Kevin Pangos, il nuovo chauffeur dell’Olimpia Milano

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CARATTERISTICHE TECNICHE

La point-guard di Holland Landing è un nome affermatissimo a livello Euroleague, un comprovato talento della sua posizione nella quale ha pochissimi rivali nel continente. Per questo, essendo giocatore già estremamente conosciuto in Eurolega, non c’è molto di nuovo che un appassionato possa scoprire sul suo gioco.

Comparison? Per i motivi elencati sopra non è nemmeno così necessaria, Pangos è già arcinoto. Il suo modello di ispirazione è Steve Nash, quindi, seppur su stratosfere di differenza, possiamo partire da lì nel riconoscerne i tratti principali. Un playmaker nel senso più classico del termine, con mezzi fisici per nulla straordinari, ma con grande capacità di guidare una squadra e di essere fondamentale sorgente di gioco di un attacco.

ATTACCO

Come da copione per un giocatore delle sue caratteristiche, la soluzione principale dalla quale Pangos è capace di produrre gioco è quella del pick and roll, dal quale può far scaturire un’infinità di soluzioni.

Nell’Eurolega giocata in maglia Zenit, il play canadese ha originato il 47,7% delle sue conclusioni a partire da questa specifica soluzione tattica, venendo superato soltanto da Baldwin e Micic per numero di tiri tentati (206) come sua conseguenza.

In primo luogo, è un’importante minaccia sul tiro da tre dopo il blocco, essendo un ottimo tiratore nei pull-up jumper. L’ultima stagione in Russia, ha convertito con il 39% un campione di conclusioni dall’arco di 5,8 a gara, statistica che è corollario di una carriera in cui ha sempre gravitato intorno al 40%, scagliando verso il canestro sempre più di 4 tentativi ad allacciata di scarpe.

La sua precisione da fuori si estende anche a situazioni di spot-up, casi in cui si trova coinvolto molto di meno e che non sono parte fondante del suo stile di gioco, ma nei quali è abile a punire le difese con discreta freddezza.

La sua abilità nell’inventarsi il tiro dal palleggio, ne consente comunque un grandissimo successo nel tentativo di segnare sul pick and roll, con la possibilità di ferire le difese anche dalla media, sia con un jumper, sia con un floater.

La sua taglia ridotta e l’atletismo latitante non lo rende molto confortevole nel finire con forza al ferro, per questo non va tantissimo in lunetta, dove rimane però un buon tiratore, da 80% in carriera. E’ anche per questi motivi che vediamo nella scelta del floater una tipicità del suo arsenale offensivo, si tratta di una soluzione che consente di sorprendere la difesa evitando di poter essere neutralizzato nei più limitrofi dintorni del canestro.

La ridotta possenza del corpo lo può mettere in difficoltà anche in un’altra casistica, quella in cui si trovi di fronte a difensori stazzati che tentino di soffocarlo con una forte pressione sulla palla. Si tratta di momenti in cui deve essere supportato dalla squadra e che, tuttavia, sono più un pericolo nel basket Nba che in quello di Eurolega, dove Pangos riesce quasi sempre a supplire con le sue ottime capacità di palleggiatore e di scorer dal palleggio.

Il canadese, nonostante possa essere considerato un passatore particolarmente altruista, è anche capace di segnare in isolamento. Allo Zenit ha realizzato la sua migliore stagione in termini di produzione offensiva, risultando uno dei realizzatori di maggior successo d’Eurolega quando si mette in proprio.

E’ capace di attaccare molto bene sia nelle situazioni statiche che, anche, di fare secchi i difensori sul cambio, con la preziosa attitudine che ha nel cambiare ritmo e nel punire con armi diffuse.

Pangos is extremely skilled with the ball in his hands. He’s also a very good shooter who can make jumpers with his feet set or off the dribble and is particularly effective in the mid-range area. He runs the team steadily and confidently, showing strong ball-handling skills and solid court vision.

DraftExpress, 7/08/2010 (U-17 Fiba World Champioship scouting)

Dicevamo della sua abilità nell’arte dell’assist, che è effettivamente qualcosa che non si può trascurare. Pangos è un mago delle letture, in particolare sul pick and roll, nelle quali è davvero sensazionale, vista la sagacia in cui pescare i compagni nelle situazioni più confortevoli, leggendo la difesa e colpendola laddove è più scoperta.

Per questo è una vera e propria manna dal cielo per qualunque attacco, rappresentando grazie al suo bagaglio tecnico, alla sua leadership palla in mano e al suo QI spropositato una minaccia quasi totale per le retroguardie avversarie, che tenteranno in tutti i modi di braccarlo.

Pangos ha una visione di gioco elitaria ed è bravissimo sia nel servire il rollante coi giusti tempi, sia nel drive and kick. Si accoppia molto bene, inoltre, con lunghi e compagni rim runners, che facilmente riesce a premiare anche in contropiede.

Nonostante all’Olimpia non vi sia il classico lungo “salterino” a cui alzarla ad ogni azione, c’è sicuramente grande potenziale nel cercare tiratori mortiferi come Baron, Hall, Shields, Voigtmann o Thomas, o dall’altra nel duettare con dei 5 mobili che il campo lo corrono molto bene come Hines e Davies.

Infine, gli capita di perdere palla (viaggia intorno alle 2 perse a gara in carriera in Europa), ma si tratta più di una conseguenza della gestione di un ampissimo volume di gioco che gli è richiesta.

DIFESA

Inevitabilmente gravato da fattori naturali, leggasi alla voce fisico, Pangos non può che essere estremamente limitato in difesa.

E’ certamente un giocatore che può diventare un target dell’attacco avversario, che tenterà di portarlo vicino a canestro e in generale a colpirlo come anello debole della retroguardia.

da usatoday.com

Il nazionale canadese, a sua discolpa, dimostra sin dagli albori della sua carriera buon movimento di piedi e volontà di stare di fronte al suo uomo, sebbene non abbia un’incredibile velocità laterale. Soprattutto, però, è ricordato da più scout come un atleta capace di essere efficace sugli intangibles e, soprattutto, di essere fortemente competitivo e abile a tirare fuori extra-sforzo dal suo ardore agonistico.

La via per gestirlo nel gioco difensivo è, certamente, quella di difendere di sistema e di attorniarlo con i giusti corpi per attutirne le difficoltà. Deve essere protetto anche in considerazione dell’importante apporto che svolge offensivamente.

Fonti: https://www.sportingnews.com/ca/nba/news/what-would-euroleague-star-kevin-pangos-bring-to-an-nba-team/3wuefdh272lv1d3jsbovlgm3s; http://www.draftexpress.com/article/FIBA-U-17-World-Championships-Top-International-Prospects-3530/; http://www.draftexpress.com/article/Jordan-Brand-Classic-International-Game-Top-Prospects-3443/

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