ISMAEL BAKO: cosa porta alla Virtus Segafredo Bologna

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ISMAEL BAKO

Nel pomeriggio di ieri è arrivata l’ufficialità del passaggio di Ismael Bako dal BAXI Manresa alla Virtus Segafredo Bologna ed è giunto quindi il momento di analizzare che cosa questo giocatore potrà portare in casa bianconera.

IL RETROSCENA

L’approdo del centro francese alla Virtus Bologna è stato fortemente voluto da Coach Scariolo e da tutto lo staff tecnico, che hanno visto nel giocatore grandi margini di crescita e delle caratteristiche molto compatibili con il reparto esterni bianconero.

Ruolo chiave è stato certamente giocato anche da Chema De Lucas, scout della Virtus ed esperto di ACB, essendo lui spagnolo, che dall’anno scorso è entrato a far parte della famiglia bianconera proprio con questo obiettivo.

Certamente Bako non è il nome di spicco che in molti si aspettavano ma le potenzialità per far ricredere queste persone ci sono tutte, se non altro perchè a 26 anni si è ancora nella fase ascendente della propria carriera.

COSA PORTA BAKO ALLA VIRTUS?

A inizio 2022, qui su Eurodevotion, avevo fatto uno scouting report molto dettagliato su tutti i pro e i contro del giocatore belga, che vi invito a leggere per avere un’idea più chiara se non lo conoscete a fondo.

In questo articolo mi focalizzerò più sull’incastro Bako-Virtus che sulle pure caratteristiche del giocatore, per quanto queste due cose siano ovviamente strettamente legate tra loro, e bisogna subito dire che l’ex Manresa ha caratteristiche molto interessanti da accoppiare ai creatori di gioco bianconeri.

Bako è infatti un ottimo ricevitore da pick and roll, sia in corsa, dove la sua dinamicità gli permette di evitare i classici errori di goffaggine dei centri, che sopra il ferro, dove egli predilige giocare, potendo contare su una verticalità notevolissima per la sua stazza.

Questa capacità di giocare al di sopra dei 3.05 è un qualcosa di cui la Virtus sicuramente ha peccato in questa stagione, non essendo Jaiteh sufficientemente atletico per chiudere alley-opp e non avendo Sampson la stazza per fare giocate di questo tipo. Tutto ciò fa pensare che, soprattutto avendo in mente che il principale creatore di gioco è e rimane Milos Teodosic, tra questi due giocatori ci possa essere fin da subito un’intesa molto intrigante a chiaro favore di Bako, che potrà sicuramente beneficiare di un tale compagno ed elevare ulteriormente il suo gioco come è stato quest’anno con Jaiteh.

Già quest’anno sono state numerose le giocate spettacolari del centro di Manresa, ma è lecito aspettarsene ancora di più nella stagione futura, anche su giocatori di primissimo livello:

Altra nota importante è il fatto che, finalmente, Scariolo e soci potranno contare su un rim protector fatto e finito che potrà consentire una difesa più aggressiva sul perimetro volta a “spingere dentro” gli avversari qualora questi abbiano percentuali molto alte dalla lunga distanza, elemento da non sottovalutare siccome quest’anno fare ciò non era possibile con il solo Jaiteh (più rimbalzista che rim protector) e Sampson (centro undersize).

Insomma, per concludere, se Mickey porta duttilità e produzione offensiva, Bako porta difesa e dinamicità, costituendo una tipologia di centro che ancora non si era vista sotto le due torri, ampliando ulteriormente il ventaglio della opzioni di Scariolo.

Certo è che stiamo comunque parlando di un giocatore che l’Euroleague l’ha già giocata ma non si può definire esperto, e sarà forse questa la sfida più grande, ossia affrontare la massima competizione europea con due centri “inesperti” ma estremamente interessanti, a formare una delle coppie più giovani di tutta Europa.

Al campo, come sempre, la sentenza definitiva per capire se avrà avuto ragione la Virtus a puntare su di lui o se si sarebbe dovuti andare su un profilo più navigato.

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