Secondo appuntamento con le Final Four per la lavagnetta di Eurodevotion, che si sofferma ancora sulla prima semifinale di Eurolega. Stiamo infatti per parlarvi di blocca il bloccante e di Efes Istanbul, la squadra campione in carica che nel tardo pomeriggio di venerdì incrocerà le armi con l’Olympiacos. Una squadra che forse parte indietro rispetto alle altre contendenti, ma potrebbe risultare insidiosissima in gara secca.
La stagione dei turchi non è infatti stata particolarmente costante, nonostante il manifesto e costante ottimismo di coach Ergin Ataman. A difficoltà difensive che potremmo definire inevitabilmente strutturali si è aggiunto un gioco d’attacco spesso molto ristagnante nelle mani dei fuoriclasse Shane Larkin e Vasilije Micic. Nonostante questo, approfittando delle sfortune di Milano ai playoff, è arrivata una sorprendente qualificazione alle Final Four. Ora, poste sul tavolo queste premesse, è necessario addentrarsi nel tema di blocca il bloccante con l’aiuto di BasketHead.
Come funziona: un blocca il bloccante dell’Efes
Come si deduce dal nome, le azioni di blocca il bloccante sono situazioni in cui si prevede che un giocatore che effettua un blocco immediatamente ne riceva uno a proprio favore, sfruttando il possibile ritardo del proprio difensore, impegnato dalla collaborazione difensiva precedente. È un tipo di situazione decisamente frequente, che l’Efes utilizza molto a favore dei propri talentuosi esterni.
Nel nostro video la vediamo utilizzata in seguito a una rimessa offensiva dalla linea di fondo, per la precisione nella gara di regular season contro l’Olimpia Milano. A battere la rimessa è Rodrigue Beaubois, che passa la sfera nelle mani del connazionale Adrien Moerman in angolo destro. Mentre la guardia francese entra in campo, la palla viene ribaltata a Bryant Dunston e, tramite questi, a Vasilije Micic.
Mentre il pallone vola dalle mani di Dunston a quelle di Micic, Beaubois setta un blocco cieco sul lato debole (flex, in gergo) per lo stesso Moerman, che aggredisce dunque il ferro senza palla. Appena accade questo, arriva un blocco diagonale a scendere (pindown) di Dunston per lo stesso Beaubois. Malcolm Delaney prova a inseguire ma non ha la collaborazione di Kaleb Tarczewski, dunque arriva in ritardo e concede una comoda conclusione in uscita al proprio attaccante, che firma tre punti.
Una classica azione di blocca il bloccante in seguito a un blocco flex, molto tradizionale e, se vogliamo semplice, ma letale se ben eseguita.
Come si batte: un blocca il bloccante dell’Efes
Per difendere su situazioni combinate come quelle di blocca il bloccante non solo bisogna avere regole difensive codificate e una comunicazione efficiente, ma è necessario anche essere consapevoli di qual è l’obiettivo numero uno dell’attacco. Nel caso dell’Efes è chiaramente quello di costruire un buon tiro per il proprio giocatore esterno. Considerato questo, possiamo fare delle proposte serie di difesa.
Sul blocco flex, innanzitutto, deve esserci pressione sulla palla, in modo che il ball handler non veda troppo nitidamente le linee di passaggio. Se consideriamo Beaubois come bersaglio principale della giocata, cerchiamo di attaccarci a lui e far passare in quarta (sopra a tutti) il difensore di Moerman, che nel fare questo deve essere bravo a lavorare con le mani per ostruire le linee di passaggio e a cercare poi di stringere lo spazio rispetto al proprio uomo una volta che sia passato sul blocco.
Avendo contatto fisico dalla scelta difensiva precedente, sull’azione di blocca il bloccante possiamo provare a forzare il blocco o a inseguire, chiedendo al lungo un passo di aiuto per evitare un’uscita pulita del tiratore e stando attenti a riempire l’area con il difensore di chi aveva sfruttato il blocco cieco, nel caso chi setta il pindown leggesse di potersi gettare al ferro.