SHAVON SHIELDS, RUOLO E IMPATTO PREVISTO NELL’EA7 EMPORIO ARMANI MILANO
Shields si appresta a vivere la sua terza stagione da titolare, protagonista e leader dell’Olimpia Milano di coach Ettore Messina. Il suo ruolo all’interno del sistema è in continuo divenire. All’exploit del primo anno, quando componeva una coppia letale e perfettamente amalgamata/bilanciata con Kevin Punter, è seguita una seconda stagione di enorme responsabilizzazione, in cui è stato eletto, in maniera più o meno esplicita, come leader offensivo della squadra.
Una promozione sicuramente meritata, ma forse affrettata per un giocatore non ancora pronto ad assorbire le complete responsabilità di una squadra top di Eurolega e in controtendenza con un basket europeo che vive di sistemi più che di individualità. Il prossimo anno lo riproporrà nuovamente al centro del progetto, ma all’interno di un gruppo molto più solido, esperto, profondo e competitivo, in cui potrà trovare tante spalle su cui appoggiarsi in ogni momento.
Il grande cambiamento richiesto sarà a livello di leadership. Gli addii di Sergio Rodriguez e Malcolm Delaney aprono un vuoto da colmare sul perimetro, in cui Shields dovrà inserirsi come trascinatore vocale, emotivo e tecnico. Un cambiamento non necessariamente semplice per una persona, prima che un giocatore, umile, modesta e di buonissime maniere.
Alla leadership nel sistema offensivo dovrà fare eco, come già successo nelle sue prime due stagioni in biancorosso, quella nella metacampo difensiva. Shields resterà sempre il difensore principe sul perimetro assieme a Devon Hall, una coppia ringhiante che ha già dimostrato di essere potenzialmente insuperabile anche contro l’élite di Eurolega.