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E’ arrivato al capolinea anche il connubio tra il CSKA Mosca e coach Dimitris Itoudis. Un matrimonio durato ben 8 anni che, a ragion veduta, si può dire sia stato più che felice.
Quando sulla panchina dell’armata rossa c’è stato l’ex storico assistente di Obradovic, sono arrivati 2 titoli di Eurolega (2016, 2019) con 6 partecipazioni alle Final Four (praticamente en plain contando che quelle del 2020 non si sono giocate causa covid e che, per motivi di forza maggiore, quest’anno le squadre russe sono state escluse dalla competizione). In più sono arrivati anche 6 titoli di VTB.
L’addio arriva in seguito a quella che probabilmente è la sconfitta peggiore da quando il greco è sulla panchina moscovita, ovvero in gara 7 della finale scudetto contro lo Zenit dopo essere stati 3-1 sopra nella serie. Nella conferenza stampa seguente alla fine della partita sono arrivate le dichiarazioni dell’allenatore.
E’ una sconfitta che lascia tanta amarezza, ma che non è priva di numerose attenuanti. L’esperienza del greco in terra russa, infatti, è sintomatica di uno che è abituato a vincere.
A giustificare l’addio c’è soprattutto la volontà di entrambe le parti di avere stimoli nuovi dopo tanti anni e di avviare quindi progetti differenti. A tale proposito, sono già forti da qualche settimana le voci che vorrebbero Itoudis sul pino del Fenerbahce già dalla prossima stagione.
Ma intanto è giusto celebrare quelli che sono stati 8 anni di grandi vittorie in cui il coach greco ha dimostrato di essere uno dei migliori allenatori d’Europa.
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