La Virtus scappa nel primo tempo, poi rimane solida: è finale Scudetto! Solo applausi per Tortona

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La Virtus Bologna non si fa mettere i bastoni fra le ruote: vince gara 3 a Casale Monferrato e si aggiudica così la serie semifinale con un netto 3-0 staccando il pass per la finale. Tortona, un po’ per sfortuna un po’ per stanchezza, non riesce mai a battere i campioni d’Italia in questa serie, ma alla squadra di Ramondino ci sono da fare solo congratulazioni.

Una gara 3 che probabilmente ha rappresentato la vittoria più netta e solida dei bianconeri in questa serie, dopo che gara 1 era stata la peggiore (poi vinta dallo show messo in campo da Belinelli) e gara 2 aveva visto una Virtus a due facce.

Questa sera gli uomini di Scariolo giocano 40 minuti di grande solidità e intelligenza non rischiando praticamente mai di compromettere la vittoria finale, nonostante i tentativi di Tortona di rientrare nel secondo tempo. Ripercorriamo i punti chiave della gara.

Tortona

Virtus, il fossato scavato nel primo tempo e poi il controllo

Le due gare precedenti avevano visto partire Tortona molto forte con l’acceleratore premuto e le vu nere fare in modo che gli avversari non scappassero troppo nel punteggio limitando i danni. Si può ben dire che la Virtus era stata un diesel nelle due gare giocate a Bologna.

Questa sera niente di tutto questo. I virtussini partono subito fortissimo con le marce alte e beneficiano di un insolito approccio morbido dei piemontesi che, di fatto, per i primi 5 minuti buoni di partita non sembrano essere scesi in campo.

Soprattutto grazie alle giocate di un ispirato Toko Shengelia che in post basso fa quello che vuole, la Virtus si porta anche sul 18-3, salvo poi subire un controparziale di 10-0 da parte degli uomini di Ramondino. Tuttavia, i bianconeri continuano a macinare gioco e chiudono l’intervallo sul 47-33.

Nel secondo tempo Tortona ritrova molta della sua energia e delle sue giocate, ma la Virtus non cala mai la propria attenzione e riesce sempre a fare gioco contenendo le scorribande di Macura e compagni. Il massimo vantaggio bianconero arriva fino al +20, con Tortona che si avvicina invece fino al -6.

Gli uomini di Scariolo però non danno mai l’impressione di poterla perdere e, infatti, con le giocate decisive di Hackett, Teodosic e Jaiteh mettono in ghiacciaia la partita. Una prestazione nettamente superiore alle precedenti per continuità e dedizione ai dettagli: insomma, una versione virtussina molto vicina a quella della cavalcata europea.

Cosa lo dicono? Due dati. Il 47.8% dall’arco e i 43 rimbalzi raccolti contro 32 di Tortona, dopo che le prime due gare erano finite in equilibrio in quella particolare statistica. Sono due dati che dicono tantissimo e da cui passa sicuramente la migliore Virtus.

Virtus Bologna gara

Shengelia fa la faccia brutta; l’asse Teodosic-Jaiteh domina

Attorno a questi tre nomi soprattutto (ma non solo, ovviamente) gira il successo molto convincente della Virtus a Casale Monferrato. Il diverso approccio alla gara del georgiano lo si vede fin dai primi minuti: oltre alla solita differenza che fa in post basso, pare essere molto più fluido, deciso e cattivo nei movimenti e se fisicamente sta così bene, allora è uno che sposta tantissimo.

Quando attacca spalle a canestro sono quasi sempre due punti facili se non viene raddoppiato: cosa che, se avviene, crea una superiorità numerica bianconera sul lato debole. Insomma, crea vantaggi come pochi. A fine gara il suo tabellino recita 14 punti, 6 rimbalzi e 21 di valutazione.

E poi c’è l’asse Teodosic-Jaiteh. Il mago di Valjevo ha giocato una serie di altissimo livello: soprattutto con le ultime due gare decise dalle sue grandi giocate. Con lui in campo si raggiunge una circolazione di palla praticamente perfetta, senza contare i suoi movimenti senza palla che spesso gli permettono di ricevere la palla per un tiro comodo dall’arco piedi per terra (numerose triple le ha messe così, oltre che dal palleggio).

L’intesa con Jaiteh, poi, ormai è praticamente totale. I due si cercano e trovano alla perfezione e il francese riesce ormai a tramutare in due punti o in un fallo a favore qualsiasi pallone tocca. Per il serbo 15 punti con 5/8 dall’arco; per Jaiteh 17 punti, 9 rimbalzi e 27 di valutazione.

Non si può non menzionare la prova di Daniel Hackett: i suoi 5 punti non raccontano nulla di un’altra partita in cui ha guidato la squadra costantemente in difesa e in attacco ha segnato due canestri pesantissimi dopo due decisi tentativi di rientro di Tortona.

Ora ci sarà una settimana di pausa prima della finale: l’obiettivo sarà non calare la concentrazione e non perdere ritmo.

Complimenti a Tortona: è stata una stagione stupenda!

Ci sono solo da fare applausi alla squadra di Ramondino per quello che ha fatto in questa stagione. Hanno ceduto solo in semifinale Scudetto contro una squadra più forte, più lunga, più grossa e più esperta: insomma, più tutto.

E lo hanno fatto mettendola in difficoltà per lunghi tratto ed esprimendo un’ottima pallacanestro. Inoltre va anche detto che i piemontesi avrebbero meritato una vittoria per quello che hanno espresso soprattutto nelle prime due gare. Ma, si sa, delle volte lo sport è beffardo.

Questa sera, dopo una scialba gara 2, sono risaliti di colpi Sanders e Wright, mentre sono mancati Filloy e Cannon. Assente ingiustificato di tutta la serie è Tyler Cain: troppo passivo in diverse circostanze. L’unico appunto che si può fare a Tortona questa sera è riguardo una prova difensiva in diversi frangenti un po’ disattenta, ma è normale che dopo una tale cavalcata sia sopraggiunta anche un po’ di stanchezza.

Al primo anno in serie A si sono raggiunte la finale di Coppa Italia e la semifinale di campionato cedendo solamente alle due gorgoni Olimpia Milano e Virtus Bologna. Il tutto esprimendo una grande pallacanestro che ha esaltato al meglio alcuni giocatori (vedi Macura) e che ne ha fatti crescere esponenzialmente altri – a proposito, da sottolineare la grande serie giocata da Luca Severini su entrambe le parti del campo: intensità, qualità e grande capacità di letture.

Insomma, Tortona nella mappa italiana nei prossimi anni potrà essere una grande realtà di basket italiano. Ci sono tutte le carte in regola perché lo sia e la società, in merito, è molto ambiziosa e volenterosa. Di nuovo, per ora, ancora applausi!

(Credits photos: Virtus Bologna)

About Post Author

frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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