differenti. 240 conclusioni da 2 delle furie rosse contro le 195 scandinave. Gli uomini di Scariolo non solo tirano di più ma lo fanno anche meglio, col 57,5% rispetto al 52,8% rivale.

Diverso il discorso dall’arco, dove i finnici producono 33,7 tiri a gara, secondi solo alla Bulgaria eliminata (37,4). Sono terzi per percentuale (39,1%) ma provando ben 42 conclusioni più della Serbia e 71 più della Rep.Ceca, le due squadre percentualmente migliori del torneo.

Sasu Salin è l’interprete migliore proprio da 3. 31enne, in Liga ACB dal 2015 tra Granca, Malaga e Tenerife, sta fornendo numeri eccezionali. 47,6% su 42 tentativi, per percentuale sarebbe 18mo ma in realtà è il migliore se consideriamo che tra i primi 50 anche i pochi che tirano più di lui (Vezenkov, Roberson, Fontecchio e De Jong) viaggiano tra il 40% ed il 44,7%.

E’ meglio non mandare in lunetta gli uomini di Lassi Tuovi: 89,2% su 93 tentativi, nettamente il meglio di Eurobasket sinora. La Spagna fa peggio col 78% su 118 conclusioni.

Lauri Markkanen, uno dei “big five” del torneo insieme a Jokic, Giannis, Doncic e Fontecchio, è la chiave. Intorno a lui si sviluppa il sistema di Coach Tuovi senza che debba forzare, ma sfruttandone la pericolosità sui 28 metri. Scariolo opporrà probabilmente Garuba nei possessi chiave, coi fratelli Hernangomez certamente coinvolti.

Togliere ritmo all’attacco finlandese sarà determinante per gli spagnoli: i primi 6-8 secondi sono quelli che hanno fatto la differenza rendendo i possessi aggressivi ed efficaci, quindi focus completo sulla transizione difensiva iberica.

«Dobbiamo cercare di giocare la nostra pallacanestro, è l’unico modo per battere la Spagna». Chiarissimo Lassi Tuovi.

«A sorpresa siamo qui, ai quarti di un torneo di livello incredibile. Proveremo a fare un altro passo avanti, bisogna riconoscere il grande cuore dei ragazzi, di cui 9 non hanno mai giocato Eurobasket prima». Realista Scariolo, che la sa lunga. Lunghissima.

Favori del pronostico agli iberici, nemmeno di poco, tuttavia se esiste una squadra che può piazzare il colpaccio è la brillantissima Finlandia. Il suo europeo l’ha già vinto (miglior risultato precedente il 6° posto del 1967, 55 anni fa) e questa sensazione potrebbe essere un ottimo compagno di viaggio nei 40′.

GERMANIA v GRECIA – ore 2030

Altro partitone con tutti gli ingredienti per farci rimanere attaccati al televisore senza perdere un solo possesso.

I padroni di casa sono una realtà della quale ormai è doveroso tenere conto.

Un movimento in crescita esponenziale, serio ed organizzato che ha deciso qualche lustro fa di rifondare partendo dal basso, esattamente l’opposto di quanto avviene altrove (Italia…) dove si guarda in alto senza aver dietro nulla. Regole chiare, futuro davanti a tutto.

La nazionale tedesca è un mix di talento, esperienza e consapevolezza di valori costruiti nel tempo.

Oggi Franz Wagner è la poesia, aiutato nella composizione dei versi migliori da Maodo Lo e Dennis Schroeder. Il valore di Voigtmann, la solidità di Theis, la crescita di Thiemann, Weiler Babb, Obst e Giffey, il contributo delle seconde linee.

Il percorso splendido in un girone impossibile, col solo stop imposto da Doncic e soci, dice di una squadra che guarda la Grecia in faccia senza paura.

Attacco brillante, difesa che ha volte batte in testa, ma un trasporto importante che deriva anche dall’appoggio di una Mercedes benz Arena che sarà caldissima.

E brillante è anche l’attacco greco (91,7 p.ti a partita contro i 91,3 tedeschi), con percentuali e numero di tentativi da due simili ma con un leggero vantaggio teutonico (38% v 35,6%) dall’arco.

Si equivalgono anche a rimbalzo (36,5 ellenico, 36,2 rivale) e qui si giocherà una battaglia decisiva se dovesse prevalere nettamente una delle due squadre. Ed incredibilmente anche le palle perse sono molto simili, con gli uomini di Itoudis a 10 e quelli di Herbert a 10,2.

Unica grande differenza statistica sinora? Le rubate, coi greci a 9,7 e la Germania ferma a 4,8. Attenzione massima qui, perchè da queste situazioni nasce la transizione offensiva greca che vuol dire Giannis in campo aperto…

Giannis, appunto. Si può fermare? No. Però si può aver cura proprio della transizione difensiva per limitare il gioco in velocità ellenico, ciò che porta il fenomeno dei Bucks ad essere totalmente inarrestabile.

Questo, insieme alla percentuale da tre, sarà decisivo. Se i greci dovessero avvicinarsi al 40% sarebbe durissima per i tedeschi.

Pronostico? 51-49 Grecia, non di più.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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