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Tortona in gara 1 è super, ma Belinelli regala la vittoria alla Virtus da fenomeno!

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E’ una vittoria dal peso specifico immane quella che la Virtus Bologna porta a casa al termine di gara 1 contro la Bertram Tortona: una gara soffertissima in cui i bianconeri hanno rincorso quasi per tutto l’incontro, fatta eccezione per il primo quarto.

La prova delle vu nere è stata sbiadita e per gran parte della gara fin troppo nervosa; al contrario Tortona ha fatto la partita perfetta, anche se non ha raccolto la vittoria finale che se fosse arrivata sarebbe stata più che giusta per quello visto in campo.

Ma negli ultimi minuti il capitano Marco Belinelli si è preso sulle spalle la sua squadra e con una raffica di canestri consecutivi l’ha condotta al trionfo finale. Vediamo quali sono state le chiavi dell’incontro.

Una Virtus scarica e sbiadita rischia grosso

E’ stata una delle gare peggiori della Virtus da due mesi abbondanti a questa parte. I motivi possono essere diversi: una semplice serata no, il calo di adrenalina che ha fatto seguito alla vittoria dell’EuroCup e, appunto, la mancanza di gare veramente competitive dopo quell’ormai lontano 11 maggio. Ora urge recuperare subito quel ritmo partita perché la sconfitta in gara 1 è stata ampiamente sfiorata e, come appurato, non sono concessi margini d’errore contro una squadra che gioca splendidamente a pallacanestro.

Le vu nere dal punto di vista tattico hanno nettamente subito la squadra di Ramondino che ha guidato l’inerzia della gara per 30 minuti praticamente. Rileggendo la nostra presentazione della serie di qualche giorno fa si può notare come la Virtus abbia disatteso a tutte quelle cose che avevamo sottolineato come fondamentali per prevalere.

Quello che è sembrato mancare soprattutto è stata la fluidità di manovra in attacco al netto di una difesa che, di fatto, ha tenuto a galla nel punteggio i padroni di casa nei momenti di magra in attacco. La lotta a rimbalzo, poi, è stata vinta (40-35) solo grazie agli ottimi minuti finali: in precedenza la statistiche delle carambole avevano premiato i piemontesi (26-29).

L’impressione poi è che sui rimbalzi e sulle palle vaganti (tranne i minuti finali) i piemontesi fossero molto più pronti. Ma è solo gara 1: domenica ci si aspetta tutta un’altra Virtus.

Serata non brillante per Toko Shengelia

Ancora solo applausi per Tortona

Questa squadra non smette di strappare applausi e riconoscimenti in questa annata che più passa più continua ad essere magica.

Giocano quasi la gara perfetta e, obiettivamente, i ragazzi di Ramondino avrebbero meritato di vincerla, però un ragazzo di 36 anni ha deciso di mettere i bastoni fra le ruote. La Bertram parte male (parziale di 10-2 virtussino) e gioca un primo quarto sottotono, ma poi entra con prepotenza nella sfida e si mette a seguire alla lettera il piano-partita del suo coach.

Tortona decide di giocare a ritmi lenti togliendo la transizione alla Virtus confidando sul fatto che a marce ridotte si sarebbero adattati meglio rispetto ai padroni di casa. E così è andata. Poi l’altra arma tattica è stata quella di giocare con quintetti piccoli per tutto il secondo tempo costringendo la Virtus a giocare con Shengelia da 5 contro un Cannon straripante che lo ha limitato molto bene con la sua fisicità. Compiuta quindi anche la missione di togliere dal campo Jaiteh, uno dei reali pericoli dei bianconeri in attacco.

Da sottolineare tra le tante cose la grande prova al tiro di Jamarr Sanders (16 punti con 4/5 dall’arco), il solito JP Macura, la solidità appunto di Jalen Cannon e la prova completa su ambo le parti del campo di un Luca Severini ispiratissimo.

La firma del capitano: 16 punti negli ultimi 3 minuti e una prova stratosferica!

La Virtus avrebbe perso questa partita senza la grande prova del giovincello di San Giovanni in Persiceto. Non c’è da girarci intorno. Tortona non riesce a chiudere la gara (soprattutto c’è da recriminare su quel lay-up mancato da Macura sul +7 che forse avrebbe chiuso la partita: invece sul ribaltamento tripla del Beli che riapre tutto) e da quel momento l’ex San Antonio Spurs si prende sulle spalle tutta la squadra.

Solo nell’ultimo quarto segna 19 punti; solo negli ultimi tre quarti ne mette 16! Non sbaglia nulla e quando la retina fruscia un tiro dopo l’altro i piemontesi capiscono che non c’è più niente da fare. Soprattutto quando la tripla di Severini entra ed esce allontanando le chances degli ospiti di pareggiare la contesa.

Alla fine per il capitano sono 25 punti con 4/10 da tre. Ma quello che ha fatto la differenza oltre alle sue giocate da fenomeno è la spinta che ha dato a tutti i compagni che negli ultimi 180 secondi di gioco hanno messo in cassaforte il risultato (i rimbalzi, lo sfondamento preso da Hackett).

Insomma, è stata tutt’altro che una bella Virtus. Ma è stata una Virtus vincente e quando si vince giocando male allora la vittoria vale ancora di più. Soprattutto perché, si sa, le gare 1 sono sempre delle trappole consistenti per quelle squadre che sulla carta sono le favorite.

(Credits photos: Virtus Bologna)

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